È alla sua terza edizione il ciclon seminariale Cinema, Architettura, Identità: un’iniziativa promossa dal CRIE, Centro di Ricerche sulle Istituzioni Europee dell’Università Suor Orsola Benincasa, diretto dal prof. Francesco De Sanctis, che nelle ultime tre edizioni ha incontrato il favore del pubblico abbracciando in un’ottica interdisciplinare il tema dell’urbs e della civitas. “Il progetto – spiega la prof.ssa Daniela Cardone, responsabile scientifico dell’evento – nasce come risultato di una serie di ricerche e di lavori svolti in questi ultimi anni presso il CRIE. L’edizione del 2014 ha rappresentato il primo passo di un percorso che va di concerto con la nostra produzione scientifica”. L’idea di fondo degli incontri, che si dipaneranno fino al 15 giugno, è quella di aprire un dialogo sui concetti di città e cittadinanza, letto attraverso il cinema e il dibattito in aula: “I seminari sono rivolti sia a studenti che a ricercatori. Attraverso una nuova chiave di lettura come quella cinematografica, analizzata grazie all’apporto di docenti delle varie discipline, si discuterà della complessa endiadi città-cittadinanza”. Attraverso la proiezione di alcune pellicole – film d’azione, documentari, serie tv – verrà posta al pubblico una lettura, ogni volta diversa, della relazione tra urbs e civitas, analizzando quali possono essere le ricadute sulla cittadinanza del diverso svilupparsi della città. L’interazione delle diverse anime dell’Ateneo, attraverso la collaborazione di studiosi delle tre Facoltà, rafforza, quindi, l’impianto interdisciplinare del progetto: “L’intento è quello di incrementare lo spirito di collaborazione tra le aree scientifiche di ciascuna Facoltà e promuovere iniziative che stimolino il lavoro comune dei gruppi di ricerca. Allo stesso tempo consente di far confluire, nella programmazione dei differenti settori disciplinari, quali la storia dell’arte, l’estetica, la storia del cinema o la filosofia del diritto, diverse letture iconografiche della coppia binaria città-cittadinanza”. Ogni proiezione sarà, quindi, introdotta da un docente che illustrerà il tema in oggetto dal suo punto di vista, sotto la lente della sua disciplina. “Quest’anno, inoltre, ci sarà un focus sull’architettura, grazie alla collaborazione del prof. Michelangelo Russo, professore di Urbanistica alla Federico II – sottolinea la prof.ssa Cardone – Infatti il tema dell’edizione 2017 è quello della ‘bellezza’: del legame tra natura e città, dell’accesso ad una bellezza democratica e di come questa si rifletta sulla cittadinanza, dove i diritti dei cittadini vengono rispettati e dove negati”. Non sempre, infatti, troviamo ‘bellezza’ nelle nostre città, in particolare nelle periferie, allora anche l’accesso a questa, soprattutto quando bellezza vuol dire ‘verde urbano’, diventa un ‘fatto democratico’. “Il centro della discussione
è fino a che punto la volontà di realizzare un benessere per tutti è effettivo e reale, e quanto invece è fittizio. Abbiamo lavorato molto su questo tema e su quegli aspetti della sociologia urbana che riguardano l’estetica e l’urbanistica, dove proprio gli architetti sono gli artefici di questa bellezza”. Per questo, si è voluto ospitare nomi eccellenti come quello del prof. Russo, che ha aperto il ciclo di seminari il 2 maggio, per continuare con Fabio Mangone e Enrico Formato sempre della Federico II, Orazio Carpenzano e Guendalina Salimei de La Sapienza. “Abbiamo avuto diversi esempi di come l’architettura abbia influito sullo sviluppo non solo urbano, ma anche civile delle nostre città. Basti ricordare in cosa sono naufragati i progetti che avevano dato vita alla Vele di Scampia. Su questo tema si soffermerà il prof. Sergio Marotta nell’incontro del 6 giugno ‘Architettura è felicità: le Vele’, durante il quale saranno trasmesse sequenze di ‘Gomorra’. Di contrappunto un esempio di bellezza è il bosco verticale di Boeri a Milano”. Gli studenti partecipanti agli incontri avranno anche diritto a dei crediti formativi (da 1 a 3, in base alla Facoltà di appartenenza). Saranno coinvolti nei dibattiti e al termine del ciclo dovranno presentare un elaborato incentrato su una o più giornate a loro scelta. “Il nostro intento – conclude la docente – è quello di raccogliere e pubblicare tutte le relazioni degli studenti, anche delle edizioni precedenti, sulla nostra pagina web”. In realtà una prima pubblicazione cartacea delle relazioni dei docenti delle edizioni scorse è già stata presentata, come frutto del lavoro svolto dal Centro, e ne è prevista un’altra che raccolga gli interventi di quest’anno.
è fino a che punto la volontà di realizzare un benessere per tutti è effettivo e reale, e quanto invece è fittizio. Abbiamo lavorato molto su questo tema e su quegli aspetti della sociologia urbana che riguardano l’estetica e l’urbanistica, dove proprio gli architetti sono gli artefici di questa bellezza”. Per questo, si è voluto ospitare nomi eccellenti come quello del prof. Russo, che ha aperto il ciclo di seminari il 2 maggio, per continuare con Fabio Mangone e Enrico Formato sempre della Federico II, Orazio Carpenzano e Guendalina Salimei de La Sapienza. “Abbiamo avuto diversi esempi di come l’architettura abbia influito sullo sviluppo non solo urbano, ma anche civile delle nostre città. Basti ricordare in cosa sono naufragati i progetti che avevano dato vita alla Vele di Scampia. Su questo tema si soffermerà il prof. Sergio Marotta nell’incontro del 6 giugno ‘Architettura è felicità: le Vele’, durante il quale saranno trasmesse sequenze di ‘Gomorra’. Di contrappunto un esempio di bellezza è il bosco verticale di Boeri a Milano”. Gli studenti partecipanti agli incontri avranno anche diritto a dei crediti formativi (da 1 a 3, in base alla Facoltà di appartenenza). Saranno coinvolti nei dibattiti e al termine del ciclo dovranno presentare un elaborato incentrato su una o più giornate a loro scelta. “Il nostro intento – conclude la docente – è quello di raccogliere e pubblicare tutte le relazioni degli studenti, anche delle edizioni precedenti, sulla nostra pagina web”. In realtà una prima pubblicazione cartacea delle relazioni dei docenti delle edizioni scorse è già stata presentata, come frutto del lavoro svolto dal Centro, e ne è prevista un’altra che raccolga gli interventi di quest’anno.