Partirà ad ottobre il Laboratorio di Scrittura. La Commissione Didattica ha tracciato i contorni della nuova iniziativa formativa. “È dallo scorso luglio che ci stiamo occupando delle esercitazioni scritte – racconta Alessio Savarese, rappresentante degli studenti in seno alla Commissione Didattica – Dopo tanti mesi, passati a capire come dover strutturare il tutto, siamo quasi in dirittura d’arrivo”. Il Laboratorio prevede almeno due lezioni per ogni disciplina interessata. Tre i rami su cui si concentreranno le esercitazioni: Processuale Civile, Processuale Penale e Processuale Amministrativo. “È stato stabilito – continua lo studente – che ogni insegnamento dovrà dedicare almeno 4 ore di lezione alla redazione degli atti giuridici”. Successivamente, ogni studente dovrà cimentarsi da solo nella prova sotto la guida dei docenti: “il Laboratorio servirà proprio per esercitarsi e quindi gli studenti saranno anche liberi di sbagliare”. Nessuna paura, non è prevista alcuna valutazione finale: “Nessun voto, ma solo consigli. Inoltre, chi partecipa avrà un ulteriore vantaggio. Potrà acquisire 3 crediti formativi”. Unico limite per la partecipazione: “Aver superato almeno un esame importante, fra quelli su cui ci si andrà ad esercitare. Non avrebbe senso, infatti, scrivere di qualcosa che non si conosce. Ma la questione sarà chiarita successivamente. Le esercitazioni riguarderanno, per lo più, gli iscritti dal terzo anno in poi”. Tre i docenti che, per ora, hanno dato la propria disponibilità nel seguire il Laboratorio: i professori Giuseppe Olivieri (Processuale Civile), Alfonso Furgiuele (Processuale Penale), Fiorenzo Liguori (Amministrativo). Soddisfatto il prof. Fabrizio de Vita, ricercatore in Procedura Civile e membro della Commissione Paritetica: “Il Laboratorio è un progetto molto interessante, fornisce agli studenti strumenti utili per il post laurea. Qualsiasi sia la carriera prescelta, ogni ragazzo dovrà fare i conti con la scrittura, che sia per via concorsuale o durante la pratica forense”. Un altro percorso formativo alternativo alla lezione tradizionale sarà proposto a giugno: si tratta di due giornate dedicate alle Banche Dati Giuridiche. “Mostreremo agli studenti – per lo più laureandi – come si ricerca materiale per la tesi”, illustra il prof. de Vita. L’iniziativa si rivolge ad un numero limitato di studenti: “abbiamo bisogno di postazioni internet per mostrare concretamente come usare le banche dati. Questi strumenti sono necessari per il mondo del lavoro. La scrittura giuridica, come il saper consultare un’enciclopedia giuridica virtuale, è fondamentale per la pratica forense e non solo”. Ancora un’altra iniziativa a maggio: un seminario sulla ‘Tutela Revocatoria’. “Sarà una giornata interdisciplinare che spazierà dal Diritto Romano, al Civile, al Commerciale, alla Procedura”. Scopo della lezione: “mostrare ai futuri giuristi che il diritto si studia in modo sistematico, e non per compartimenti stagni. Troppo spesso, tra colleghi, notiamo che i ragazzi non concatenano le discipline”.