“Gli studenti devono sapere che possono e devono coltivare le proprie ambizioni, perché c’è la possibilità di impegnarsi su più fronti senza compromettere i risultati accademici”. Un appello a chi muove i primi passi all’università. È con questo messaggio che Marco Di Falco, 28 anni, neolaureato con lode in Comunicazione pubblica e d’impresa, vuole uscire di scena dal mondo universitario, almeno come studente. Studiare conta, ma non è tutto nella vita: “la cosa importante è creare una rete sociale intorno alle proprie competenze”. Una rete che non ha a che fare con Wi-Fi, abbonamenti e Smartphone: “la comunicazione virtuale è fondamentale, ma le relazioni che contano veramente sono quelle che nascono dal contatto umano”. Ci tiene a raccontare la propria esperienza Marco, che l’aria universitaria l’ha respirata per la prima volta alla Federico II. Per lui quattro anni spesi a Giurisprudenza, per seguire una strada calcata già da altri Di Falco, salvo capire che non portava dove voleva lui: “mi piace il Diritto, ma non posso dire lo stesso per le professioni alle quali apre. Capii che tutto quello che ruotava intorno a me era legato al mondo della comunicazione. Quindi decisi di cambiare e, in meno di cinque anni, ho raggiunto la lode”. Il 13 ottobre l’ultimo tassello del mosaico è stato inserito: “per la tesi ho lavorato a un progetto di curriculum digitale che potrà essere d’aiuto agli studenti per crearne uno proprio. Permette di inserire formazione, esperienze e competenze. Inoltre, c’è una sezione, chiamata ‘Review’, che dà la possibilità di dare consigli raccontando le proprie vicende professionali”. Al momento “è la versione beta non commercializzabile, quindi non è visibile ancora. Sicuramente completare l’opera rientra tra i miei progetti immediati”. Versatilità e capacità di indossare vesti diverse sono il suo credo. Al SOB è stato Vicepresidente del Suor Orsola Students, “un’associazione studentesca che nacque dall’idea di consentire a noi ragazzi di mettere in pratica i nostri studi. È stata un’officina di idee e di pratica che serviva a noi studenti”. Si è occupato dell’organizzazione di eventi, come il Suor Orsola Sunset: “un evento ludico che, allo stesso tempo, è un modo per rafforzare la comunità, facendo crescere l’immagine di chi crea l’evento e dell’università che ospita la manifestazione. Anche in quell’occasione abbiamo cercato di valorizzare risorse interne. Ad esempio, nell’ultimo anno, uno studente ha fatto da presentatore e un altro si è occupato dell’ufficio stampa”. Poi è stato eletto rappresentante degli studenti in Senato Accademico. Tra i successi che ricorda in questo ruolo: “i punti bonus in più per la tesi, passati da 3 a 5 alla Triennale e da 5 a 6 alla Specialistica, e le attività extra che abbiamo affiancato a quelle didattiche, come i tornei sportivi”. Con tanti impegni, come ci si può laureare in tempo? “Sfruttando tutti gli intervalli disponibili e studiando anche di notte. Io l’ho fatto. Inoltre, ho seguito tanto, così da avere scambi proficui con i miei compagni di corso”.
Confetti rossi per Marco Di Falco, rappresentante degli studenti in Senato Accademico al Suor Orsola Benincasa

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