Confederazione a congresso rinnova la dirigenza

Il 25 novembre si è svolto il terzo congresso nazionale della Confederazione degli Studenti. Circa quattrocento i partecipanti; rinnovato il direttivo. Presiedeva Pietro Marzano, laureato in Giurisprudenza alla Federico II. “Siamo la prima organizzazione nel Mezzogiorno, con 14.000 voti -ha detto nel corso del suo intervento Francesco Borrelli, 27 anni, studente in Storia e leader del gruppo-. Abbiamo rotto la diarchia studenti di Comunione e Liberazione – Sinistra. Oggi rappresentiamo il 16% dei voti nazionali. Siamo indipendenti, siamo il vertice di noi stessi e sopra di noi abbiamo solo gli studenti”. Al Congresso è intervenuto il Ministro per le politiche agricole Alfonso Pecoraro Scanio, nel cui staff ministeriale Borrelli collabora attivamente. “L’origine di Confederazione è il distacco dai partiti. E’ una organizzazione legittimata solo dalla sua attività e dai suoi elettori. Appoggerò la proposta del gruppo contro il razzismo nelle università ed affinché siano estese le mense agli studenti di altra nazionalità”. Antonio Rinaldi, neoeletto presidente del Consiglio degli studenti, ha tenuto a sua volta l’intervento di apertura. Si propone oggi come uno degli emergenti in Confederazione. “Il congresso di oggi è un punto iniziale, non un punto finale. In Consiglio degli Studenti intendo porre il problema dell’istituzionalizzazione del post lauream e di un rapporto più stretto tra le aziende e l’Università”. Fiorella Zabatta, laureanda in Giurisprudenza, ha letto un documento sulla riforma dei corsi di studio universitari e sull’autonomia didattica degli atenei. Al Congresso hanno preso parte gli esponenti del sud, la roccaforte di Confederazione, ed alcuni delegati delle Marche, del Lazio e dell’Umbria. E’ stato eletto segretario politico il calabrese Andrea Guccione, presidente onorario Borrelli. Come responsabile del post università confermato Tommaso Pellegrino; Rinaldi a sua volta è stato riproposto come responsabile nazionale università. In apertura è stato ricordato Enzo Sticchi, lo studente di Scienze Politiche alcuni anni fa deceduto in un incidente stradale. Un minuto di silenzio.
Nutrito il parterre degli intervenuti. I due candidati al rettorato: Luigi Labruna e Guido Trombetti, innanzitutto. “Il lavoro per l’attuazione della riforma e per il passaggio dal vecchio al nuovo sistema sarà possibile solo con il contributo degli studenti”, ha ricordato il Preside di Giurisprudenza e presidente del CUN. Sulla riforma ha incentrato il suo intervento anche il preside di Scienze. “Il problema dell’università è anche quello di un apprendimento sostenibile. A volte c’è ipertrofia; deve risultare chiaro che al centro della riforma c’è il credito, vale a dire la quantità di carico didattico sostenibile”. Un flash sulla questione anche da Pietro Marzano: “la Confederazione da sempre, a spada tratta, è stata a favore della riforma. Bisogna garantire che il nuovo strumento fornisca dei laureati flessibili e non dei tecnici”. 
Si è parlato anche di diritto allo studio. Borrelli: “Siamo contro una certa destra che propone al Sud borse di studio più basse ed in numero minore, perché ci sarebbero tanti evasori”. Sull’argomento è intervenuto Scanio: “quello che al sud definiscono evasione al nord è miracolo economico”. Polemizza con i rappresentanti di Alleanza Universitaria che in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU) avrebbero chiesto che al Sud fossero date meno borse di studio e che avrebbero chiesto di discriminare gli studenti non italiani. “Li denuncerò ai carabinieri per violazione delle leggi contro le discriminazioni”.    
All’assise di Confederazione sono intervenuti anche: Vincenzo Siniscalchi,  deputato, Gianfranco Alois, assessore regionale all’industria, Luigi Nicolais, assessore regionale all’Università, il rettore del Navale Gennaro Ferrara , il preside di Lettere della Federico II Antonio Nazzaro e Giovanni Polara, membro del C.U.N, Amato Lamberti, presidente della Provincia. “Sul diritto allo studio la nostra attenzione è molto forte -ha ricordato Nicolais-. La riforma del tre più due porterà grandi modifiche: dobbiamo pensarci insieme”. E un obiettivo: “raggiungere in due anni i 1.000 posti letto per i fuorisede”.
Strascichi polemici, a fine convegno, tra Scanio ed i membri del Consiglio Nazionale degli studenti Universitari legati ad Alleanza Universitaria. “Un ministro non dovrebbe fidarsi dei si dice e dovrebbe informarsi -così Vittorio Pesato, membro del CUN e del CNSU attacca Scanio-. Non abbiamo mai proposto politiche discriminatorie; il nostro documento propone solo di parametrare le borse di studio in maniera diversa, regione per regione, a causa del differente tenore di vita di alcune città”.
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