Farmacia conferma i test d’ammissione per il prossimo anno

Ore 10.30, del 21 marzo. Una giornata di sole, la prima dopo tanto grigiore, ci accompagna nella nostra passeggiata nella Facoltà di Farmacia. Una passeggiata lungo l’ampio e soleggiato vialone di ingresso,  le aule ed i corridoi. “Si può vivere meglio la facoltà, quando ci sono queste belle giornate, così si fa meno caso allo stress ed ai problemi”, dice Salvatore Esposito, iscritto al primo anno di Farmacia, studente di un nutrito gruppo che siede all’ingresso, tra dispense, cornetti e appunti di vario genere. Ma ci sono problemi a Farmacia? “Credo che si possano sempre incontrare dei problemi legati all’organizzazione e alla gestione, quando si parla di strutture universitarie che ospitano così tanti studenti” afferma Mariagrazia.  “Soprattutto all’organizzazione- interviene Franco De Vita, anch’egli del primo anno- Abbiamo il numero chiuso ma, sinceramente, specie all’inizio dell’anno, nessuno ci aveva fatto caso, visto che le strutture sono quelle che sono. Ora la situazione sembra leggermente migliorata, ma fino a poco tempo fa era impossibile poter seguire le lezioni, sembrava di stare allo stadio”. “Il problema non è solo il sovraffollamento delle aule – continua Raffaele, incuriosito dalla discussione- ma anche del calendario dei corsi. Ci sono dei giorni, come oggi, (martedì), in cui seguire è da suicidio. Stare l’intera giornata in facoltà è una cosa stressante. L’ultimo corso inizia alle 15.00. Al secondo anno non è che le cose siano diverse, ho degli amici che stanno impazzendo a seguire questi ritmi, tra l’altro, anche più duri dei nostri. Per non parlare poi delle sessioni d’esame. Questo è un periodo abbastanza morto, poi, però, avremo dei mesi terribili”. E’ al vaglio, comunque, la proposta delle rappresentanze studentesche di introdurre nuove sessioni straordinarie, nel mese di aprile. 
Un bilancio positivo di questa prima parte dell’anno accademico, viene dal prof. Luciano Mayol, responsabile all’orientamento. “All’inizio, ma solo all’inizio, abbiamo avuto dei problemi di sovraffollamento delle aule. Problemi che potevano diventare molto seri, perché potevano mettere a rischio la sicurezza dei nostri studenti. Per fortuna, oggi le cose sono nettamente cambiate e la situazione, potrei dire, che è quasi del tutto perfetta. Abbiamo dato vita ad una nuova ripartizione dei gruppi di studenti e del calendario dei corsi, sacrificando soprattutto i nostri docenti che con tanto impegno e dedizione, si sono sobbarcati carichi di lavoro, spesso, molto duri, facendo, in qualche circostanza, lezione anche di sabato”.  Ha aggiunto il prof. Mayol – i professori, specie per quelli del primo anno, si sono dichiarati molto soddisfatti del livello di preparazione raggiunto dagli studenti, e questo ci fa molto piacere. Si vede che abbiamo lavorato bene, sin dall’inizio, durante la programmazione dei test. A tal proposito, per il prossimo anno, abbiamo già provveduto a riconfermare la commissione che lo scorso anno si era occupata dei test. Abbiamo chiesto di migliorare, per quanto è possibile, il lavoro dello scorso anno, in modo da poterlo subito inserire sul nostro sito web, con tanto di simulazione di prova, in modo da garantire la massima trasparenza a tutti i nostri futuri studenti”. Edificio D, deputato ad ospitare le nuove aule per la didattica, e ritardi: “abbiamo incontrato, nuovamente, il Rettore Trombetti e ci ha assicurato che, sempre nei limiti dei finanziamenti possibili, questo edificio è in cima alle esigenze dell’Ateneo. Siamo convinti che, prima o poi, anche i lavori per la completa messa a punto dell’edificio, possano terminare. In questo momento, però, non siamo in grado di stabilire come e quando, ma di sicuro si farà, anche perché si tratta di una struttura di vitale importanza per noi se vogliamo continuare a mantenere questi standard di eccellenza”. 
Gianluca Tantillo
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