Bellezza, talento, network: le proposte di 1.480 giovani per ripartire dopo l’emergenza

#Ripartiamoinsieme è lo slogan di Officine Italia, un evento su scala nazionale che, da venerdì 15 a domenica 17 maggio, ha riunito online 1480 giovani, studenti e laureati, con l’obiettivo di sviluppare proposte concrete per il rilancio del paese in seguito alla crisi causata dall’emergenza Coronavirus. Ad organizzare l’evento, un gruppo di 50 “studenti universitari e laureati che stanno entrando nel mondo del lavoro – spiega Salvatore Mastrullo che, con il collega Federico De Micco, è un membro dello staff organizzatore – Proveniamo da tutta Italia e alcuni, in questo momento, si trovano anche all’estero per motivi di studio e di lavoro”. Accanto ai ragazzi, oltre 150 tra associazioni, enti, aziende, incubatori di impresa, università, istituzioni che hanno contribuito all’evento a vario titolo. Salvatore e Federico sono al secondo anno del Corso di Laurea Triennale in Economia Aziendale al Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni (DEMI) della Federico II e, all’interno dello staff organizzatore di Officine Italia, sono gli unici campani. “Siamo molto orgogliosi di aver rappresentato il nostro Ateneo e la nostra regione – dichiara Salvatore nel raccontare l’iniziativa – Officine Italia nasce come una piazza virtuale che ha voluto mettere a sistema giovani, istituzioni, privati e terzo settore. A monte di questo evento, c’è stata proprio la riflessione sulla necessità di produrre delle idee valide dalle quali ripartire. I ragazzi che hanno partecipato si sono organizzati in team e hanno proposto idee in tre macro-aree. Bellezza, in relazione al patrimonio artistico culturale, all’enogastronomia e al turismo; Talento, in relazione a ciò che riguarda la formazione e l’istruzione; Network, in relazione a nuovi modelli di business”. Molto varia la provenienza dei partecipanti: “I 1480 partecipanti provenivano dalle più svariate aree disciplinari: fisica, ingegneria, psicologia, giurisprudenza, molti da economia. Si sono divisi in 255 team. Alcuni erano anche campani, un team è venuto dalla Federico II, uno da Salerno e uno dall’Università del Sannio. I 255 progetti presentati dai team sono stati analizzati da una giuria, composta da Officine Italia e dai nostri partner, che ne ha isolati nove più promettenti e, infine, tre”. Officine Italia non finisce qui: “Anzi possiamo dire che qui comincia. Le nove idee accederanno ad un percorso di accelerazione e sviluppo dove mentori ed esperti, nostri partner, affiancheranno i membri del team per aiutarli a concretizzare le loro idee. Chiaramente, se qualche partner fosse rimasto colpito da un’altra delle idee proposte, potrà affiancare i membri del team nella realizzazione della loro proposta. Inoltre, tutte le proposte emerse dai team verranno raccolte in un white-paper elaborato dal team organizzativo di Offi cine Italia”. Concretezza, sostenibilità, applicabilità, limiti, creatività, innovazione, sono i criteri sulla base dei quali sono state valutate le idee proposte, di vari natura. Quanto alle prime tre classificate, ad esempio, “per l’area Talento, la proposta di una piattaforma per orientare i ragazzi delle scuole superiori di periferia sui percorsi dopo la scuola. Per l’area Bellezza, il recupero del food waste con un forte focus sulla produzione locale e la sostenibilità ambientale della logistica a emissione zero e per l’area Network, una proposta relativa all’e-commerce ed economia dell’ultimo miglio nel mondo agroalimentare”. Salvatore e il suo collega Federico sono rimasti subito colpiti dall’idea alla base di Officine Italia: “Io e Federico facciamo parte della Junior Enterprise Federiciana. Abbiamo assistito ad una presentazione di questa iniziativa fatta dal gruppo iniziale di Officine Italia che aveva identificato JEF come potenziale partner. Poi, una delle organizzatrici ha coinvolto me e Federico. Noi ci abbiamo creduto. Da buoni napoletani non ci piace stare fermi e aspettavamo l’opportunità di metterci in moto”. Officine Italia è, per un giovane, “l’opportunità di impiegare in modo costruttivo le proprie conoscenze e competenze, ma è anche l’occasione di incontrare e conoscere imprenditori, potenziali investitori per le proprie idee e, chissà, magari anche trovare delle opportunità di lavoro”. Intanto, “la soddisfazione è grande. L’evento è stato un grande successo e anche dai nostri partner abbiamo avuto riscontri positivi. Alcuni ci stanno già chiedendo se faremo altre edizioni. Ma è ancora presto per decidere”.
Carol Simeoli
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