Cambia il Corso di Laurea in Economia e Commercio

Il Corso di Laurea in Economia e Commercio cambia pelle, in previsione del prossimo anno accademico. Non è una vera rivoluzione, perché restano fermi i capisaldi del percorso formativo, ma le novità che sono state approvate dal Dipartimento di Scienze economiche e statistiche,  diretto dal professore Tullio Jappelli, sono consistenti. Vanno nella direzione già intrapresa da tempo, che è quella dell’internazionalizzazione. “Le innovazioni – sottolinea il prof. Jappelli- iniziano dal secondo semestre del secondo anno. Abbiamo varato un indirizzo sperimentale, che si affiancherà, dunque, a quello istituzionale. Il curriculum sperimentale sarà in inglese. È intuibile il motivo della novità. Puntiamo, in particolare, a rendere il nostro Corso di Laurea europeo, nel senso che sarà appetibile anche per le ragazze ed i ragazzi che non vivono in Italia. Uno dei problemi della nostra università è che attira un numero di studenti Erasmus relativamente ridotto. Per lo più spagnoli, per le affinità linguistiche. Vorremmo aprirci anche agli studenti di altri paesi – Gran Bretagna, Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo, nazioni scandinave –  che troveranno da noi l’opportunità di frequentare in inglese”.
Dal prossimo anno accademico, dunque, il secondo semestre del secondo anno si biforcherà in due indirizzi: quello istituzionale e quello sperimentale. Quest’ultimo avrà un corso in inglese. Si chiama Economic policy e saranno attribuiti ad esso 10 crediti. Al terzo anno, poi, il curriculum sperimentale prevederà due corsi in inglese, ciascuno da dieci crediti formativi: Mathematics  for economic analysis; Introduction to econometrics. Il terzo anno dell’indirizzo sperimentale sarà completato da tre insegnamenti a scelta, per complessivi trenta crediti formativi, dall’elaborato finale (tre crediti formativi) e dalla prova di abilità informatica, alla quale sono attribuiti due crediti formativi. Ecco, dunque, come sarà la Laurea Triennale dal prossimo anno accademico. Il primo anno, per complessivi 65 crediti formativi, prevede per tutti gli studenti: Ragioneria, Metodi matematici, Storia economica, Istituzioni di diritto pubblico, Lingua inglese (tutti da 10 crediti), Principi di economia (5 crediti) e Microeconomia (10 crediti). 60 crediti al secondo anno. Ecco gli esami comuni (tutti da 10 crediti) all’indirizzo istituzionale ed a quello sperimentale: Economia e gestione delle imprese, Statistica, Macroeconomia, Diritto privato, Matematica finanziaria. Il curriculum istituzionale prevede, poi, un esame a scelta (da 10 crediti) tra Economia monetaria, Scienza delle finanze, Economia industriale. Chi sceglierà il curriculum sperimentale troverà, invece, l’insegnamento in inglese, anch’esso da 10 crediti, di Economic policy. Il terzo anno (55 crediti complessivi) del curriculum istituzionale prevede diversi percorsi: Economia, Mercati ed intermediazione finanziaria, Statistica, Ambiente e territorio. Gli iscritti al curriculum sperimentale si confronteranno con Mathematics for economic analysis, Introduction to econometrics, tre insegnamenti a scelta, elaborato finale ed abilità informatica 
Quelle della Triennale, peraltro, non sono le uniche novità in cantiere. Cambiamenti in vista anche per le Lauree Magistrali in Economia e Commercio ed in Finanza. “Tra le varie innovazioni – anticipa il professore Jappelli- segnalo che diventa obbligatorio, al primo anno, l’insegnamento di Microeconomia. Sarà affidato al professore Martina”. Nell’ottica della promozione dell’internazionalizzazione, aggiunge, “si prevede l’erogazione di 10 borse di studio, finanziate dalla Compagnia di San Paolo, per promuovere la mobilità dei ragazzi e delle ragazze che frequenteranno il curriculum in Inglese”. Ciascuna borsa sarà di 3000 euro. Una sorta di super Erasmus, più consistente delle normali borse che ormai da anni finanziano ragazze e ragazzi desiderosi di trascorrere alcuni mesi di studio e di formazione nelle università europee.
(Fa.Ge.)
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