Architettura, cresce la fame di spazi studio

Architettura: si acutizza la mancanza di aule studio. Il motivo è questo: stanno per partire i lavori di ristrutturazione e di ampliamento della presidenza, al secondo piano. Interessano anche gli spazi e le aule adiacenti, occupate lo scorso anno, sull’onda della mobilitazione studentesca. Erano utilizzati dagli iscritti per studiare, tra un corso e l’altro. Il disagio è notevole. “Qualche giorno fa ho incontrato il preside Arcangelo Cesarano e gli ho ribadito che in facoltà la mancanza di aule studio è avvertita come un grave problema”, ricorda Pasquale Petruzzo, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Edisu. “Lui non lo nega, ma dice che al momento soluzioni non ce ne sono”. In prospettiva, sostiene Marco Cantelmi, un po’ di sollievo potrebbe venire dal trasferimento del dipartimento di Storia dal primo piano di palazzo Gravina in via Roma, al palazzo dello Spirito Santo. Non è, comunque, una soluzione a breve, anche perché l’edificio sta per essere interessato da radicali lavori.
Nel frattempo, la rappresentanza studentesca in consiglio di facoltà è in tilt. Dalla ripresa dei corsi, all’indomani della pausa estiva, i rappresentanti, chi per un motivo, chi per l’altro, disertano le riunioni. Sarebbero nove, molti non hanno mai brillato per presenzialismo. Altri protagonisti della mobilitazione dello scorso anno e presenti a molte riunioni, hanno a loro volta gettato la spugna. Si attendono soltanto, a questo punto, le elezioni di dicembre. 
- Advertisement -




Articoli Correlati