Appelli per fuoricorso, una data in più anche per chi in passato si è arreso ai blocchi

“Chiunque sia iscritto da almeno sette anni a Medicina potrà accedere agli appelli per i fuoricorso di novembre e dicembre”. Tutti, compresi gli studenti che “in passato, a causa dei blocchi, non hanno avuto la possibilità di andare avanti nella carriera. È una grandissima novità, perché dà uguali diritti a persone che vivono la stessa situazione”. Tempo di esami al Policlinico collinare per i fuoricorso di Medicina. A spiegare il cambio di rotta rispetto al recente passato è Andrea Uriel de Siena, rappresentante degli studenti e membro di ASMed. Un sospiro di sollievo per chi inizia a vedere la luce in fondo al tunnel. È il caso di Nancy: “mi sono iscritta a Medicina nel 2008. Quest’anno è la prima volta che riesco a usufruire degli appelli per fuoricorso. Prima non potevo, sebbene abbia ripetuto il quarto anno per ben tre volte”. Complice l’esame di Anatomia che “a causa delle propedeuticità mi impediva di sostenere altro. Ero bloccata”. Adesso c’è un po’ di tempo in più per recuperare. Sfruttare l’opportunità è il diktat di molti: “abbiamo avuto un po’ di problemi con le date di novembre. Molte erano vicinissime tra loro. Diversi colleghi sono andati nel panico perché volevano ottimizzare il più possibile il tempo a disposizione. È stata una difficoltà, ma la sessione extra resta un’occasione importantissima”. Un’occasione che purtroppo per lei non ha portato i frutti sperati: “ho provato Farmacologia, ma non è andata bene. Ho sbagliato l’approccio allo studio. In aula eravamo in quindici. In nove hanno superato lo scritto e sono stati promossi all’orale”. Altra opportunità per i fuoricorso è “aprile, ma non sono uscite ancora le date, quindi non potrò organizzare lo studio”. Tempistiche simili alle sue le ha vissute Simona: “sono stata più volte ripetente al quarto anno. Però, pur essendo iscritta da sette anni, non potevo accedere alle date per fuoricorso. Adesso c’è l’apertura a tutti, una novità che mi ha fatto molto piacere”. Risultato portato a casa: “ho superato Cardiologia, un esame molto corposo”. In aula non si è sentita sola: “eravamo una trentina, molti di più rispetto agli appelli del passato. Evidentemente non eravamo in pochi ad avere bisogno di questa opportunità”. Non ci sono più scuse per rallentare: “è vero che non c’è il tempo di rifiatare, perché tra una seduta e l’altra non passa nemmeno un mese, ma sono convinta che con le nuove date potrò recuperare almeno un semestre. Conto di laurearmi entro un anno, se non prima”. Sui numeri in aula, Fabio: “siamo in parecchi a essere fuoricorso. Prima eravamo bloccati, ma adesso è diverso”. Sfrutterà la data di dicembre per l’esame di Scienze Neurologiche e Psichiatriche: “un esame enorme che sto studiando da inizio ottobre”. Ad attenderlo è: “una sessione come le altre. I docenti hanno accolto bene la novità. Tutti erano consapevoli del cambiamento”. Ha superato uno scritto e tre orali di Medicina di laboratorio Vincenzo, che adesso si sta dedicando a “Emergenze Medico-Chirurgiche. Sicuramente la data in più ci sta dando grandi vantaggi. Probabilmente, se l’ulteriore appello fosse stato concesso da prima, avrebbe risolto il 60% dei problemi dei fuoricorso. In tanti si sarebbero già laureati. Io ho preso fiducia. Conto di finire entro marzo”. Soddisfatto Valerio: “c’era l’esigenza di una svolta del genere. Con le vecchie regole, agli appelli per fuoricorso arrivavano in aula poche persone. Ho assistito a esami con cinque studenti. Adesso, invece, un esame è stato sostenuto anche da quaranta ragazzi. È un vantaggio netto, con la premessa che, ovviamente, gli esami non sono regalati. Ad esempio, miei compagni mi hanno detto che a Igiene molti non hanno passato lo scritto”. Sta preparando Scienze Neurologiche e Psichiatriche: “lo avevo studiato per settembre, ma non l’ho superato. Con qualche mese in più di preparazione conto di farcela. Sostenerlo a gennaio avrebbe allungato troppo i tempi, così si riesce a distribuire meglio il carico di lavoro”. Tra esami e lezioni: “ho seguito Pediatria. La data in più non toglie nulla alla frequenza a lezione”. 
Ciro Baldini
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