Ex studenti in cattedra a Chimica

Dall’ambiente, al mondo dei detergenti, passando dai cosmetici: i settori in cui operano i chimici sono molteplici. Per illustrare la varietà di sbocchi lavorativi il Corso di Laurea ha promosso, così, una serie di lezioni-testimonianze. “Si tratta di seminari che promuovono le attività svolte dai chimici – spiega la prof.ssa Maria Rosaria Iesce, Presidente del Corso di Laurea – Abbiamo ospitato, in queste settimane, esperti in campo aziendale in modo che gli studenti abbiano un quadro ben chiaro dell’offerta post laurea. Spesso invitiamo ex studenti del Dipartimento a raccontarci la loro storia. Le domande sono poste proprio dai ragazzi, in modo che si realizzi uno scambio fruttuoso”. È quanto accadrà nel prossimo incontro, che si terrà il 10 aprile: “Ospiteremo un dirigente della Novartis, nota azienda farmaceutica, che è stato proprio un nostro studente qualche anno fa. Ascoltare storie positive non solo incoraggia i ragazzi, ma fa aprire la loro mente verso nuove prospettive”. 
Non solo seminari per studenti prossimi alla laurea, la prof.ssa Iesce ha a cuore anche un altro aspetto: il tutorato. “Stiamo sperimentando una nuova forma di tutorato per individuare le difficoltà di chi frequenta il Corso di studi. Ogni studente, nel primo semestre, è stato invitato a compilare un questionario, indicando gli orari di Laboratorio, le difficoltà nello studio e le altre esigenze avvertite”. La raccolta dati proseguirà nel secondo semestre. “Da una sbirciatina ai primi questionari consegnati – elaborarli tutti richiederà del tempo – emerge un dato certo: gli studenti trovano troppo dispendioso il I semestre della Magistrale in Chimica. Dovremmo cercare di rendere meno gravosa la frequenza ed i relativi esami, magari modificando la successione degli insegnamenti”. Altro problema evidenziato: “Tutti quelli che si laureano a marzo non possono iscriversi nell’immediato alla Laurea Magistrale. Aspettare settembre, per la frequenza del nuovo Corso, equivale a perdere 6 mesi preziosi. Vorremmo quindi creare, per ottimizzare il tempo, un ponte fra laurea ed iscrizione alla Magistrale. Stiamo pensando a stage o tirocini presso aziende private. Oppure, a corsi di lingua mirati a determinate conoscenze nel campo”. In questo modo, conclude la docente: “daremmo ai nostri studenti la possibilità di conoscere sul campo il settore in cui intendono poi specializzarsi”. 
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