È già tempo di test ad Ingegneria

Save The Date per gli aspiranti ingegneri. Il test di ammissione non selettiva ai Corsi di Laurea Triennali per l’immatricolazione si terrà il 4 settembre all’Università Vanvitelli, in contemporanea con circa 40 atenei italiani. Si tratta del TIP, il test di ammissione in presenza basato su un questionario a
risposta multipla composto da 20 domande di Matematica, 5 di Logica, 10 di Scienze, 5 di Comprensione verbale cui possono essere aggiunti 30 quesiti di Inglese. “Sulla base dei risultati dei test viene stabilito se lo studente può accedere direttamente ai corsi del primo anno oppure se deve recuperare le conoscenze di base in qualche materia – spiega il prof. Giuseppe Lamanna, delegato all’Orientamento presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione – In questo secondo caso deve frequentare i corsi di primo sostegno e superare il relativo esame finale”. Il superamento
di queste prove costituisce condizione necessaria per l’accesso agli esami del primo anno. Questi ‘corsi di recupero’, che servono a sanare gli eventuali OFA, rappresentano un’ottima occasione per fare un ripasso generale di quanto appreso alla scuola media superiore, “tanto è vero che spesso alcuni
studenti, pur avendo superato i test TIP, li seguono ugualmente”, rivela il prof. Lamanna. Poi ci sono i TOLC, acronimo che sta per Test On Line Cisia, che vengono erogati on line durante l’anno dalle sedi aderenti al progetto. “Per quanto riguarda il nostro Ateneo – prosegue il professore – i Tolc si svolgono
presso l’aula multimediale del Dipartimento. Possono essere ripetuti durante l’anno ma non più di una volta al mese”. Le prossime prove si terranno il 18 maggio, l’8 giugno, il 14 e il 21 luglio, l’8 settembre, queste ultime tre ancora da definire. Tanto è stato fatto per arricchire i servizi di sostegno dedicati agli studenti del primo anno che si trovano a superare i primi grandi scogli. Oltre ai corsi di primo sostegno, la didattica integrativa (“vengono individuate,  tramite concorso, persone in grado di supportare i docenti delle materie di base generalmente afflitti da alti carichi didattici”), l’attività di tutorato in cui sono gli studenti più anziani ad aiutare le matricole “attraverso esercitazioni, eventuali spiegazioni supplementari, piani di studio, rapporti con i docenti, e tanto altro ancora”. Infineci sono i ‘monitori’, ossia studenti iscritti ai Corsi di Laurea Magistrali o a Corsi di Dottorato che forniscono un supporto non strettamente tecnico- didattico: “il loro compito è quello di fornire informazioni sul funzionamento in generale dell’università e dei dipartimenti, sull’approccio agli esami e allo studio, sui rapporti con il docente e su tante altre perplessità che affliggono spesso gli studenti dei primi anni”, spiega il prof. Lamanna insieme alla collega Lucilla De Arcangelis. In più, a ciascuno studente iscritto al primo anno la Segreteria Studenti assegna un docente di riferimento per consentire al neo-iscritto di risolvere dubbi inerenti il proprio Corso di studi. Qualche dato. I risultati dei test di accesso (Tip) dello scorso anno mostrano che su 458 iscritti solo 44 hanno totalizzato tra i 30 e i 58 punti, 361 invece hanno ottenuto tra i 29 e i 10 punti e i restanti 53 hanno infine raggiunto un punteggio tra 1,75 e 9,75. Per quanto riguarda i Tolc, considerando una delle prove sostenute nel corso del 2016 da 169 studenti, più della metà è riuscita
ad ottenere dai 10 ai 35 punti (il punteggio più alto è stato di 37,75). Ma quali sono le difficoltà e le lacune riscontrate? “In generale sono
legate a forti carenze di base ed alla mancanza di un metodo di studio”, commenta Lamanna. Il consiglio: rapportarsi con il docente anche
negli orari di ricevimento e sfruttare i servizi messi a disposizione dall’Ateneo. Il Dipartimento mira, dunque, ad aumentare il numero di studenti che colmano gli OFA entro la fine dell’anno proprio perché questo consentirebbe di giungere alla prima sessione di esami senza alcun debito. Ma un’altra possibilità non si nega e quindi ci sarebbe l’ultima spiaggia a marzo con l’onere di avere degli obblighi sull’esame centrale e cruciale di Analisi. Altro obiettivo è aumentare il numero di studenti che accede sempre più in modo rapido al secondo anno con almeno 20 crediti formativi, che tradotti in esami sarebbero circa 3 da 6 CFU. Con questa politica di salvataggio delle matricole (perché è il primo anno il più impegnativo) si riduce, ed è un beneficio anche per l’Ateneo e il suo prestigio, il numero degli studenti fuori corso e, addirittura, degli abbandoni agli studi.
Claudia Monaco
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