Il percorso post lauream rappresenta tendenzialmente un rompicapo per gli studenti, tra prospettive di lavoro nebulose e l’incubo del precariato. In antitesi rispetto a questa diffusa percezione, si attestano gli studenti di Ingegneria, cui il mercato del lavoro sembra riservare dei canali preferenziali. Il prof. Ciro Natale, docente del Dipartimento di Ingegneria, al riguardo non ha dubbi: “I ritmi febbrili con cui la società va evolvendosi impongono la padronanza di know how sempre più specialistici. Il progresso tecnologico procede di gran carriera e dischiude un ventaglio di occasioni professionali assai variegato. Non di rado capita che i nostri studenti ricevano delle proposte lavorative prima della chiusura dell’iter universitario, a riprova di come le competenze che acquisiscono siano molto richieste dal mercato del lavoro”.
Il prof. Natale è molto impegnato nella cura del placement del Dipartimento che rappresenta. Lo scorso 24 aprile, nell’ambito dell’iniziativa “Training on the job”, ha guidato un drappello di studenti a Napoli presso la sede della Netcom Group, società di ingegneria che fornisce soluzioni progettuali e manutentive nel settore delle telecomunicazioni. “Le Università devono cercare di raccordare gli studenti con le piattaforme professionali per svezzarli alla pratica. Bisogna che i ragazzi – ha precisato il prof. Natale – abbiano sin dal periodo universitario occasioni per mettere all’opera il loro estro creativo e la loro capacità di destreggiarsi nella ricerca di soluzioni progettuali. Pertanto, ritengo che questo ruolo di cinghia di trasmissione dell’università rispetto al mondo dell’imprenditoria debba essere sempre più incentivato e valorizzato”.
Soddisfatti gli studenti che ritengono preziose le attività di placement. “Oggi ho avuto la possibilità di misurarmi in un contesto professionale che verosimilmente mi accoglierà da qui a breve. Tastare con mano i risvolti professionali di ciò che si studia – ha affermato Agostino Palmiero, studente del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica – è un’esperienza proficua perché permette di meglio appurare in che direzione volgono le proprie inclinazioni”. A questa posizione fanno eco le parole di Antonio Di Vico, anch’egli studente di Ingegneria Informatica: “Ho sempre desiderato essere investito della risoluzione di un problema di progettazione informatica. Questa prospettiva mi allieta. Sono davvero entusiasta che l’Università mi offra l’occasione di approcciarmi con la realtà lavorativa a cui ambisco”.
Il Dipartimento di Ingegneria non è nuovo a realtà del genere: lo scorso anno è stato realizzato un incontro con esponenti dell’azienda tedesca Kuka, specializzata nella produzione di robot industriali e soluzioni per l’automazione industriale, a fronte del quale due studenti, Mario Fiore e Luigi Tecchia, hanno ricevuto una proposta lavorativa che li ha spinti a varcare il confine.
Giovanni Lanzante
Il prof. Natale è molto impegnato nella cura del placement del Dipartimento che rappresenta. Lo scorso 24 aprile, nell’ambito dell’iniziativa “Training on the job”, ha guidato un drappello di studenti a Napoli presso la sede della Netcom Group, società di ingegneria che fornisce soluzioni progettuali e manutentive nel settore delle telecomunicazioni. “Le Università devono cercare di raccordare gli studenti con le piattaforme professionali per svezzarli alla pratica. Bisogna che i ragazzi – ha precisato il prof. Natale – abbiano sin dal periodo universitario occasioni per mettere all’opera il loro estro creativo e la loro capacità di destreggiarsi nella ricerca di soluzioni progettuali. Pertanto, ritengo che questo ruolo di cinghia di trasmissione dell’università rispetto al mondo dell’imprenditoria debba essere sempre più incentivato e valorizzato”.
Soddisfatti gli studenti che ritengono preziose le attività di placement. “Oggi ho avuto la possibilità di misurarmi in un contesto professionale che verosimilmente mi accoglierà da qui a breve. Tastare con mano i risvolti professionali di ciò che si studia – ha affermato Agostino Palmiero, studente del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica – è un’esperienza proficua perché permette di meglio appurare in che direzione volgono le proprie inclinazioni”. A questa posizione fanno eco le parole di Antonio Di Vico, anch’egli studente di Ingegneria Informatica: “Ho sempre desiderato essere investito della risoluzione di un problema di progettazione informatica. Questa prospettiva mi allieta. Sono davvero entusiasta che l’Università mi offra l’occasione di approcciarmi con la realtà lavorativa a cui ambisco”.
Il Dipartimento di Ingegneria non è nuovo a realtà del genere: lo scorso anno è stato realizzato un incontro con esponenti dell’azienda tedesca Kuka, specializzata nella produzione di robot industriali e soluzioni per l’automazione industriale, a fronte del quale due studenti, Mario Fiore e Luigi Tecchia, hanno ricevuto una proposta lavorativa che li ha spinti a varcare il confine.
Giovanni Lanzante