Agli scorsi Campionati Nazionali Universitari il napoletano Giuseppe Cristiano ha conquistato la medaglia d’oro nella lotta libera. È stato allora che il selezionatore nazionale lo ha notato e ha deciso di portarlo a Torino dove dal 26 al 30 ottobre si sono svolti i Mondiali Universitari di Lotta. Un traguardo importantissimo per l’atleta 23enne che però, nella categoria 60 chili vinta dal giapponese Uchimura Yuta, è stato battuto dall’ucraino Symak. Cristiano pratica questo sport da dieci anni e ha iniziato proprio con il maestro Franco Patria, attuale allenatore e selezionatore degli universitari napoletani. “La lotta, libera e greco romana, è uno sport nobile e antichissimo, anche se purtroppo in Italia sono davvero in pochi a praticarlo – dichiara Patria – A Napoli abbiamo avuto grandi soddisfazioni agli ultimi Cnu. Sono partito con quattro ragazzi, e sono stati tutti medagliati: Cristiano con l’oro, gli altri tre con l’argento”. Il giovane lottatore si allena all’Ilva di Bagnoli: “Vado in palestra cinque giorni a settimana – racconta – e sotto le gare anche tre volte al giorno. Io più che la greco-romana pratico la lotta libera. Ho iniziato soltanto per fare esercizio fisico ma poi mi sono innamorato di questo sport che somiglia molto a un gioco. È una disciplina in cui bisogna dare molto spazio alla fantasia per inventare nuove e più efficaci tecniche. Ci vuole istinto, forza, resistenza, esplosività, scioltezza e agilità nello stesso tempo”. Cristiano ha partecipato anche a diversi campionati nazionali senior, anche lì con ottimi risultati: tre anni fa si è qualificato quinto, due anni fa secondo, mancando così per un pelo la selezione alle Olimpiadi, e lo scorso anno è arrivato terzo. “Ma battendo il lottatore che mi aveva sconfitto l’anno prima e che era partito per Pechino, una bella soddisfazione”, specifica. All’università frequenta Scienze Motorie al terzo anno, ma è fuori corso: “Mi mancano ancora un po’ di esami e non so quando riuscirò a completare gli studi. Quello che so è che voglio lavorare nello sport. Ho anche preso il brevetto da insegnante tecnico e quest’anno diventerò allenatore. Ho già allenato e lavorato a dei progetti con le scuole, quest’estate ho fatto un campo estivo con l’Andrea Doria insegnando varie tecniche agli studenti. Ma per ora penso solo alle prossime gare: i Cnu, i prossimi campionati assoluti e il “Christmas camp” di dicembre quando andrò in Austria, a Götzis, ad allenarmi e a perfezionare le mie tecniche con degli istruttori internazionali”.
(Al.Bi.)
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