Creatività per studiare in Accademia

“Creatività”, in primo luogo.  Ma anche tanta “passione e volontà”. Perché “si lavora molto nei laboratori. Laboratori che non sono solo un luogo fisico ma anche un momento di incontro e di scambio tra studenti e con i docenti”. E’   lo spirito che deve animare chi sceglie di studiare all’Accademia di Belle Arti secondo il prof. Davide Siciliano, docente di Anatomia Artistica e responsabile del Centro per l’attività di orientamento. Occorre, inoltre, una buona dose di intraprendenza ed inventiva per ritagliarsi nel futuro un percorso professionale (“la collocazione va ricercata”). Come si fa, l’hanno raccontato i giovani artisti ed ex allievi Barbara La Ragione e Domenico Antonio Mancini, alla presenza della prof.ssa Giovanna Cassese, Direttrice dell’Accademia, in apertura della due giorni “OrientArti”. La manifestazione, giunta alla seconda edizione, si è svolta il 12 e 13 aprile scorso presso la sede storica di via Costantinopoli. Rivolta agli studenti dell’ultimo anno delle scuole medie superiori, l’iniziativa, che nasce dalla consapevolezza che qualsiasi scelta deve essere accompagnata da una corretta informazione, ha offerto ai partecipanti non solo un assaggio dell’offerta formativa quanto anche una sorta di socializzazione anticipata al fervore della vita artistica in Accademia. E quindi, un convegno di apertura, l’area espositiva – nel giardino sono stati allestiti stand presso i quali i ragazzi hanno potuto incontrare responsabili all’orientamento e della segreteria studenti che hanno illustrato attività, corsi, piani di studio, modalità di iscrizione, tasse, borse di studio -, laboratori aperti, visite guidate (ciceroni gli allievi) al patrimonio museale. Ma anche un concerto – si è esibita la formazione The Coriander Stern, formata da quattro elementi, fra i quali Fabio Gualtieri, studente al terzo anno di Pittura – e uno spazio dedicato all’arte metropolitana con un gruppo di writers. “Insomma, è stato mostrato agli studenti  un po’ di movimento artistico”, dice il prof. Siciliano, soddisfatto della riuscita dell’iniziativa: “Quest’anno l’abbiamo anticipata ad aprile e invitato tutte le scuole della Campania e la risposta è stata buona. Abbiamo registrato più di 500 partecipanti”. Un riconoscimento agli studenti: “erano tutti molto interessati a capire come funziona l’Accademia”. La presenza delle scuole – con le quali i rapporti certo non si esauriscono nell’appuntamento di orientamento annuale – si va diversificando perché è la stessa platea dell’Accademia che “negli ultimi cinque-sei anni è cambiata; gli studenti non provengono più solo dai Licei artistici e dagli Istituti d’Arte ma anche dai Licei Classico e Scientifico”. E’ una tendenza nazionale, commenta il prof. Siciliano, “i giovani sono attratti dai percorsi creativi più che da quelli tecnico-scientifici”. A determinare questa inversione di tendenza, ed anche un ampliamento del numero di iscritti – attualmente circa duemila -, sia la recente struttura universitaria (con la legge 508 del 1999, le Accademie rilasciano titoli equiparati a quelli universitari: diplomi accademici di primo e secondo livello) che l’ampliamento degli indirizzi. Oggi non solo si formano professionalità nell’ambito delle arti figurative (pittura, scultura, decorazione, restauro, scenografia) ma si guarda con interesse anche ai nuovi linguaggi espressivi, alla creatività applicata all’uso dei nuovi media, della grafica pubblicitaria, del design, del restauro dei beni culturali. Molto successo l’hanno riscosso i Corsi triennali in Graphic Design, Fashion Design (in collaborazione con il Polo della Qualità di Caserta) e Nuove tecnologie dell’Arte. “Sono andati talmente bene che abbiamo dovuto limitare le iscrizioni”, sottolinea il prof. Siciliano. Novità: dal prossimo anno partirà un Corso di primo livello in “Fotografia, cinema e televisione”. Prevedibile, anche in questo caso, il tutto esaurito.  
Nessun timore per chi, pur affascinato dai saperi trasmessi, ritenga di non possedere nella propria cassetta tutti gli attrezzi necessari. “Nei piani di studio del primo anno di tutti i Corsi sono previsti Disegno e Tecniche Pittoriche, quindi può iscriversi all’Accademia anche chi non ha conoscenze di base. Però è prevista una prova di disegno per l’accesso. Occorre, diciamo, un minimo di capacità grafiche”, afferma il docente. Una curiosità comune a molti diplomandi: le differenze con Architettura. “Architettura – che in passato era un percorso dell’Accademia – è decisamente più tecnica. Il titolo offre una competenza specifica ed una professionalità più definita”. 
Per chi decida di compiere il salto, a disposizione tutti i servizi di un qualsiasi studente universitario: orientamento, Erasmus, borse di studio Adisu, stage presso enti pubblici e privati, laboratori di informatica e scenografia (“li stiamo ammodernando con i fondi regionali della Legge 13”). Ma anche un privilegio: studiare in un edificio monumentale dove i musei – la preziosa Galleria (la collezione accoglie quasi mille opere), la Gipsoteca (ospita centinaia di calchi), la Biblioteca (“riaperta da poco”) e il Teatro (i cui lavori di ammodernamento e messa a norma sono ultimati) – diventano veri e propri laboratori didattici. (pa)
- Advertisement -




Articoli Correlati