Boom di iscritti a Chimica che registra quest’anno ben 200 matricole. Per la prima volta nella storia recente del Corso, gli studenti seguono assiepati sulle scale, in una delle aule B di Monte Sant’Angelo. “Ho scoperto che questo è uno dei Corsi migliori in Italia, ma in aula c’è un vero e proprio sovrappopolamento. Siamo più del doppio dell’anno scorso, tantissimi quelli che non sono entrati a Medicina. Per trovare posto devi arrivare un’ora prima delle lezioni”, racconta Filippo Puglia, matricola a Chimica. Anche la sua collega Cristina Viola deve svegliarsi prestissimo la mattina: “Le lezioni cominciano alle nove, ma poco dopo le otto metà dell’aula è già occupata”. Più complicata la situazione ad Informatica, dove, per la protesta dei ricercatori, è stato necessario eliminare moduli d’insegnamento e, soprattutto, canali di ingresso. Vittorio Gallo e Marco Musto, iscritti al terzo anno sub condizione, previo superamento dell’esame di Architettura degli Elaboratori, dicono: “il ritardo nell’inizio dei corsi ci penalizza. Le lezioni si prolungheranno oltre il periodo natalizio, avremo meno tempo per studiare. Con pochi appelli, anche solo una settimana di tempo in più è fondamentale. Alcuni professori non ci sono più, un esame del terzo anno è stato soppresso, dovremo mutuarlo della Magistrale o cambiare esame. Siamo allo sbaraglio e nelle aule c’è il pienone”. Ancora più duri alcuni loro colleghi. “Molte cose sono cambiate rispetto all’anno scorso. Il 30% dei corsi è sparito, c’è più affollamento e i professori non possono dedicarci tempo come in passato”, dice Nadia Polverino, terzo anno di Informatica. “Non mi importa niente dei ricercatori! Buttiamo il sangue, paghiamo le tasse e non possiamo laurearci. Lo sai che hanno anche tolto un appello?”, inveisce Giovanni Ferrarese, studente di Informatica. Alessandro D’Agostino e Francesco Davide Capodanno, matricole ad Informatica, stanno, invece, vivendo una situazione più tranquilla: “in aula si sta abbastanza bene, forse il Laboratorio non è abbastanza capiente”. Anche a Fisica, sebbene la situazione sia sotto controllo, qualche gruppo di studenti è stato accorpato. “La protesta dei ricercatori non ha creato grandi cambiamenti, perché i corsi sono quasi tutti svolti da docenti, ma al secondo anno hanno riunito gli studenti per il corso di Analisi II. Ci hanno anche prefigurato qualche problema con i laboratori, ma per ora è tutto regolare”, commenta Francesco Massa, studente al terzo anno. Qualche preoccupazione per le sessioni d’esame. “Speriamo che le prolunghino, come è già successo in passato nel caso di scioperi della didattica. Altrimenti è impossibile sostenere cinque esami in un mese”, si sfoga Imma Morra, studentessa Magistrale a Matematica. Giovanna Autunno, ammessa a Biologia Generale e Applicata con la 477esima posizione, è, invece, molto contenta: “mi interessa il lavoro in laboratorio e mi piace tutto. Hanno fatto bene ad introdurre il numero programmato, nelle aule non c’è folla e c’è molto ordine”. Situazioni analoghe anche nei bellissimi edifici del centro storico. “Ogni anno veniamo sempre più accorpati e dobbiamo arrivare prestissimo in Facoltà per trovare un posto. Talvolta nei laboratori non ci sono nemmeno i reagenti”, sostengono Elena e Martina, secondo anno di Scienze Biologiche. Caterina La Marca, terzo anno dello stesso Corso di Laurea, è di avviso contrario: “slitterà la fine dei corsi e non sappiamo quando ci saranno gli esami, ma per il resto va tutto bene”. “Apparentemente, per ora è tutto tranquillo. Vedremo se gli esami saranno regolari. Per ora hanno cambiato i piani di studio e molti studenti si trovano a cavallo fra la vecchia e la nuova Specialistica. Chi passerà al nuovo ordinamento dovrà integrare alcuni esami, viceversa chi non lo farà sosterrà degli esami senza mai aver seguito il corso”, spiegano Enrica Toscia e Corrado Stanislao della Specialistica in Scienze Geologiche indirizzi Rischio Ambientale e Vulcanico e Georisorse. Anche Fabio Violante, Gianmarco Abate e Michela Assante, studenti della Triennale in Scienze Geologiche, sono preoccupati per il prosieguo dell’anno: “hanno posticipato dei corsi al secondo semestre accavallandoli con quelli già previsti. Sono stati anche ridotti gli esami a scelta, quasi tutti tenuti da ricercatori. Abbiamo dovuto scegliere fra quelli disponibili, per non perdere tempo al primo semestre”. Maria Monda e Cristina Moscarino, due future geologhe arrivate quest’anno al Corso di Laurea insieme ad oltre un centinaio di ragazzi (anche questo un dato insolito), raccontano: “siamo suddivisi in due gruppi, ma non per le lezioni di Matematica e Chimica insieme. Per questo forse ci sposteranno in un’altra aula”.