“Il disegno nella Facoltà di Ingegneria. Percorsi formativi e ricerca”: il titolo della seconda edizione della Mostra organizzata dai professori Paolo Cerotto, Vincenzo Maione, Maria Ines Pascariello con il coordinamento della prof.ssa Lia M. Papa, docente di Architettura Tecnica. I disegni degli studenti sono stati esposti dall’11 al 18 dicembre al primo piano della sede di Piazzale Tecchio.
“L’iniziativa intende fornire un significativo spaccato dei contributi che il settore del Disegno fornisce all’interno di vari percorsi formativi della Facoltà – ha spiegato la prof.ssa Papa nel corso dell’inaugurazione della Mostra l’11 dicembre-, in particolare in quei percorsi dove la rappresentazione è fondamentale. Inoltre, è un’occasione per far leggere, non solo in ambito universitario, i passi che si stanno muovendo in alcuni settori ”.
“Gli ingegneri comunicano attraverso i disegni e attraverso i calcoli: con i calcoli si comunica con un pubblico ristretto, mentre con il disegno ci si può far capire anche a chi non è del settore. Un ingegnere che non sa fare uno schizzo a mano- afferma il Preside Edoardo Cosenza- non è un buon ingegnere. La comunicazione attraverso il disegno rimane essenziale per noi, fin dal 1811 quando tra le materie per l’ammissione alla Scuola d’Ingegneria c’era anche il disegno”. “Il disegno è il linguaggio con cui tutti noi dobbiamo esprimerci e trasmettere le nostre idee”, aggiunge anche il prof. Renato Iovino, docente di Architettura Tecnica.
Alla mostra, dunque, sono stati presentati i lavori svolti durante l’arco dell’anno dagli studenti di secondo, terzo e quarto anno dei Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Ingegneria Edile-Architettura. “E’ stata presentata la produzione media degli studenti di un anno, tutta legata ai temi attuali – racconta Papa- I ragazzi si sono cimentati sui diversi aspetti delle trasformazioni in atto in città”. L’interdisciplinarietà del disegno tecnico ad Ingegneria, dunque, si fonde con il paesaggio urbano e con le sue trasformazioni, come sottolinea il prof.Alfredo Buccaro, docente di Storia dell’Architettura: “ci sono colleghi con cui da oltre dieci anni porto avanti questi studi sulla città e sulla sua architettura per cui il nostro gruppo stesso rappresenta un esempio di interdisciplinarietà e di interazione tra più materie”. Quindi, aggiunge Papa, “dobbiamo individuare le basi e gli arricchimenti che danno allo studente la possibilità di cominciare la sua carriera in maniera decorosa”.
L’occasione di una mostra che esponga i lavori svolti dagli studenti può diventare da un lato un momento di riflessione per i docenti e dall’altro un motivo di orgoglio e di confronto per i ragazzi. “Molti di noi vogliono offrire le proprie esperienze ai giovani e la cosa più gratificante è trovare in loro l’entusiasmo per quello che fanno”, commenta il prof. Nicola Augenti, docente di Costruzioni in Muratura. Racconta la prof.ssa Papa: “i ragazzi si sono divertiti ad organizzare con noi l’esposizione. E’ stato anche un modo per superare barriere o incomprensioni tra docenti e studenti. Senza l’aiuto dei ragazzi queste iniziative non potrebbero realizzarsi”.
E proprio fra gli studenti che hanno visto esposti i loro disegni nella sede della Facoltà, è grande la soddisfazione, l’entusiasmo e la voglia di raccontare. Anna Guercia e Angelo Borriello, iscritti ad Ingegneria Edile, spiegano “abbiamo utilizzato per la mostra il lavoro svolto durante l’anno. Si tratta di rilievi urbani ed ambientali su uno spaccato del corso di San Giovanni a Teduccio. Tutta l’analisi è stata organizzata attraverso quattro fasi: storica, valutativa, delle infrastrutture, tecnica e qualitativa. Ci ha fatto piacere veder esposto il nostro lavoro. Inoltre, questa è un’occasione per confrontarsi anche con le tavole prodotte dagli altri”. “E’ stata una grande soddisfazione veder apprezzato il nostro lavoro anche da altri studenti”, commentano Claudia Consalvo, Anna Di Girolamo, Teresa Marcella Colucci e Marianna Mautone che hanno presentato i rilievi sulle stazioni della metropolitana Linea 6. Si sono molto divertiti a disegnare panchine, fioriere o alloggi per studenti, invece, i ragazzi del quarto anno di Ingegneria Edile-Architettura, Chiara Barbieri, Raffaele Sfera e Massimo Carelli: “gli elementi di arredo urbano riguardano spazi piccoli e, quindi, sono più facili da realizzare e anche più divertenti. Inoltre, essendo su specifiche aree di Napoli, siamo anche andati a fare dei sopralluoghi e ad immaginare i nostri progetti nella realtà”.
Valentina Orellana
“L’iniziativa intende fornire un significativo spaccato dei contributi che il settore del Disegno fornisce all’interno di vari percorsi formativi della Facoltà – ha spiegato la prof.ssa Papa nel corso dell’inaugurazione della Mostra l’11 dicembre-, in particolare in quei percorsi dove la rappresentazione è fondamentale. Inoltre, è un’occasione per far leggere, non solo in ambito universitario, i passi che si stanno muovendo in alcuni settori ”.
“Gli ingegneri comunicano attraverso i disegni e attraverso i calcoli: con i calcoli si comunica con un pubblico ristretto, mentre con il disegno ci si può far capire anche a chi non è del settore. Un ingegnere che non sa fare uno schizzo a mano- afferma il Preside Edoardo Cosenza- non è un buon ingegnere. La comunicazione attraverso il disegno rimane essenziale per noi, fin dal 1811 quando tra le materie per l’ammissione alla Scuola d’Ingegneria c’era anche il disegno”. “Il disegno è il linguaggio con cui tutti noi dobbiamo esprimerci e trasmettere le nostre idee”, aggiunge anche il prof. Renato Iovino, docente di Architettura Tecnica.
Alla mostra, dunque, sono stati presentati i lavori svolti durante l’arco dell’anno dagli studenti di secondo, terzo e quarto anno dei Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Ingegneria Edile-Architettura. “E’ stata presentata la produzione media degli studenti di un anno, tutta legata ai temi attuali – racconta Papa- I ragazzi si sono cimentati sui diversi aspetti delle trasformazioni in atto in città”. L’interdisciplinarietà del disegno tecnico ad Ingegneria, dunque, si fonde con il paesaggio urbano e con le sue trasformazioni, come sottolinea il prof.Alfredo Buccaro, docente di Storia dell’Architettura: “ci sono colleghi con cui da oltre dieci anni porto avanti questi studi sulla città e sulla sua architettura per cui il nostro gruppo stesso rappresenta un esempio di interdisciplinarietà e di interazione tra più materie”. Quindi, aggiunge Papa, “dobbiamo individuare le basi e gli arricchimenti che danno allo studente la possibilità di cominciare la sua carriera in maniera decorosa”.
L’occasione di una mostra che esponga i lavori svolti dagli studenti può diventare da un lato un momento di riflessione per i docenti e dall’altro un motivo di orgoglio e di confronto per i ragazzi. “Molti di noi vogliono offrire le proprie esperienze ai giovani e la cosa più gratificante è trovare in loro l’entusiasmo per quello che fanno”, commenta il prof. Nicola Augenti, docente di Costruzioni in Muratura. Racconta la prof.ssa Papa: “i ragazzi si sono divertiti ad organizzare con noi l’esposizione. E’ stato anche un modo per superare barriere o incomprensioni tra docenti e studenti. Senza l’aiuto dei ragazzi queste iniziative non potrebbero realizzarsi”.
E proprio fra gli studenti che hanno visto esposti i loro disegni nella sede della Facoltà, è grande la soddisfazione, l’entusiasmo e la voglia di raccontare. Anna Guercia e Angelo Borriello, iscritti ad Ingegneria Edile, spiegano “abbiamo utilizzato per la mostra il lavoro svolto durante l’anno. Si tratta di rilievi urbani ed ambientali su uno spaccato del corso di San Giovanni a Teduccio. Tutta l’analisi è stata organizzata attraverso quattro fasi: storica, valutativa, delle infrastrutture, tecnica e qualitativa. Ci ha fatto piacere veder esposto il nostro lavoro. Inoltre, questa è un’occasione per confrontarsi anche con le tavole prodotte dagli altri”. “E’ stata una grande soddisfazione veder apprezzato il nostro lavoro anche da altri studenti”, commentano Claudia Consalvo, Anna Di Girolamo, Teresa Marcella Colucci e Marianna Mautone che hanno presentato i rilievi sulle stazioni della metropolitana Linea 6. Si sono molto divertiti a disegnare panchine, fioriere o alloggi per studenti, invece, i ragazzi del quarto anno di Ingegneria Edile-Architettura, Chiara Barbieri, Raffaele Sfera e Massimo Carelli: “gli elementi di arredo urbano riguardano spazi piccoli e, quindi, sono più facili da realizzare e anche più divertenti. Inoltre, essendo su specifiche aree di Napoli, siamo anche andati a fare dei sopralluoghi e ad immaginare i nostri progetti nella realtà”.
Valentina Orellana