Masi ad Agraria

“Leggendo attentamente la Legge Gelmini, al di là delle critiche che sono state fatte, si intravedono grosse possibilità per i nuovi Dipartimenti, soprattutto per quanto riguarda il collegamento di questi ultimi con il territorio e il rapporto tra didattica e ricerca”. E’ la visione ottimista del neo Direttore del Dipartimento di Agraria, il prof. Paolo Masi, eletto col settantacinque per cento delle preferenze. “Il trasferimento tecnologico delle conoscenze al settore produttivo è la nostra cosiddetta ‘terza missione’, nonché importante elemento di valutazione – continua Masi – che ci fornirà l’occasione di creare una migliore interazione veicolare, per contribuire, allo stesso tempo, al rinnovamento del settore agro-alimentare, il più forte in Campania”. Rispetto al rapporto tra didattica e ricerca, Masi afferma: “mentre prima con la dicotomia ‘Dipartimenti – Facoltà’ c’era una gestione completamente differente e distaccata, ora, con l’istituzione di un unico Dipartimento, c’è un solo centro amministrativo a cui fare riferimento e tutto potrà essere gestito meglio, soprattutto la programmazione delle risorse. Prevedo, dunque, una crescita sicuramente più armoniosa”. Secondo il neo Direttore “bisogna saper sfruttare al meglio le nuove regole”. “Siamo 129 docenti, 74 risorse del personale tecnico amministrativo a cui si aggiungono quelle delle strutture comuni, e abbiamo finanziamenti per 15 milioni di euro l’anno. Dobbiamo avere la giusta snellezza operativa e muoverci in modo tale da formare i nostri laureati e collocarli nel mercato del lavoro”. Cambia l’assetto ma “se la macchina funziona meglio, anche gli studenti ne trarranno vantaggio”. A titolo d’esempio, il servizio biblioteca. “Fino a poco fa, esisteva una biblioteca per ognuno dei sei Dipartimenti. A breve, ci sarà una mega biblioteca con spazi attrezzati che potrà rimanere aperta dalle 8 alle 19, grazie alla turnazione del personale”, conclude.
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