Dalla didattica all’ospitalità

“Rientra tra gli obiettivi indicati dal Rettore Paolisso rivolti ad una riorganizzazione generale dell’Ateneo per metterne in risalto e razionalizzare le risorse esistenti”: il dott. Vincenzo Paolo Senese parla così della delega all’Offerta Didattica che ha nella nuova governance della Seconda Università, incarico che rientra nella macroarea “Didattica” di cui è responsabile il prof. Italo Francesco Angelillo. “L’indicazione è valutare l’offerta didattica attuale, rileggere i dati, le schede di valutazione e tutto il materiale atto a poter avere un quadro completo della situazione, per poter eventualmente individuare i punti da migliorare. Si andranno così a valutare tutti i Corsi di Laurea – aggiunge Senese, ricercatore del Dipartimento di Psicologia – per osservare lo stato dell’arte e, interfacciandoci anche con altre componenti come l’Ufficio Placement e l’Orientamento, capire se c’è qualcosa che non funziona, o comunque come migliorare la nostra offerta formativa. L’ottica, quindi, è quella di una maggiore attenzione alle esigenze degli studenti relativamente all’orientamento come alla formazione, con uno sguardo particolare al territorio e alle realtà locali, che dovranno poi accogliere i nostri laureati”. C’è, inoltre, la necessità di prevedere come gestire i futuri pensionamenti in relazione ai requisiti imposti dal Ministero per l’attivazione dei Corsi: “A marzo avremo già un quadro abbastanza chiaro delle carriere studenti che ci potrà fornire dei primi dati importanti. Entro settembre mi auguro che una prima parte del nostro lavoro sarà conclusa”. 
Si occupa dei Rapporti e Mobilità Studenti, sempre nell’Area “Didattica”, il    prof. Giuseppe Signoriello, docente di Statistica Medica: “Questa delega mi è stata affidata dal Rettore perché sono da sempre molto vicino agli studenti. Il mio compito è quello di ascoltare e di offrire supporto e consigli pratici ai ragazzi”. Con l’aiuto del dott. Antonio Tisci, con il quale condivide l’impegno, il prof. Signoriello cercherà in questi mesi di mettere su una serie di incontri e una rete di riferimento per gli studenti delle varie sedi di Ateneo che hanno bisogno di consigli: “Questo ‘servizio’ aiuta a rendere l’Università più vicina ai ragazzi. Negli anni, i miei allievi sono venuti a chiedermi consigli di varia natura: come affrontare un esame, quale meta Erasmus scegliere, quale metodo di studio adottare. In questi casi il consiglio di un docente può essere molto utile. Voglio portare l’esperienza maturata a Medicina anche nelle altre sedi, diventando un riferimento per tutti i ragazzi”.
Si occupa di Hospitality la prof.ssa Adriana Oliva, docente di Biochimica, da sempre attenta alle politiche di vivibilità e alla cura degli spazi. Delega che rientra nell’Area “Affari Interni” curata dal prof. Giulio Starita. “Ho cercato di mettere subito in atto la mia idea di Hospitality che si articola su due piani: da un lato l’ospitalità per docenti e studenti stranieri, dall’altro quella per i nostri studenti”, spiega la docente. Così si è partiti dal basso, dalla manutenzione dei luoghi dove quotidianamente si svolge la vita universitaria. Le criticità delle sedi che a Napoli ospitano gli studenti di Medicina: a Sant’Andrea delle Dame, “che è la struttura che conosco meglio e per la quale ho ricevuto richieste da parte degli studenti, si cerca di migliorare la situazione delle aule studio e dei bagni”; a Santa Patrizia “c’è la necessità di individuare altri spazi da destinare ad aule studio, molto utilizzate dagli studenti, in particolare i fuori sede, anche il sabato”. Per quanto riguarda le necessità delle altre sedi, “naturalmente si dovrà interagire con i direttori dei Dipartimenti, per capire su cosa intervenire”. Sul versante dell’accoglienza di visiting professor e studenti stranieri, è partita un’operazione di valutazione di “strutture, quali alberghi e ristoranti, che, attraverso la stipula di convenzioni, possano ospitare studenti e docenti stranieri”. Non solo alloggio: “è importante poter offrire ai nostri ospiti anche un percorso culturale. Ad esempio, uno studente Erasmus che viene a trascorrere un semestre da noi non solo sarà accompagnato nel suo studio in aula, ma potrà conoscere a fondo il territorio, le sue potenzialità, la sua validità culturale, attraverso la guida in percorsi culturali pensati ad hoc, per un’esperienza formativa completa”. La prof.ssa Oliva, che è console del Touring club, avrà dalla sua  la possibilità di far riferimento ad una fitta rete di contatti sul territorio di Capua, Aversa e Caserta.
Valentina Orellana
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