Dall’India agli Stati Uniti, Ingegneria senza confini

Manca ancora la firma ufficiale, ma il più è fatto. Come preannunciato nel Consiglio di Facoltà qualche settimana fa, la Facoltà è sul punto di siglare un importante accordo quadro con l’Istituto di Tecnologia di Madras, uno dei sette Politecnici di eccellenza dell’India. “Si tratta di accordi per lo scambio di ricercatori e studenti, per ora in numero non superiore a quattro, che io chiamo Erasmus Like, ovvero che hanno modalità simili al programma di mobilità. Gli studenti ospiti non pagano le tasse, possono seguire corsi, sostenere esami e vedersi riconosciuto questo lavoro nell’università di appartenenza”, commenta il prof. Giorgio Serino, docente di Tecnica delle Costruzioni e Delegato di Facoltà per i progetti di internazionalizzazione. L’accordo, di durata quinquennale, prevede collaborazioni per attività di ricerca, scambi di informazioni accademiche, materiale di studio, pubblicazioni e la sponsorizzazione di incontri e seminari. Gli studenti interessati dovranno presentare il loro curriculum vitae, la dichiarazione di attitudine da parte di un docente del Corso di Laurea, o della Facoltà, la descrizione del programma di studio e dei propri obiettivi. Le domande potranno essere presentate durante l’intero anno. Il tutto prende le mosse da un provvedimento dell’ex ministro Moratti che nel 2001 bandì una serie di borse di studio rivolte a studenti stranieri in generale ed a giovani ricercatori indiani in particolare, chiamati in Italia su proposta di docenti italiani e scelti attraverso una selezione congiunta delle università coinvolte, italiana e indiana. “Allora riuscimmo ad ottenere due borse annuali, trasformate in una borsa di due anni, nel settore dell’Ingegneria Sismica, per un giovane ricercatore indiano segnalato da un professore dell’Università di Berkeley con cui abbiamo forti collaborazioni. Una persona di grande livello morale ed educazione, molto motivata, che lavorava come un matto venendo in Facoltà anche il sabato e la domenica, perfettamente inserita nel contesto napoletano. Questa esperienza gli ha permesso di diventare professore di ruolo nel settore delle costruzioni marine proprio a Madras, la sua città”. Accanto alle collaborazioni pregresse, ha giovato anche la posizione della Facoltà di Ingegneria nella graduatoria di Shanghai, che la colloca fra le prime cento al mondo. “Gli indiani, molto seri, ci hanno chiesto la nostra posizione sottolineando che non avrebbero stipulato accordi con chiunque”. 
Non si tratta comunque dell’unico progetto del genere in Facoltà, altri sono già attivi da tempo e, a partire da gennaio, due studenti della Laurea Specialistica in Ingegneria Strutturale e Geotecnica trascorreranno un semestre negli Stati Uniti, all’Università di Berkeley, per preparare la tesi di laurea. “Abbiamo in cantiere tutta una serie di iniziative, prima fra tutte l’istituzione di un curriculum interamente in inglese per la Laurea Magistrale in Ingegneria Strutturale e Geotecnica”, conclude il prof. Serino, che agli inizi di dicembre potrebbe recarsi a Mumbay per partecipare all’evento Invest Your Talent in Italy, dal nome del programma promosso dal Ministero degli Esteri e dall’Istituto per il Commercio con l’Estero, rivolto a studenti brillanti del subcontinente, per incoraggiarli a scegliere il nostro paese e le sue università. Fino all’anno scorso non era coinvolto nel progetto nessun Ateneo del Sud, ma alla prossima edizione potrebbe partecipare anche più di una Facoltà dell’Ateneo. 
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