E’ tempo di fare un bilancio sugli effetti della decisione, assunta un anno e mezzo fa, di ridurre da quattro a tre le date d’esame di ciascuna sessione. “L’affluenza ai vari appelli è stata buona. Gli studenti hanno potuto godere di un intervallo di due settimane tra uno e l’altro – afferma il Preside della Facoltà Giuseppe Cirino – Nessun rappresentante si è lamentato per la sovrapposizione delle date. Distanziare gli appelli ha significato garantire allo studente la ripetitibilità dell’esame”. Cirino sostiene che gli studenti non traessero beneficio dal pre-esistente quarto appello: “C’erano quattro date ma erano virtuali. Accadeva che una percentuale bassissima di studenti si ripresentava ogni volta, sperando che il professore si stancasse di interrogarli”. Rimane invariata la possibilità dei fuori-corso di usufruire di una chance in più: approfittare dell’appello straordinario di novembre riservato esclusivamente a loro. “Non ho mai esercitato le mie funzioni di Preside andando contro gli interessi degli studenti. Io guardo alle esigenze della maggioranza – puntualizza il Preside – Le lamentele per ritardi e assenze dei professori o per lo slittamento di esami sono rarissime. Questo perché spiego chiaramente ai docenti, come agli studenti, come è organizzata la Facoltà”.
Cirino, come tutti gli anni, ha accolto in prima persona le matricole (“Ho detto loro che gli studenti di Farmacia vengono trattati bene”) ed ha comunicato la propria disponibilità: “Io non ho orari di ricevimento. Mi possono trovare nel mio studio quando vogliono. Gli studenti degli anni successivi sanno che sono qui per loro”.
Un commento sui dati relativi alle prove di ammissione. La richiesta di ammissione alle Triennali è stata consistente – soprattutto per Controllo di Qualità e Informatore Scientifico – ed il numero di iscritti a Scienze Erboristiche è salito a 71. Un incremento che il Preside motiva con l’assunzione di due provvedimenti didattici: la scelta di dare, durante il terzo anno, grande spazio alle attività pratiche nei laboratori della Facoltà di Agraria e l’accordo stipulato per consentire ai laureati triennali l’accesso diretto alla Magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie: “Finora un numero considerevole di laureati proseguiva gli studi iscrivendosi a CTF o Farmacia. Non sarà più così perché finalmente possono fare quello che a loro piace”.
Una nota dolente di quest’inizio d’anno: si registrano ritardi nell’assegnazione dei lavori per la costruzione dell’aulario nell’edificio adiacente a quello principale: “La ditta vincitrice della gara ha rinunciato, nella pratica della seconda era presente un vizio di forma ed ora aspettiamo che la terza impresa accetti l’appalto”.
Novità: si lavora alla realizzazione di un’iniziativa che si terrà a novembre. Si tratta di una giornata di studi a cui parteciperanno i Presidenti dei Corsi di Laurea in Informazione Scientifica di tutta la penisola per fare il punto della situazione su una professione in profonda evoluzione. “L’informatore non è più colui che va dal medico di base a suggerire cosa prescrivere. Per giunta, la forza lavoro necessaria alle aziende farmaceutiche si è ridotta – chiarisce il Preside – Gli informatori si stanno reinventando un mestiere, proponendosi come mentor clinici, esperti di Regolatorio e fornendo consulenze alle istituzioni e agli uffici preposti a determinati tipi di controllo”.
Manuela Pitterà
Cirino, come tutti gli anni, ha accolto in prima persona le matricole (“Ho detto loro che gli studenti di Farmacia vengono trattati bene”) ed ha comunicato la propria disponibilità: “Io non ho orari di ricevimento. Mi possono trovare nel mio studio quando vogliono. Gli studenti degli anni successivi sanno che sono qui per loro”.
Un commento sui dati relativi alle prove di ammissione. La richiesta di ammissione alle Triennali è stata consistente – soprattutto per Controllo di Qualità e Informatore Scientifico – ed il numero di iscritti a Scienze Erboristiche è salito a 71. Un incremento che il Preside motiva con l’assunzione di due provvedimenti didattici: la scelta di dare, durante il terzo anno, grande spazio alle attività pratiche nei laboratori della Facoltà di Agraria e l’accordo stipulato per consentire ai laureati triennali l’accesso diretto alla Magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie: “Finora un numero considerevole di laureati proseguiva gli studi iscrivendosi a CTF o Farmacia. Non sarà più così perché finalmente possono fare quello che a loro piace”.
Una nota dolente di quest’inizio d’anno: si registrano ritardi nell’assegnazione dei lavori per la costruzione dell’aulario nell’edificio adiacente a quello principale: “La ditta vincitrice della gara ha rinunciato, nella pratica della seconda era presente un vizio di forma ed ora aspettiamo che la terza impresa accetti l’appalto”.
Novità: si lavora alla realizzazione di un’iniziativa che si terrà a novembre. Si tratta di una giornata di studi a cui parteciperanno i Presidenti dei Corsi di Laurea in Informazione Scientifica di tutta la penisola per fare il punto della situazione su una professione in profonda evoluzione. “L’informatore non è più colui che va dal medico di base a suggerire cosa prescrivere. Per giunta, la forza lavoro necessaria alle aziende farmaceutiche si è ridotta – chiarisce il Preside – Gli informatori si stanno reinventando un mestiere, proponendosi come mentor clinici, esperti di Regolatorio e fornendo consulenze alle istituzioni e agli uffici preposti a determinati tipi di controllo”.
Manuela Pitterà