“La Facoltà di Farmacia di Salerno esiste dal 1991. In 9 anni è cresciuta tantissimo. Oggi offre tre Corsi di Laurea: Farmacia, CTF e Scienze Erboristiche”, afferma il Preside Raffaele Riccio. La Facoltà ha sede a Fisciano e dispone di 10 ampie aule, un’aula e un laboratorio didattico multimediale con 80 postazioni, 6 laboratori per le esercitazioni pratiche, laboratori di ricerca per la formazione avanzata e le tesi sperimentali e un centro bibliotecario dell’area farmaceutica.
Nel prossimo anno accademico, l’applicazione del Decreto 270 ai Corsi quinquennali in Farmacia e CTF comporterà una diversa articolazione degli insegnamenti e una differente attribuzione dei crediti. “Abbiamo pianificato la separazione tra le discipline di base, concentrate nei primi anni, e quelle caratterizzanti collocate negli anni successivi, lasciando 10 CFU a scelta dello studente”, spiega il Preside.
Il primo anno, sia di Farmacia, sia di CTF, comprende gli esami di Matematica, Fisica, Biologia animale, Biologia vegetale, Chimica generale ed inorganica, Conoscenze di base della lingua inglese e Abilità informatiche di base. A questi esami vanno aggiunti quello di Botanica farmaceutica per gli iscritti a Farmacia e quelli di Anatomia umana e Fisiologia generale per gli iscritti a CTF.
Entrambi i Corsi danno la possibilità di accedere all’esame di Stato per svolgere la professione di farmacista. “Nel Corso di Laurea in Farmacia c’è una maggiore attenzione all’apprendimento di tutte le conoscenze utili al farmacista di comunità – spiega il Preside – La differenza sostanziale con il Corso della Federico II è che il nostro è più incentrato sull’aspetto biologico e medico delle discipline. La laurea in CTF è, invece, indicata per chi voglia approfondire la natura delle sostanze chimiche e ambisca a svolgere attività sperimentale di ricerca in un’industria farmaceutica”. A chi è indeciso tra Farmacia e CTF, il Preside consiglia di tener conto della propria indole caratteriale: “Il mio suggerimento è di capire se ci si sente più portati per l’area biomedica o per quella chimica. Se si è proiettati verso lo sviluppo dei prodotti farmaceutici e si immagina di operare in un laboratorio sperimentale, ci si iscriva senz’altro a CTF”.
Il Corso Triennale in Tecniche erboristiche, infine, prepara al controllo e allo sviluppo delle attività di produzione, trasformazione e commercializzazione delle piante officinali o utili alla preparazione di integratori. Le matricole dovranno seguire i medesimi corsi comuni agli iscritti alle lauree a ciclo unico (tranne le lezioni di Biologia animale) più quelli di Anatomia umana, Botanica farmaceutica con le relative esercitazioni, Fisiologia umana con cenni di Citologia animale, Economia e Gestione delle imprese, Legislazione nazionale e comunitaria del settore erboristico.
Nel prossimo anno accademico, l’applicazione del Decreto 270 ai Corsi quinquennali in Farmacia e CTF comporterà una diversa articolazione degli insegnamenti e una differente attribuzione dei crediti. “Abbiamo pianificato la separazione tra le discipline di base, concentrate nei primi anni, e quelle caratterizzanti collocate negli anni successivi, lasciando 10 CFU a scelta dello studente”, spiega il Preside.
Il primo anno, sia di Farmacia, sia di CTF, comprende gli esami di Matematica, Fisica, Biologia animale, Biologia vegetale, Chimica generale ed inorganica, Conoscenze di base della lingua inglese e Abilità informatiche di base. A questi esami vanno aggiunti quello di Botanica farmaceutica per gli iscritti a Farmacia e quelli di Anatomia umana e Fisiologia generale per gli iscritti a CTF.
Entrambi i Corsi danno la possibilità di accedere all’esame di Stato per svolgere la professione di farmacista. “Nel Corso di Laurea in Farmacia c’è una maggiore attenzione all’apprendimento di tutte le conoscenze utili al farmacista di comunità – spiega il Preside – La differenza sostanziale con il Corso della Federico II è che il nostro è più incentrato sull’aspetto biologico e medico delle discipline. La laurea in CTF è, invece, indicata per chi voglia approfondire la natura delle sostanze chimiche e ambisca a svolgere attività sperimentale di ricerca in un’industria farmaceutica”. A chi è indeciso tra Farmacia e CTF, il Preside consiglia di tener conto della propria indole caratteriale: “Il mio suggerimento è di capire se ci si sente più portati per l’area biomedica o per quella chimica. Se si è proiettati verso lo sviluppo dei prodotti farmaceutici e si immagina di operare in un laboratorio sperimentale, ci si iscriva senz’altro a CTF”.
Il Corso Triennale in Tecniche erboristiche, infine, prepara al controllo e allo sviluppo delle attività di produzione, trasformazione e commercializzazione delle piante officinali o utili alla preparazione di integratori. Le matricole dovranno seguire i medesimi corsi comuni agli iscritti alle lauree a ciclo unico (tranne le lezioni di Biologia animale) più quelli di Anatomia umana, Botanica farmaceutica con le relative esercitazioni, Fisiologia umana con cenni di Citologia animale, Economia e Gestione delle imprese, Legislazione nazionale e comunitaria del settore erboristico.