De Giovanni a Giurisprudenza

Con 162 voti (su 197 votanti) il prof. Lucio De Giovanni è il primo Direttore del nuovo Dipartimento di Giurisprudenza. “Un vero e proprio plebiscito – ha dichiarato il decano della Facoltà Raffaele De Luca Tamajo, al momento della proclamazione – Eleggere il nuovo Direttore di Dipartimento in queste condizioni è una vera gioia, testimonia la compattezza della nostra comunità e rappresenta il giusto modo di proseguire”. 
Classe 1950, laureato in Giurisprudenza alla Federico II, il prof. De Giovanni ha svolto una prima parte della sua attività accademica presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno. Ritorna a Napoli nel 1989, ordinario di Storia del diritto romano, da ventitré anni accoglie le future generazioni di giuristi federiciani. Direttore del Dipartimento di Diritto romano e storia della scienza romanistica per sei anni, è Preside della Facoltà di Giurisprudenza dal 2008. “Quando sono stato eletto, 4 anni fa, nessuno poteva immaginare che sarei stato l’ultimo docente a ricoprire questa carica. Ma la vita, si sa, è un’avventura continua, nulla si può prevedere, si può essere solo pronti ad accettare il cambiamento. Oggi sono onorato della fiducia che mi è stata concessa, sono pronto ad iniziare questa nuova sfida”, ha detto, visibilmente emozionato, il prof. De Giovanni, rivolto alla platea dell’Aula Pessina il 27 novembre, dopo lo spoglio. “Ci attendono mesi non facili, in cui dovremmo dialogare molto, trovando le soluzioni opportune, inventando, laddove ce ne fosse bisogno, un modo per percorrere al meglio le prossime tappe. Nessuno di noi ha una ricetta sicura, solo la collaborazione potrà evitarci di commettere errori”, il commento a caldo dopo l’elezione. Il primo problema da affrontare: il pensionamento dei docenti “e l’impossibilità di sostituirli. Ci sono tanti giovani bravi, in possesso di grandi qualità, che purtroppo non possiamo chiamare perché non abbiamo fondi”. La novità: “saremo valutati, il nostro operato sarà posto sotto una lente di ingrandimento. Per questo, oggi più che mai, dobbiamo finalizzare la ricerca comune ai bisogni del territorio e della città”. Le scadenze prossime: “la formulazione di un nuovo regolamento, la costituzione delle Commissioni e di una Giunta composta da docenti”. La strada è tutta in salita: “Abbiamo appena iniziato, per fortuna, in tutti noi, c’è la volontà di conservare l’unitarietà degli studi giuridici. La nuova sfida coinvolgerà non solo la didattica ma anche la ricerca”. Il passaggio sarà soft: “Fino a gennaio coesisteranno le due anime: Dipartimento e Facoltà”.
Susy Lubrano
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