Orari dei corsi, materie ed esami da sostenere: le richieste più frequenti che gli studenti rivolgono all’Ufficio Orientamento della Facoltà di Lettere (lo sportello è aperto dalle ore 9.00 alle 13.00 il lunedì e il venerdì, e dalle 13.00 alle 17.00 il martedì e il giovedì). A rispondere c’è Elvira Bruno, energica studentessa che fronteggia con grande professionalità la folla di colleghi in cerca di informazioni, prima tra le quali il giorno di inizio delle lezioni, previsto entro la prima settimana di ottobre. “Verrà comunicato sul sito, state tranquilli”, risponde a tutti la ragazza. Le aspettative delle possibili nuove matricole della Facoltà sono le più diverse. Sono spinti da una grande passione e da tanta forza di volontà, anche se la maggior parte dei futuri colleghi, un po’ più grandi, tenta di scoraggiarli. “Consiglio caldamente ai neo-immatricolandi in Lettere di cambiare scelta. Di sicuro questa Facoltà, e il Corso di Laurea in particolare, apre un mondo culturale che prima non conoscevi, ma se vuoi lavorare come insegnante, te lo puoi scordare”, lamenta Ilaria Grieco, al terzo anno di Lettere Moderne. “Gli studenti che stanno per iscriversi devono scegliere bene il piano di studi, evitando di aggiungere esami che non servono ai fini dell’insegnamento. Ad esempio, spesso ci si trova ad aver sostenuto Storia dello Spettacolo musicale, che non fornisce i crediti adeguati per concorrere all’abilitazione”, raccomanda Francesca Staiano, anche lei al terzo anno di Lettere Moderne. Alle critiche mosse dai colleghi “anziani”, le future matricole rispondono con grande entusiasmo. “Voglio studiare quello che mi piace, indipendentemente dagli sbocchi professionali. Non sarà facile, ma m’impegnerò per raggiungere ottimi risultati”, afferma convinto Francesco La Frazia, pronto ad iscriversi a Lettere Moderne. “Qualsiasi posto nuovo può darti o toglierti qualcosa. Certo qui per avere un’informazione devi fare il giro del mondo, e c’è bisogno di una mappa per rintracciare i vari uffici. Di sicuro non è come al liceo, dove tutto era a portata di mano, ma proprio le difficoltà aiutano a crescere”, aggiunge Raffaele D’Onofrio, anche lui si iscriverà a Lettere Moderne. “Vorrei che i docenti fossero aperti e disponibili, in modo da poter parlare liberamente, senza timore delle loro reazioni. Mi iscrivo a Lettere Moderne perché il mio sogno è quello di fare l’insegnante. So che è difficile, ma non è detto che nelle altre Facoltà sia più facile trovare lavoro”, interviene Rossella Fenderico. Il problema dei ragazzi non è tanto cosa scegliere, la maggioranza ha le idee chiare, ma è come reperire le informazioni e dove trovare la forza di iscriversi, nonostante le pressioni dei genitori, degli amici e dei fidanzati, pronti a sottolineare che “è una scelta sbagliata”. “Già nella decisione del liceo mi sono fatta influenzare dai miei genitori, che ritenevano più idoneo lo Scientifico. Ora scelgo quello che voglio studiare, poi si vedrà. È inutile passare il tempo ad odiare ciò che fai (nel mio caso Giurisprudenza) solo perché dopo hai una minima possibilità in più di trovare un’occupazione”, esclama Rosa Castaldo, convinta ad iscriversi a Lettere. È pessimista, invece, la rappresentante degli studenti Francesca Esposito: “Ci saranno di sicuro meno iscritti quest’anno a Lettere. C’è troppa paura del futuro. Una conferma dagli 8000 iscritti ai test di Medicina in Campania. Questo accade perché Medicina è ritenuta una Facoltà che dà un sicuro sbocco occupazionale”. Francesca riconosce i pregi di Lettere, ma anche i difetti. “Permette ampi orizzonti, organizza interessanti seminari, dà l’opportunità di seguire tirocini, fornisce un panorama culturale completo, ma non offre una formazione improntata al mondo del lavoro”. Poi cita i recenti concorsi per i TFA (Tirocinio Formativo Attivo), necessari per l’abilitazione all’insegnamento, che hanno suscitato scalpore in tutti gli atenei italiani: “Alla prova preselettiva c’era il 20% delle domande sbagliate o mal poste e sono entrate pochissime persone, è difficile così aver fiducia nel futuro…”. Annuncia però che le pecche infrastrutturali, che causavano non pochi problemi ai neo-iscritti, stanno per essere risolte. “A breve ci saranno tre nuove aule al terzo piano di Porta di Massa: una verrà utilizzata come biblioteca, una per le lezioni, una per attività extracurriculari che riguardano gli studenti”. Conclude: “Il passaggio al Nuovissimo Ordinamento ha migliorato la condizione degli studenti. Ora dobbiamo impegnarci per continuare a rendere più vivibile la nostra Facoltà, che a breve sarà sostituita dal Dipartimento, con l’avvento del Nuovo Statuto”.