Brau: orario di apertura più lungo ma solo per un mese

Continua l’agitazione nella BRAU (Biblioteca di Ricerca di Area Umanistica), in cui da settimane studenti e dottorandi protestano per ottenere il prolungamento dell’orario d’apertura fino alle 19.00. Dal 30 gennaio “si è deciso di estendere l’occupazione, oltre che al piano terra, anche alle sale di consultazione del primo piano di Palazzo Sant’Antoniello, sezione Lingue Moderne”, afferma Catia Uccello dell’Assemblea permanente Brau in Agitazione. Il motivo: “rendere accessibili all’utenza non soltanto i servizi di aula studio, ma anche e soprattutto quelli relativi alla consultazione del patrimonio librario”. Dal 18 gennaio, però, l’amministrazione dell’Ateneo federiciano, dopo le proteste, ha deliberato un ripristino temporaneo dell’orario di apertura di dicembre (9.00-16.45, il venerdì fino alle 14.15). Agli occupanti non basta. E rivendicano: “l’apertura di tutte le sezioni della biblioteca dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 e l’integrazione di personale e di fondi per l’aggiornamento del catalogo cartaceo e delle risorse digitali”. Catia spiega la situazione: “I bibliotecari sono molto pochi, la maggior parte del personale è composto da studenti del servizio part-time. Le monografie e i periodici non vengono aggiornati dal 2003”. Intenzione dell’Assemblea è anche quella di aprire l’Aula Refettorio agli utenti, ora utilizzata solo sporadicamente per convegni. “Durante le sessioni d’esame bisogna aspettare che si liberino posti per entrare in biblioteca, perché le aule sono troppo affollate, e noi non vogliamo restare fuori. Non interrompiamo la mobilitazione, perché altrimenti il problema cade nel dimenticatoio e il 18 febbraio siamo di nuovo punto e a capo”, dice Catia.
La replica della direttrice della Biblioteca Gigliola Golia: “l’occupazione del primo piano mette a rischio non solo il patrimonio librario (i libri sono a scaffale aperto), ma anche computer e televisioni lì presenti. Senza contare che tramite l’ascensore si può accedere anche ai piani superiori e l’intera biblioteca è alla mercé di chiunque”. La direttrice fa presente che ad occupare non sono soltanto gli utenti abituali, ma persone esterne all’Università: “La Brau è una biblioteca della Federico II, non può reggere ad un’utenza indiscriminata e non dev’essere un ricovero per chi ha freddo”. Non si pronuncia solo sulle modalità, ma anche sulle motivazioni della mobilitazione: “Il ripristino dell’orario di dicembre è solo una soluzione di durata mensile, dato che il Rettore ci ha assegnato una guardia giurata in più, nel frattempo il personale sta lavorando a ritmo serrato per predisporre piani alternativi, in modo da consentire che quest’orario diventi definitivo, ma gli utenti non devono chiedere la luna”. Per la direttrice non si può pretendere l’apertura fino alle 19.00, se non è garantito neanche il ripristino dell’orario precedente: “Il personale non ha neanche potuto usufruire delle ferie dell’anno scorso, per fornire una copertura continua. Per quanto le richieste degli studenti siano legittime, le devono indirizzare a chi di dovere e non devono forzare la mano, considerando la situazione attuale. Basta guardare la TV o leggere un giornale per rendersi conto che mancano i fondi per un’operazione del genere. Le biblioteche mondiali sono in un periodo di grande difficoltà”.
In merito all’apertura a tutti in periodo d’esame afferma: “la biblioteca è innanzitutto a disposizione degli utenti istituzionali (appartenenti alle 5 Facoltà afferenti al Polo delle Scienze Umane e Sociali della Federico II ed esterni interessati al patrimonio della BRAU) come specificato nella Carta dei Servizi, di conseguenza non posso lasciar fuori un utente appartenente a queste categorie perché ci sono studenti dell’Orientale che portano libri propri. A non più di 20 persone sarà concesso di entrare con il proprio volume”. La biblioteca non è un insieme di aule studio: “Le richieste vanno indirizzate a chi di dovere. Sono le Università che devono fornire aule, non la Brau. Né si può aumentare il numero di sedie per gli studenti, ci sono norme di sicurezza da rispettare a riguardo”. 
Per quel che riguarda la questione dell’aggiornamento, aggiunge: “le monografie, i periodici, l’intero catalogo vengono costantemente aggiornati”. Dati alla mano, la dott.ssa Golia mostra che l’ultimo aggiornamento dei periodici risale al settembre 2012, per le monografie al 29 gennaio 2013. “Tuttalpiù si può discutere dei fondi per incrementare il patrimonio librario”. Riguardo le risorse digitali, “i colleghi del Centro di Ateneo per le biblioteche si sono offerti di tenere una dimostrazione dei servizi digitali e delle risorse aggiornate presenti qui. Avevano anche fissato un appuntamento con gli studenti interessati ma non si sono presentati”.
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