Subito alle prese con le proprie difficoltà. La Facoltà di Economia ha messo a disposizione degli studenti insufficienti al test di autovalutazione iniziale precorsi di matematica che culmineranno in un test finale. Le matricole, ad ogni modo, sembrano apprezzare anche questo aspetto della nuova vita universitaria. Ilario Pancini si dice assolutamente contento della scelta: “sono stato spinto dall’ambizione, perché mi piacerebbe diventare un imprenditore. L’impatto con la Facoltà è stato assolutamente positivo, l’unica difficoltà incontrata finora è proprio la matematica, anche perché avevamo solo 90 minuti per svolgere il test”. “Oltre al punteggio del test è stato tenuto in considerazione anche il voto di maturità, per cui, anche chi ha svolto un buon compito ma partiva da un voto di maturità basso, si è ritrovato a dover seguire i precorsi”, aggiunge Giuseppe Di Lorenzo. Michela, che viene dall’Istituto Ugo Foscolo di Teano, ha scelto di proseguire “un percorso già iniziato a scuola”. Si dice “abbastanza soddisfatta dell’ambiente” ma teme “degli esami, soprattutto quello di matematica”. Maria, maturità scientifica, ammette candidamente: “Economia per me è stata una seconda scelta, avrei preferito studiare ad Architettura. Infatti, ho già trovato qualche piccola difficoltà oltre che per la matematica anche per la parte di comprensione verbale nella prova iniziale. Tra materie e termini nuovi, sono un po’ spaventata”. I precorsi sono “molto utili per il ripasso, ma brevi”. Difficoltà di natura burocratica per Nicoletta, ex Liceo Scientifico Nino Cortese. La studentessa ritiene che Economia possa aprirle molte strade “per lavorare in azienda” ma non disdegna, nel suo futuro, la carta dei “concorsi pubblici”. Della stessa opinione la sua amica Lucia, “credo che questa Facoltà ci possa aprire diverse possibilità di lavoro”, che è soddisfatta dell’impatto con il nuovo ambiente ma cita come sua prima difficoltà “la prova di comprensione verbale e l’approccio con una terminologia molto specifica”. Giovanni, che viene dall’Istituto Tecnico Commerciale Cesare Pavese di Caserta, ha un sogno: “diventare consulente finanziario”, anche se si rende conto che “è una strada molto difficile in questo periodo di crisi”. Utili i precorsi di matematica “per chi, come me, non ha avuto delle buone basi, ma dieci ore di lezione credo siano troppo poche”. “Ho avuto un po’ di problemi con il test d’ingresso – ricorda Michela, che viene dall’Istituto Enrico Mattei di Caserta – ma svolgere un compito senza calcolatrice, e senza avere a disposizione neppure un foglio per i calcoli, non è facile per nessuno. A parte ciò, sono contenta del resto, anche se mi sto rendendo conto che l’università è tutt’altra cosa rispetto al liceo, l’ambiente non è così familiare”. Felicia Minnella, ex Istituto Tecnico Commerciale Giuseppe Garibaldi di Vairano Scalo, afferma: “ho fatto questa scelta soprattutto per amore di queste discipline. L’unica difficoltà che ho trovato finora è stata la parte di comprensione verbale nel test d’ingresso, ancor più che quella di matematica”. Infine, Benito Morrone: “la Facoltà può aiutarci soprattutto da un punto di vista lavorativo e ho trovato anche molta disponibilità da parte dei docenti. La sede è facilmente raggiungibile e, finora, l’unico vero scoglio incrociato è proprio la matematica”.
Anna Verrillo
Anna Verrillo