Clima sereno ai test attitudinali di Scienze

Un migliaio i ragazzi che venerdì primo ottobre si sono cimentati nei test attitudinali per i Corsi di Laurea a libero accesso della Facoltà di Scienze. L’appuntamento è alle 8.00 nei cortili di Monte Sant’Angelo, l’ingresso nelle aule del complesso B comincia all’incirca dopo un’ora. Il clima è sereno, in fondo come ripetono in tanti, ‘non ti giochi l’accesso’, ma qua e là qualcuno se ne sta seduto a rileggere gli appunti e ripetere le ultime formule. Ci fermiamo a parlare con alcuni studenti in fila. Carmine Miscino e Arturo Iafrata si iscriveranno ad Informatica per costruirsi una carriera in un settore che li appassiona fin da bambini. Anche Irene De Maio vuole iscriversi ad Informatica e specializzarsi in Robotica: “sperando di riuscire a trovare un lavoro in questo campo”. Valentina De Vicentis vuole studiare Matematica perché: “fra tutte le materie è quella che mi piace di più”. Sara Viscusi viene dal liceo linguistico ed ha scelto Ottica e Optometria: “per aprire un negozio tutto mio”. Giusi Esposito vorrebbe specializzarsi in Fisica Sanitaria. Anche Donato Farina studierà Fisica, perché “è una materia vicina alla Filosofia. Leggo anche dei libri di approfondimento. Mi piacciono tutti i percorsi, ma non mi sono dato degli obiettivi, per non restare deluso”. Si comincia intorno alle 10.00, tempo a disposizione per rispondere a domande di Matematica, Geometria, Logica, Probabilità e Statistica, 75 minuti. All’uscita i giudizi sono concordi: test compatibile con una formazione scolastica, qualche difficoltà sulle domande di Probabilità e Statistica. “Non siamo tanto ferrati su questi argomenti”, sembrano scusarsi Giovanni De Martino e Ivan De Simone, immatricolandi a Scienze Geologiche perché appassionati di vulcani. “All’inizio è stato facile, ma verso la fine ho sentito la stanchezza”, racconta Francesco Palumbo, prossimo all’iscrizione a Chimica Industriale. “Più facile della prova alle Olimpiadi di Matematica”, sostengono invece Luciano Errico e Ciro D’Avino che hanno deciso di coltivare il loro sogno di fare ricerca a Fisica: “anche se è difficile, ci vogliamo provare. È una vocazione”. Rosario Moretti, invece, crede di essersela cavata meglio proprio in Statistica, Geometria e Logica. Catello di Somma aveva già terminato a metà mattinata ma, come altri nella sua situazione, prima di uscire ha dovuto attendere che scadesse il tempo stabilito. “Avrebbero dovuto permettere agli studenti che hanno finito prima di andarsene”, dice Massimo Casola, immatricolando ad Informatica dopo due anni ‘buttati’ alla Facoltà di Economia della Parthenope: “il primo anno ho ingranato, ma non il secondo. A scuola ho studiato Informatica ed ho deciso di tornare alle origini”. Si infrange anche su questa prova l’onda lunga dei test di ammissione a Medicina. “Visto che le domande di Biologia e Chimica sono state le più difficili al test di Medicina, voglio studiare un anno qui e riprovarci l’anno prossimo”, confessa candidamente Dario Esposito, immatricolando a Chimica. Progetti analoghi per Francesca Lampasi e Giulia Vaccariello, quest’ultima in attesa dello scorrimento definitivo della graduatoria. “Il percorso chimico non mi dispiace, ma non mi entusiasma nemmeno, e visto che non voglio fare un anno di ‘niente’ qui ci sono degli esami che potrei farmi convalidare come Chimica Inorganica e Chimica Organica” (Francesca). “Chimica mi piace, ma non mi sono chiari gli sbocchi” (Giulia).
 
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