Basile, Sciarelli, Fiore, Guarino, Marani, Balletta, Mercurio, Briganti. E non solo. Mentre le altre cinque Facoltà del Federico II in cui si voterà per il rinnovo della Presidenza hanno da tempo definito candidati e programmi, ad Economia siamo ancora al toto nomi. E questi indicati sono solo alcuni. Di certo, dopo la lettera programmatica di febbraio dei professori Mercurio e Basile, si sono registrate le risposte piccate, anche queste via e-mail, a tutti i docenti della facoltà: del prof. Giancarlo Guarino, ed una a quattro mani, dei professori Gennaro Biondi ed Ugo Marani. In tutte e due le lettere si definisce inusuale o ‘criptica’ la “scelta di passare attraverso il decano” (Guarino), che invece “dovrebbe essere organo di garanzia” (Biondi, Marani). Inusuale anche la scelta di una “candidatura abbinata”, dice Guarino, che propone di far scaturire le candidature in modo più “trasparente e chiaro” e senza “personaggi dietro le quinte” (il Preside?). Biondi e Marani definiscono “vaganti e buoniste” le riflessioni di Basile e Mercurio, “mentre poco o nulla si è detto sulla crisi della nostra organizzazione di ricerca e didattica”: dalla confusione dei “piani di studio biennali e triennali”; alla “crisi dei Dipartimenti”; al “ridimensionamento della Facoltà nel Senato Accademico”; “all’assenza di elaborazione di un qualsiasi progetto culturale di medio periodo”. Altri pareri: il prof. Nicolino Castiello ritiene che le “candidature forti vanno costruite nel tempo. La forte personalità del Preside Marrelli non l’ha consentito. Ed ora è quasi tardi”. Il Direttore del Dipartimento di Matematica e Statistica, prof. Carlo Lauro afferma: “occorre una squadra. Un Preside singolo non ce la farà mai a portare innovazioni ed un salto di qualità; sarà solo prigioniero di tanti o farà solo i fatti suoi”. E vorrebbe “una Facoltà che voli alto”. Il prof. Ennio Forte spera “in una persona efficiente e prima di tutto impegnata a tempo pieno, per battere il caos della riforma”.