È “l’attenzione verso le dinamiche territoriali e dell’ambiente” la peculiarità di Scienze Politiche

Non sono previsti grandi cambiamenti nei piani di studio dei Corsi di Laurea che afferiscono al Dipartimento di Scienze Politiche. I percorsi formativi per la laurea di primo livello rimangono tre: Scienze Politiche, per gli studenti che vogliono dare alla propria carriera un taglio internazionale per poi lavorare in strutture di cooperazione, in ONG e istituzioni europee, Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione, per chi punta al management pubblico e privato, presso istituzioni, enti internazionali e del terzo settore, e Servizio Sociale, l’unico Corso di Laurea a numero programmato che forma assistenti sociali pronti a lavorare all’interno di enti pubblici e privati a seconda dell’abilitazione. “La caratteristica principale dei nostri Corsi di Laurea rimane la multidisciplinarietà”, spiega il prof. Marco Musella, Direttore del Dipartimento. Infatti sono diversi e trasversali i blocchi disciplinari che formano i piani di studio dei percorsi in Scienze Politiche e in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione. Chi ha intenzione di entrare a far parte del mondo dei politologi dovrà prepararsi ad affrontare ogni sorta di esame, dall’economia al diritto, dalla storia alla geografia. “Credo che gli esami scoglio siano quelli che appartengono all’area giuridica – dichiara Musella – perché richiedono un linguaggio e una forma mentis che difficilmente gli studenti riescono ad acquisire al liceo”. In questo contesto la flessibilità è fondamentale se si vuole diventare uno studente modello. “Quello che dà ai nostri laureati un valore aggiunto – continua il docente – è il modo in cui i diversi elementi presenti nella loro formazione si trovano in equilibrio tra di loro. I Corsi di Laurea sono pensati per fare in modo che alla Triennale lo studente acquisisca nozioni base in tutti i settori disciplinari di interesse. Da noi è importante sia l’economia che la storia moderna intesa come studio della nascita delle istituzioni. Il tutto deve ovviamente avere una forte connotazione geografica. Quello che ci distingue dagli altri Atenei è l’attenzione verso le dinamiche territoriali e dell’ambiente”. Ma la vera sfida, lo scorso anno, era quella di aprire il Dipartimento all’esterno. Incentivare la mobilità internazionale attraverso accordi di collaborazione con Atenei stranieri, aiutare i neo laureati o i laureandi ad entrare in contatto con aziende, associazioni e enti attraverso l’ausilio di mezzi come il tirocinio formativo: gli obiettivi. A distanza di un anno ci sono circa 10 accordi di scambio per l’Erasmus più dei patti di collaborazione con Cina e Giappone e un’ipotesi di titolo congiunto con l’Università di Nizza. Se non si vuole viaggiare e si preferisce affrontare un’esperienza formativa in Italia, c’è la possibilità di svolgere tirocini presso enti come l’Ufficio scolastico regionale, l’Agenzia di Sviluppo Locale di Nola, Save the Children e varie cooperative sociali. Inoltre, dal mese di giugno, il Dipartimento ospita lo sportello Eurodesk. “Serve ad informare, promuovere e orientare i giovani verso tutte le opportunità che l’Europa offre – spiega il dott. Raffaele Leonese che ha seguito il progetto dalla sua fase embrionale – Per ora lo frequentano in media 6 persone al giorno. Ci manteniamo aggiornati con gli altri sportelli Eurodesk grazie all’ausilio di un circuito intranet”. L’obiettivo di questo servizio è quello di informare su tirocini e progetti comunitari. “Siamo stati il primo Dipartimento nel nostro Ateneo – continua il dott. Leonese – Il nostro servizio di Job Placement ha un’impronta molto forte, tenendo il quadro europeo delle qualifiche come punto di riferimento”. Eppure tutta questa flessibilità è un punto di forza e allo stesso tempo di debolezza del laureato di primo livello in Scienze Politiche. Infatti, secondo dati Almalaurea, la maggior parte degli studenti che scelgono di continuare con la Magistrale (il 39,5%), lo fa per aumentare le possibilità di trovare lavoro. A chi ha intenzione di iscriversi, il professor Musella consiglia “di frequentare e uscire dalla logica riduttiva dei crediti formativi. Bisogna cominciare a studiare da subito e vivere il Dipartimento, magari entrando in contatto con una delle associazioni studentesche presenti”.
Scienze Politiche è a cura di
Marilena Passaretti
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