Un finanziamento di centomila euro, elargito dalla Fondazione Politecnica per il Mezzogiorno d’Italia presieduta dall’ex Preside Vincenzo Naso, per l’allestimento della Sezione Storica della Biblioteca di Facoltà. “Speriamo di riuscire ad inaugurarla entro la fine del duecentesimo anno accademico – auspica il Preside Piero Salatino nel Consiglio di Facoltà del 26 marzo – Sarà un modo per valorizzare il nostro straordinario patrimonio librario, attualmente scarsamente fruibile, che vanta volumi di inestimabile valore, risalenti agli inizi dell’Ottocento. Un lascito importantissimo, a testimonianza della nostra storia”. “I locali che ospiteranno i circa seimila libri dell’archivio di Facoltà si trovano al secondo piano”, spiega il prof. Naso e poi illustra la visita virtuale degli spazi, così come appariranno al termine dei lavori: “Il principale elemento d’arredo è una struttura metallica, disposta su due livelli”. “Come sarà gestita?”, chiedono alcuni docenti dalla platea. “Ci auguriamo che le richieste siano tali da rendere necessario predisporre un presidio che, al momento, non è previsto. Nel progetto sono, invece, state immaginate delle postazioni per videoconferenze e aule per seminari e piccoli meeting”, risponde Naso.
Il dibattito, poi, si sposta sull’organizzazione didattica. “Il confronto che abbiamo avuto a febbraio, durante la riunione aperta, si è esteso ad altri collegi, in particolare alla Commissione Didattica Paritetica, e si è tradotto in alcune proposte – dice Salatino – In diversi incontri si è valutata l’ipotesi che la Facoltà consideri la programmazione degli accessi. Non toccheremo questo punto, per il momento, perché sono ancora allo studio tutta una serie di dettagli di ordine tecnico”. Sul tavolo, per il prossimo anno, restano delle proposte d’intervento per agevolare il passaggio dalla scuola, durante i primissimi mesi del primo anno, che verranno affrontate nelle prossime sedute. Si è, invece, concretizzata la proposta degli studenti di abbattere la finestra d’esami all’ultimo anno delle Lauree Magistrali. A partire dalla fine dei corsi del primo anno Magistrale, gli studenti potranno, quindi, dare esami tutti i mesi. La decisione è stata assunta guardando all’impegno rappresentato da tesi e tirocini e all’ormai raggiunta maturità, in termini organizzativi, degli studenti. Resta aperto il confronto sulla possibilità di estendere il provvedimento a tutto il biennio e all’ultimo anno del triennio. Soddisfatti i rappresentanti degli studenti. “Siamo entusiasti del buon esito di questa proposta, fortemente voluta da noi dell’associazione Assi – dichiara la rappresentante presso la Facoltà Maddalena Mattiello – Dimostra che, quando studenti e docenti si siedono ad un tavolo, si può giungere a risultati proficui senza per questo andare a paventare misure drastiche come il numero programmato”. Sul carico didattico, il prof. Guglielmo Rubinacci solleva alcune obiezioni: “i ragazzi seguono spesso quattro o cinque corsi in parallelo, subendo la diversità di metodo e di approccio di ciascun docente. In altri casi, il numero di crediti associati ad un esame è talmente elevato che non è possibile verificare il livello raggiunto con un solo accertamento. Sarebbe preferibile non fissare regole, si rischia di penalizzare delle situazioni dal punto di vista operativo”. “Ad ogni insegnamento è associata, formalmente, una sola verifica di profitto, anche se è vero che si possano svolgere diverse prove in itinere. Stiamo pensando di limitare gli esami previsti in ogni semestre e di prolungare i tempi”, risponde il Preside illustrando alcune delle proposte al vaglio della Commissione Didattica.
La seduta si chiude con la proiezione multimediale dell’esercizio svolto dagli studenti del corso di Architettura Tecnica, coordinati dal prof. Franco Polverino, che hanno sviluppato una proposta di recupero e sviluppo dell’area racchiusa dal porticato esterno, sottostante l’Aula Bobbio, attualmente recintata. Il progetto prevede di realizzare una struttura metallica, dalla forma ondulata, che richiama quella di una spirale, nella quale ospitare centri di servizi.
Simona Pasquale
Il dibattito, poi, si sposta sull’organizzazione didattica. “Il confronto che abbiamo avuto a febbraio, durante la riunione aperta, si è esteso ad altri collegi, in particolare alla Commissione Didattica Paritetica, e si è tradotto in alcune proposte – dice Salatino – In diversi incontri si è valutata l’ipotesi che la Facoltà consideri la programmazione degli accessi. Non toccheremo questo punto, per il momento, perché sono ancora allo studio tutta una serie di dettagli di ordine tecnico”. Sul tavolo, per il prossimo anno, restano delle proposte d’intervento per agevolare il passaggio dalla scuola, durante i primissimi mesi del primo anno, che verranno affrontate nelle prossime sedute. Si è, invece, concretizzata la proposta degli studenti di abbattere la finestra d’esami all’ultimo anno delle Lauree Magistrali. A partire dalla fine dei corsi del primo anno Magistrale, gli studenti potranno, quindi, dare esami tutti i mesi. La decisione è stata assunta guardando all’impegno rappresentato da tesi e tirocini e all’ormai raggiunta maturità, in termini organizzativi, degli studenti. Resta aperto il confronto sulla possibilità di estendere il provvedimento a tutto il biennio e all’ultimo anno del triennio. Soddisfatti i rappresentanti degli studenti. “Siamo entusiasti del buon esito di questa proposta, fortemente voluta da noi dell’associazione Assi – dichiara la rappresentante presso la Facoltà Maddalena Mattiello – Dimostra che, quando studenti e docenti si siedono ad un tavolo, si può giungere a risultati proficui senza per questo andare a paventare misure drastiche come il numero programmato”. Sul carico didattico, il prof. Guglielmo Rubinacci solleva alcune obiezioni: “i ragazzi seguono spesso quattro o cinque corsi in parallelo, subendo la diversità di metodo e di approccio di ciascun docente. In altri casi, il numero di crediti associati ad un esame è talmente elevato che non è possibile verificare il livello raggiunto con un solo accertamento. Sarebbe preferibile non fissare regole, si rischia di penalizzare delle situazioni dal punto di vista operativo”. “Ad ogni insegnamento è associata, formalmente, una sola verifica di profitto, anche se è vero che si possano svolgere diverse prove in itinere. Stiamo pensando di limitare gli esami previsti in ogni semestre e di prolungare i tempi”, risponde il Preside illustrando alcune delle proposte al vaglio della Commissione Didattica.
La seduta si chiude con la proiezione multimediale dell’esercizio svolto dagli studenti del corso di Architettura Tecnica, coordinati dal prof. Franco Polverino, che hanno sviluppato una proposta di recupero e sviluppo dell’area racchiusa dal porticato esterno, sottostante l’Aula Bobbio, attualmente recintata. Il progetto prevede di realizzare una struttura metallica, dalla forma ondulata, che richiama quella di una spirale, nella quale ospitare centri di servizi.
Simona Pasquale