Quella di Laura Beltrani, laureata del Dipartimento di Studi Economici e Giuridici della Parthenope, si può definire sicuramente una storia di tenacia e di successo. La ventottenne napoletana oggi vive e lavora a Parigi. Racconta di aver sempre nutrito interesse per il francese ma determinante nelle sue scelte è stato l’incontro, quando era
ancora studentessa, con la prof.ssa Maria Giovanna Petrillo, durante il corso in Abilità Linguistica in Lingua Francese. “La docente mi ha fatto amare questa lingua e questo Paese. È riuscita a trasmettere la sua passione anche a me. Così ho vinto la mia timidezza e mi sono sbloccata nell’uso della lingua. Inizialmente, infatti, avevo timore ad esprimermi in francese perché era una lingua che non conoscevo bene, ma la prof.ssa Petrillo mi ha incoraggiata a provare”. Poi, alla fine del percorso specialistico in Management Internazionale e Turismo, è giunta la spinta a partire per un periodo Erasmus in Francia, presso l’Università Clermont-Ferrand. “Terminati tutti gli esami ho deciso di partire per lavorare alla tesi in Francia. Ci sono stata sei mesi, da gennaio a giugno 2014, e per me è stata davvero un’esperienza importantissima. La prof.ssa Petrillo mi ha seguita e mi è stata di supporto durante tutto il tempo”. Qualche considerazione: “Ho avuto modo di incontrare giovani di diverse nazionalità e di valutare i pro e i contro del nostro sistema. Ad esempio, ho notato come lo studio sia svolto in maniera più snella e dinamica rispetto al nostro, troppo teorico, e quanta importanza venga data allo studio delle lingue. Ad esempio l’inglese, lingua fondamentale nel commercio, all’estero è parlato fluentemente da tutti, mentre dagli italiani è poco praticato”. Completato il semestre e terminati gli studi nel mese di luglio, Laura ha provato la carta del dottorato: “Non pensavo ad andare a vivere fuori, per me l’esperienza si era chiusa con l’Erasmus. Ho così presentato
domanda per un dottorato di ricerca alla Parthenope, ma non sono entrata. Questo mi ha spinto a riflettere. Non ho cercato altro in Italia, ma ho subito rivolto il mio pensiero di nuovo verso la Francia. Avevo dei contatti a Parigi e parlavo molto bene la lingua. Quindi mi sono detta ‘o parto subito o non parto più!’”. Trovato alloggio nella capitale d’oltralpe, il 5 novembre 2014 Laura era a Parigi. “Ho fatto tanta gavetta – racconta – Non avevo nessun contatto di lavoro, così ho iniziato come cameriera nei ristoranti, come receptionist in hotel e alla fine come maestro di sala in un ristorante italiano, un nuovo locale aperto da due giovani parigini dopo un tour nel nostro Paese. Adesso ne hanno già due e si sta programmando l’apertura di altri tre locali, ognuno dedicato ad una specialità gastronomica italiana”. La carriera di Laura è cresciuta insieme ai ristoranti: “Mi sono subito proposta per passare dalla sala all’amministrazione, vista la mia conoscenza della lingua e la mia laurea in Management. Inizialmente mi occupavo dei contatti con i fornitori italiani e francesi, della gestione della manutenzione e aiutavo il responsabile risorse umane nei rapporti con il personale italiano. Attualmente, invece, mi occupo di tutta la gestione risorse
umane e aiuto anche i dipendenti reclutati dall’Italia ad ambientarsi in Francia, assistendoli in tutte le questioni legate alla vita quotidiana!”. Soddisfatta per gli obiettivi raggiunti, Laura ammette di soffrire di nostalgia – “ti mancano gli amici e la famiglia” – ma, sottolinea, “il nostro Paese non mi ha dato molte scelte. Mia sorella gemella, che è rimasta in Italia, nonostante gli studi e gli sforzi non è riuscita a trovare una sistemazione adeguata”. A chi si
laurea o sta per laurearsi consiglia “un’esperienza all’estero, con l’Erasmus ad esempio. Non bisogna pensare di restare fuori per tutta la vita. Però anche pochi mesi possono aiutare a capire meglio cosa si vuol fare e a completare la formazione universitaria e umana”.
ancora studentessa, con la prof.ssa Maria Giovanna Petrillo, durante il corso in Abilità Linguistica in Lingua Francese. “La docente mi ha fatto amare questa lingua e questo Paese. È riuscita a trasmettere la sua passione anche a me. Così ho vinto la mia timidezza e mi sono sbloccata nell’uso della lingua. Inizialmente, infatti, avevo timore ad esprimermi in francese perché era una lingua che non conoscevo bene, ma la prof.ssa Petrillo mi ha incoraggiata a provare”. Poi, alla fine del percorso specialistico in Management Internazionale e Turismo, è giunta la spinta a partire per un periodo Erasmus in Francia, presso l’Università Clermont-Ferrand. “Terminati tutti gli esami ho deciso di partire per lavorare alla tesi in Francia. Ci sono stata sei mesi, da gennaio a giugno 2014, e per me è stata davvero un’esperienza importantissima. La prof.ssa Petrillo mi ha seguita e mi è stata di supporto durante tutto il tempo”. Qualche considerazione: “Ho avuto modo di incontrare giovani di diverse nazionalità e di valutare i pro e i contro del nostro sistema. Ad esempio, ho notato come lo studio sia svolto in maniera più snella e dinamica rispetto al nostro, troppo teorico, e quanta importanza venga data allo studio delle lingue. Ad esempio l’inglese, lingua fondamentale nel commercio, all’estero è parlato fluentemente da tutti, mentre dagli italiani è poco praticato”. Completato il semestre e terminati gli studi nel mese di luglio, Laura ha provato la carta del dottorato: “Non pensavo ad andare a vivere fuori, per me l’esperienza si era chiusa con l’Erasmus. Ho così presentato
domanda per un dottorato di ricerca alla Parthenope, ma non sono entrata. Questo mi ha spinto a riflettere. Non ho cercato altro in Italia, ma ho subito rivolto il mio pensiero di nuovo verso la Francia. Avevo dei contatti a Parigi e parlavo molto bene la lingua. Quindi mi sono detta ‘o parto subito o non parto più!’”. Trovato alloggio nella capitale d’oltralpe, il 5 novembre 2014 Laura era a Parigi. “Ho fatto tanta gavetta – racconta – Non avevo nessun contatto di lavoro, così ho iniziato come cameriera nei ristoranti, come receptionist in hotel e alla fine come maestro di sala in un ristorante italiano, un nuovo locale aperto da due giovani parigini dopo un tour nel nostro Paese. Adesso ne hanno già due e si sta programmando l’apertura di altri tre locali, ognuno dedicato ad una specialità gastronomica italiana”. La carriera di Laura è cresciuta insieme ai ristoranti: “Mi sono subito proposta per passare dalla sala all’amministrazione, vista la mia conoscenza della lingua e la mia laurea in Management. Inizialmente mi occupavo dei contatti con i fornitori italiani e francesi, della gestione della manutenzione e aiutavo il responsabile risorse umane nei rapporti con il personale italiano. Attualmente, invece, mi occupo di tutta la gestione risorse
umane e aiuto anche i dipendenti reclutati dall’Italia ad ambientarsi in Francia, assistendoli in tutte le questioni legate alla vita quotidiana!”. Soddisfatta per gli obiettivi raggiunti, Laura ammette di soffrire di nostalgia – “ti mancano gli amici e la famiglia” – ma, sottolinea, “il nostro Paese non mi ha dato molte scelte. Mia sorella gemella, che è rimasta in Italia, nonostante gli studi e gli sforzi non è riuscita a trovare una sistemazione adeguata”. A chi si
laurea o sta per laurearsi consiglia “un’esperienza all’estero, con l’Erasmus ad esempio. Non bisogna pensare di restare fuori per tutta la vita. Però anche pochi mesi possono aiutare a capire meglio cosa si vuol fare e a completare la formazione universitaria e umana”.