Quest’anno alla Facoltà di Farmacia sono arrivate circa 1.500 domande di partecipazione al test di ammissione e più di 1.200 studenti hanno sostenuto la prova. 979 aspiranti farmacisti si sono contesi i 250 posti disponibili e 461 studenti hanno preso parte al test per iscriversi ad uno dei 150 posti di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (CTF). Minore l’affluenza alle tre lauree triennali per ciascuna delle quali i posti a concorso erano 150: i candidati per Informazione Scientifica sul Farmaco e sui Prodotti Diagnostici sono stati 212, 193 quelli per Controllo di Qualità e 71 per Scienze Erboristiche.
Tutti gli studenti, tranne quelli del primo anno, hanno iniziato le lezioni il 26 settembre. Le matricole, invece, hanno preso posto tra i banchi a partire dal 3 ottobre. Ad un mese di distanza dalla data del test di accesso, chi è stato ammesso ricorda di aver sostenuto la prova senza incontrare significative difficoltà. “I quiz erano facili. Per lo meno per me che li avevo fatti e rifatti mille volte on line”, afferma Luca. “La parte di biologia è andata liscia. Ho perso un sacco di tempo con le domande di fisica – commenta Valeria – Per i quiz di cultura generale non esiste un manuale. O ne hai svolti migliaia per esercitarti o vai a fortuna”. I quesiti sono stati sorteggiati tra i 4.800 pubblicati sul sito della Facoltà. Oltre alle domande sulle discipline di base – chimica, biologia, fisica e matematica – erano previsti 5 quiz di cultura generale professionale. “Per alcuni ci sarebbe voluto Wikipedia. Per esempio l’ectopia, non sapevo proprio cosa fosse – racconta Maurizio – Mi venivano i dubbi quando tra le voci possibili ce ne era una del tipo: ‘nessuna delle altre risposte è corretta’”. Geppi è affascinato dall’aspetto descrittivo delle materie che andrà a studiare: “Finché si parla di mitocondri o ribosomi ci siamo, invece le formule non sono il mio forte” e Annamaria aggiunge: “La chimica mi piace parecchio ma non so come me la caverò con l’esame di Chimica Farmaceutica. Ho sentito dire che comprende tutto e di tutto di più”. La difficoltà principale delle matricole sarà studiare contemporaneamente più materie per poi riuscire a sostenere tutte le prove del semestre. “Mi hanno detto che non ce la si fa a dare tutti gli esami in una finestra di un mese e mezzo. Magari non sarà così difficile già dal primo anno ma dal secondo…”, è il timore di Luca. Chi, come Valeria, non è risultato tra i primi 250 in graduatoria, confida in un ripescaggio: “Ho iniziato a seguire i corsi anche se non so se alla fine mi iscriverò a Farmacia. Non ho idea di quante persone rinunceranno. Vorrei fittare una stanza nella casa in cui vive una mia amica ma finché non so se entro di sicuro…”.
Alcuni dei nuovi iscritti a Farmacia sono “figli d’arte” ma la maggior parte di loro non dà affatto per scontata la possibilità di lavorare nella farmacia di famiglia. Tra questi c’è Giusy che fino ad un mese fa sognava di diventare medico. Quando ha saputo di non aver passato il test di Medicina si è iscritta a Farmacia: “Per adesso studio comunque materie che mi piacciono, poi l’anno prossimo si vedrà”. C’è chi rimanda le decisioni cardine sul proprio futuro professionale e chi ha già un chiaro progetto di vita. Ad esempio, Lello, iscritto a CTF, è determinato a seguire il proprio sogno: brevettare un giorno una nuova molecola: “Se riuscissi a lavorare in un grosso laboratorio straniero magari prima o poi potrei riuscirci”.
Tutti gli studenti, tranne quelli del primo anno, hanno iniziato le lezioni il 26 settembre. Le matricole, invece, hanno preso posto tra i banchi a partire dal 3 ottobre. Ad un mese di distanza dalla data del test di accesso, chi è stato ammesso ricorda di aver sostenuto la prova senza incontrare significative difficoltà. “I quiz erano facili. Per lo meno per me che li avevo fatti e rifatti mille volte on line”, afferma Luca. “La parte di biologia è andata liscia. Ho perso un sacco di tempo con le domande di fisica – commenta Valeria – Per i quiz di cultura generale non esiste un manuale. O ne hai svolti migliaia per esercitarti o vai a fortuna”. I quesiti sono stati sorteggiati tra i 4.800 pubblicati sul sito della Facoltà. Oltre alle domande sulle discipline di base – chimica, biologia, fisica e matematica – erano previsti 5 quiz di cultura generale professionale. “Per alcuni ci sarebbe voluto Wikipedia. Per esempio l’ectopia, non sapevo proprio cosa fosse – racconta Maurizio – Mi venivano i dubbi quando tra le voci possibili ce ne era una del tipo: ‘nessuna delle altre risposte è corretta’”. Geppi è affascinato dall’aspetto descrittivo delle materie che andrà a studiare: “Finché si parla di mitocondri o ribosomi ci siamo, invece le formule non sono il mio forte” e Annamaria aggiunge: “La chimica mi piace parecchio ma non so come me la caverò con l’esame di Chimica Farmaceutica. Ho sentito dire che comprende tutto e di tutto di più”. La difficoltà principale delle matricole sarà studiare contemporaneamente più materie per poi riuscire a sostenere tutte le prove del semestre. “Mi hanno detto che non ce la si fa a dare tutti gli esami in una finestra di un mese e mezzo. Magari non sarà così difficile già dal primo anno ma dal secondo…”, è il timore di Luca. Chi, come Valeria, non è risultato tra i primi 250 in graduatoria, confida in un ripescaggio: “Ho iniziato a seguire i corsi anche se non so se alla fine mi iscriverò a Farmacia. Non ho idea di quante persone rinunceranno. Vorrei fittare una stanza nella casa in cui vive una mia amica ma finché non so se entro di sicuro…”.
Alcuni dei nuovi iscritti a Farmacia sono “figli d’arte” ma la maggior parte di loro non dà affatto per scontata la possibilità di lavorare nella farmacia di famiglia. Tra questi c’è Giusy che fino ad un mese fa sognava di diventare medico. Quando ha saputo di non aver passato il test di Medicina si è iscritta a Farmacia: “Per adesso studio comunque materie che mi piacciono, poi l’anno prossimo si vedrà”. C’è chi rimanda le decisioni cardine sul proprio futuro professionale e chi ha già un chiaro progetto di vita. Ad esempio, Lello, iscritto a CTF, è determinato a seguire il proprio sogno: brevettare un giorno una nuova molecola: “Se riuscissi a lavorare in un grosso laboratorio straniero magari prima o poi potrei riuscirci”.