Giurisprudenza tiene in controtendenza al dato nazionale

Resta pressoché invariato il numero di nuove immatricolazioni alla Facoltà di Giurisprudenza. “Siamo riusciti a mantenere la stessa media dello scorso anno – spiega il Preside Aldo Sandulli- Il nostro Corso è a numero chiuso (150 iscritti l’anno), ma possiamo ritenerci comunque soddisfatti del risultato. Con il calo delle Facoltà giuridiche in tutta Italia, riuscire a tenere questo ritmo è stato significativo. Vuol dire che stiamo lavorando bene. Chi ci segue lo sa”. Su questa scia riparte anche l’attività didattica, sempre attenta alle nuove esigenze. “Abbiamo preferito dare una maggiore importanza ad alcuni insegnamenti. Ad esempio quest’anno abbiamo dato maggiore rilievo ad alcuni settori con l’inserimento di discipline specialistiche come ‘Bilancio di una società’ o ‘Finanza Pubblica’. È impensabile che un giurista oggi non abbia queste competenze nel post laurea ma che si ‘accontenti’ solo delle materie classiche”. Un laureato che non ha da subito le basi per poter lavorare in un’impresa, parte già svantaggiato. “Purtroppo è così, Giurisprudenza deve offrire una preparazione a più ampio spettro, senza naturalmente dimenticare la formazione alle professioni legali, da sempre il must delle Facoltà giuridiche. Eppure non disdegniamo le materie di maggiore impatto sul mercato del lavoro”. Per quel che concerne le attività pratiche: “Ripartiranno a breve le simulazioni processuali in diverse materie. È un’esperienza iniziata tempo fa che ogni anno si rinnova ed è molto amata dai ragazzi perchè permette di studiare il diritto da protagonisti, ricercando soluzioni in ordine ad un caso concreto. Ogni anno partecipano, e ne sono soddisfatti,  molti studenti”. Saranno riproposte, nel secondo semestre, anche le Lectio Magistralis, con la partecipazione di ospiti illustri. È in corso di svolgimento “il ciclo Letteratura, Cinema e Diritto, appuntamento abituale del nostro Corso che rappresenta una delle esperienze più formative che si possano vivere durante gli studi. Permette di studiare e conoscere il diritto sotto diverse angolazioni, con un dialogo e un confronto aperto a tutti. I numeri piccoli ce lo consentono. Dopo l’iscrizione seguiamo i ragazzi passo dopo passo, indirizzandoli ad esperienze formative degne di essere sperimentate e vissute”. 
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