Mens sana in corpore sano: lo diceva Giovenale nelle sue Satire per ricordare che l’uomo dovrebbe aspirare a due beni soltanto, la sanità dell’anima e la salute del corpo. Dopo 2000 anni, una società frenetica e dispotica come la nostra cerca in questa ricetta il Sacro Graal della felicità. Ma cos’è veramente il benessere? Come si è allargato e quanto è diventato socialmente ed economicamente importante questo concetto? Lo abbiamo chiesto al prof. Andrea Soricelli, medico e Direttore del Dipartimento di Scienze Motorie all’Università Parthenope. “È ben noto a tutti, e dimostrato, che l’attività fisica, anche non affrontata a livello agonistico, ma come esercizio costante nel tempo, è fondamentale per il benessere”, spiega il prof. Soricelli quando gli abbiamo chiesto qual è il segreto per sentirsi in forma e quali sono le linee guida attuali per il raggiungimento del benessere psico-fisico. Lo sport è un elemento fondamentale, ad ogni età, però da solo non basta. Deve essere affiancato ad altri aspetti importanti come la nutrizione e uno stile di vita sano e libero
da fattori di stress. “Nell’ambito di Horizon 2020 – spiega il docente – assume un ruolo fondamentale il miglioramento dello stile di vita dei cittadini europei, non solo dal punto di vista della cura delle patologie, ma in soggetti sani come prevenzione”. Secondo gli ultimi dati Istat 2017, la percentuale di ultra 65enni è del 22,3% della popolazione, circa 13,5 milioni di italiani; l’1,2% è composto da ultra novantenni e lo 0,3% da chi ha superato il secolo di vita. E si tratta di numeri in costante crescita, triplicati nell’ultimo decennio. Costanza nell’attività sportiva ed una dieta equilibrata non solo fanno stare meglio il soggetto sano, ma riducono l’insorgenza di patologie negli anziani e aiutano i pazienti reduci da malattie gravi a superare meglio la convalescenza. “Con l’allungamento delle aspettative di vita (arrivate ad 85 anni per le donne e 81 per gli uomini, ndr) c’è sempre più interesse per i soggetti
più anziani. Questi, infatti, gioverebbero in maniera particolare di un corretto stile di vita e si potrebbe prevenire l’insorgenza di malattie legate all’età. Oltre a questo si è notato come l’attività fisica e motoria, con ginnastiche soft, anche in soggetti che sono andati incontro a patologie importanti, come quelle
oncologiche, porti benefici evidenti: migliora l’aspettativa di vita e abbassa il rischio di una nuova insorgenza della malattia”. Naturalmente, per riscontrare dei reali benefici l’attività fisica deve essere costante e regolare e deve essere accompagnata da una dieta sana.
da fattori di stress. “Nell’ambito di Horizon 2020 – spiega il docente – assume un ruolo fondamentale il miglioramento dello stile di vita dei cittadini europei, non solo dal punto di vista della cura delle patologie, ma in soggetti sani come prevenzione”. Secondo gli ultimi dati Istat 2017, la percentuale di ultra 65enni è del 22,3% della popolazione, circa 13,5 milioni di italiani; l’1,2% è composto da ultra novantenni e lo 0,3% da chi ha superato il secolo di vita. E si tratta di numeri in costante crescita, triplicati nell’ultimo decennio. Costanza nell’attività sportiva ed una dieta equilibrata non solo fanno stare meglio il soggetto sano, ma riducono l’insorgenza di patologie negli anziani e aiutano i pazienti reduci da malattie gravi a superare meglio la convalescenza. “Con l’allungamento delle aspettative di vita (arrivate ad 85 anni per le donne e 81 per gli uomini, ndr) c’è sempre più interesse per i soggetti
più anziani. Questi, infatti, gioverebbero in maniera particolare di un corretto stile di vita e si potrebbe prevenire l’insorgenza di malattie legate all’età. Oltre a questo si è notato come l’attività fisica e motoria, con ginnastiche soft, anche in soggetti che sono andati incontro a patologie importanti, come quelle
oncologiche, porti benefici evidenti: migliora l’aspettativa di vita e abbassa il rischio di una nuova insorgenza della malattia”. Naturalmente, per riscontrare dei reali benefici l’attività fisica deve essere costante e regolare e deve essere accompagnata da una dieta sana.
Il salame? “Buonissimo, ma ricco di grasso!”
Ma cosa significa mangiare bene? È ancora valida la ricetta della Dieta Mediterranea? “La Dieta Mediterranea, che non è quella che conduciamo noi oggi, è una dieta povera di grassi animali, quindi poca carne e pochi insaccati – ci spiega il prof. Soricelli – È ricca di fibre come verdure, legumi e cereali. Pochi zuccheri raffinati e super-raffinati che inducono infiammazioni croniche e quindi altri tipi di patologie. Dove si privilegia l’olio d’oliva al burro di origine animale. Purtroppo la nostra dieta, oggi, èpiena di input sbagliati: sostanze caloriche, bibite gassate e zuccherate, cibi pieni di grassi e poveri di fibre. Il salame, ad esempio, anche se buonissimo è ricco di grasso!”.
L’obesità, emergenza sociale
Se a questo si aggiunge la sedentarietà, si arriva a percentuali di obesi da far paura: “Questo avviene non solo negli anziani, ma soprattutto negli adolescenti. I ragazzi, a parte qualche ora settimanale di palestra, passano le giornate seduti: a scuola, o davanti il pc, la playstation o il tablet. Sono venuti a mancare quegli stimoli come i giochi da cortile o fare una passeggiata con un amico. L’obesità in Campania raggiunge punte preoccupanti
e questo è diventata una vera emergenza sociale”. Ai genitori sta ancora una volta il compito di educare ad un corretto stile di vita. Ma se non si possono ricostruire le città a dimensione di bambino, allora come invogliarli almeno a fare sport? “Ci deve essere passione. Costringere un figlio a praticare una determinata disciplina perché si pensa sia migliore delle altre, come si fa a volte, è sbagliato. Qualunque sport va bene, dal nuoto alla danza, che siano individuali o di squadra. L’importante è che siano svolti dietro la supervisione di personale qualificato, che possa indicare i carichi, le attrezzature più idonee e le posizioni corrette da adottare. Insomma è inutile forzare il bambino a fare nuoto, se vuole fare calcetto! L’importante è che
l’allenamento sia svolto in maniera corretta e costante”. Inoltre, più si fa sport e più l’organismo sente la necessità di farlo: “Ci sono in realtà diversi studi che dimostrano come si inneschino comportamenti virtuosi per cui c’è una richiesta da parte dell’organismo di attività motoria, legata ad una sensazione di benessere stimolata proprio alla prestazione fisica. È necessario, ripeto, fare attività motoria con regolarità, anche perché gli aspetti benefici dell’attività siano duraturi, ad esempio la migliore mineralizzazione dello scheletro risente delle interruzioni e si perdono i benefici”.
Vegetariani, vegani e tisane
Alla disperata ricerca del benessere psicofisico, spesso si fa ricorso anche a dei metodi fai da te, non solo ginnastica senza la guida un istruttore qualificato, ma anche diete o rimedi naturali che se mal utilizzati possono fare più male che bene. “Bisogna sempre ragionare in termini obiettivi e razionali.
Ad esempio, ci si vuole privare dei grassi animali seguendo una dieta vegetariana o vegana, questo può andare bene per degli adulti ma non per dei bambini. Per questi soggetti in fase di accrescimento è, infatti, necessario l’apporto dei nutrienti della carne, in particolare le proteine. Inoltre, bisogna stare attenti all’integrazione vitaminica. In ogni caso, chi segue una dieta vegana o vegetariana deve farsi consigliare da un esperto che li aiuti ad integrare le proteine attraverso alimenti del regno vegetale. Il fattore psicologico legato ad una dieta vegana o vegetariana è importantissimo per il raggiungimento del benessere, ma bisogna essere seguiti da professionisti”. Così come l’uso sempre più diffuso di tisane o spezie, come zenzero o curcuma, ritenute ‘miracolose’ per il benessere non è da bandire, ma da gestire con moderazione: “Sicuramente è meglio una tisana che un bicchiere di cola, e se può offrire un momento di relax ben venga! Così come è utile cercare di ricavarsi dei momenti di immersione nella natura. Questa offre una sensazione di benessere interiore che di per sé migliora la qualità della vita”. E come non ammettere che una passeggiata in riva al mare, ascoltando il canto salmastro delle onde, o una camminata in un bosco, inspirando l’odore dolce della terra e delle foglie macerate al suolo, non faccia nascere dentro di noi un sorriso che finiamo per portarci anche nel traffico dell’ora di punta.
Ma cosa significa mangiare bene? È ancora valida la ricetta della Dieta Mediterranea? “La Dieta Mediterranea, che non è quella che conduciamo noi oggi, è una dieta povera di grassi animali, quindi poca carne e pochi insaccati – ci spiega il prof. Soricelli – È ricca di fibre come verdure, legumi e cereali. Pochi zuccheri raffinati e super-raffinati che inducono infiammazioni croniche e quindi altri tipi di patologie. Dove si privilegia l’olio d’oliva al burro di origine animale. Purtroppo la nostra dieta, oggi, èpiena di input sbagliati: sostanze caloriche, bibite gassate e zuccherate, cibi pieni di grassi e poveri di fibre. Il salame, ad esempio, anche se buonissimo è ricco di grasso!”.
L’obesità, emergenza sociale
Se a questo si aggiunge la sedentarietà, si arriva a percentuali di obesi da far paura: “Questo avviene non solo negli anziani, ma soprattutto negli adolescenti. I ragazzi, a parte qualche ora settimanale di palestra, passano le giornate seduti: a scuola, o davanti il pc, la playstation o il tablet. Sono venuti a mancare quegli stimoli come i giochi da cortile o fare una passeggiata con un amico. L’obesità in Campania raggiunge punte preoccupanti
e questo è diventata una vera emergenza sociale”. Ai genitori sta ancora una volta il compito di educare ad un corretto stile di vita. Ma se non si possono ricostruire le città a dimensione di bambino, allora come invogliarli almeno a fare sport? “Ci deve essere passione. Costringere un figlio a praticare una determinata disciplina perché si pensa sia migliore delle altre, come si fa a volte, è sbagliato. Qualunque sport va bene, dal nuoto alla danza, che siano individuali o di squadra. L’importante è che siano svolti dietro la supervisione di personale qualificato, che possa indicare i carichi, le attrezzature più idonee e le posizioni corrette da adottare. Insomma è inutile forzare il bambino a fare nuoto, se vuole fare calcetto! L’importante è che
l’allenamento sia svolto in maniera corretta e costante”. Inoltre, più si fa sport e più l’organismo sente la necessità di farlo: “Ci sono in realtà diversi studi che dimostrano come si inneschino comportamenti virtuosi per cui c’è una richiesta da parte dell’organismo di attività motoria, legata ad una sensazione di benessere stimolata proprio alla prestazione fisica. È necessario, ripeto, fare attività motoria con regolarità, anche perché gli aspetti benefici dell’attività siano duraturi, ad esempio la migliore mineralizzazione dello scheletro risente delle interruzioni e si perdono i benefici”.
Vegetariani, vegani e tisane
Alla disperata ricerca del benessere psicofisico, spesso si fa ricorso anche a dei metodi fai da te, non solo ginnastica senza la guida un istruttore qualificato, ma anche diete o rimedi naturali che se mal utilizzati possono fare più male che bene. “Bisogna sempre ragionare in termini obiettivi e razionali.
Ad esempio, ci si vuole privare dei grassi animali seguendo una dieta vegetariana o vegana, questo può andare bene per degli adulti ma non per dei bambini. Per questi soggetti in fase di accrescimento è, infatti, necessario l’apporto dei nutrienti della carne, in particolare le proteine. Inoltre, bisogna stare attenti all’integrazione vitaminica. In ogni caso, chi segue una dieta vegana o vegetariana deve farsi consigliare da un esperto che li aiuti ad integrare le proteine attraverso alimenti del regno vegetale. Il fattore psicologico legato ad una dieta vegana o vegetariana è importantissimo per il raggiungimento del benessere, ma bisogna essere seguiti da professionisti”. Così come l’uso sempre più diffuso di tisane o spezie, come zenzero o curcuma, ritenute ‘miracolose’ per il benessere non è da bandire, ma da gestire con moderazione: “Sicuramente è meglio una tisana che un bicchiere di cola, e se può offrire un momento di relax ben venga! Così come è utile cercare di ricavarsi dei momenti di immersione nella natura. Questa offre una sensazione di benessere interiore che di per sé migliora la qualità della vita”. E come non ammettere che una passeggiata in riva al mare, ascoltando il canto salmastro delle onde, o una camminata in un bosco, inspirando l’odore dolce della terra e delle foglie macerate al suolo, non faccia nascere dentro di noi un sorriso che finiamo per portarci anche nel traffico dell’ora di punta.
Valentina Orellana