Duemila studenti delle scuole superiori hanno partecipato all’Open Day organizzato dalla Scuola di Medicina e Chirurgia, in collaborazione con Ateneapoli, dove, lo scorso 20 aprile, in cinque edifici (al Policlinico e presso le sedi di Farmacia e Biotecnologie) si sono tenute le presentazioni dei diversi Corsi di studio. “L’Open Day ha la funzione di informare gli studenti sull’offerta didattica, sulle modalità di accesso ai Corsi a numero programmato, sulle diverse opportunità professionali. I diplomandi disorientati sicuramente escono da quest’incontro con le idee più chiare”, ha spiegato il prof. Luigi Califano, Presidente della Scuola di Medicina, il quale ha inaugurato l’incontro che si è svolto nell’Aula Magna Gaetano Salvatore. Una parentesi sul numero degli ammissibili: “la programmazione è ministeriale, si basa sulle stime relative alla domanda futura di professionisti a livello nazionale”. È necessario che la capacità di assorbimento dei laureati sia “quanto più realistica possibile, perché i ragazzi avranno la possibilità di mettere le loro conoscenze al servizio del nostro Paese”. I test d’ammissione: diversamente dal passato, “quando erano stati impostati in maniera erronea principalmente su domande di Cultura generale”, oggi “il Ministero li ha perfezionati. Vertono sulla logica ma anche biologia, fisica e matematica che sono le discipline alla base degli studi di Medicina. Credo che il meccanismo sia divenuto virtuoso”. Califano ricorda che la Scuola ha organizzato un corso di preparazione ai test di ammissione svolto da professori universitari: “le informazioni che i ragazzi ricevono sono relative alle materie ed agli argomenti sui quali il Ministero preparerà le domande. Se un ragazzo segue con attenzione ed ha le basi consolidate dal liceo che lo ha formato, ha delle ottime chance di superare il test”. Non disperi chi non riesce ad entrare: “capisco che quella del medico è una figura affascinante, ma le altre non sono mica professioni di serie B! Sono lauree che hanno tanti sbocchi professionali. Iscriversi ad uno dei Corsi di Farmacia apre moltissime possibilità, compresa quella di fare ricerca nei nuovi farmaci o nella terapia di tante patologie. Così come Biotecnologie. Ciò che importa è che i ragazzi siano motivati nella loro scelta”.
Dei Corsi Triennali in Professioni Sanitarie ha parlato la prof.ssa Franca Esposito: “Sono generalmente organizzati in un’attività pratica, che si svolge di mattina e permette la maturazione di una parte dei Crediti Formativi, ed una complementare parte teorica durante le ore pomeridiane. Alla fine del Triennio si è a tutti gli effetti ‘operatore sanitario’, si affronterà infatti un esame abilitante attraverso una prova pratica relativa alla professione per la quale ci si è formati. Successivamente all’abilitazione, seppur non sia un passaggio obbligatorio, si può proseguire con un ulteriore biennio iscrivendosi ad un Corso Specialistico: ciò permette ad una grossa fetta di operatori di dirigere strutture sanitarie in quanto si studiano materie legate al diritto o all’economia”. Gli sbocchi lavorativi: “Almalaurea ha recentemente evidenziato come i Corsi in Professioni Sanitarie restituiscano ai laureati triennali la possibilità di ricevere elevate retribuzioni; la crescita di richiesta nel settore non è stata influenzata dalle numerose e recenti crisi”. La prova concorsuale: “i test, che si svolgeranno il 12 settembre, vertono sulla logica e cultura generale, biologia, fisica, chimica e matematica”.
Prove di ammissione anche per il Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie per la Salute. Si terrà ad inizio settembre. “375 i posti disponibili. Il test si baserà prevalentemente sulla chimica, biologia, fisica e matematica”, anticipa il prof. Nicola Zambrano. Il segmento successivo per chi vuole proseguire è la Magistrale in Biotecnologie Mediche. Si studia in un Dipartimento, quello di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche, che ha ricevuto di recente dal Ministero il riconoscimento di “eccellenza”, “titolo che ci rende veramente orgogliosi”. Le lezioni si tengono presso il complesso “CESTEV, cioè il Centro Servizio di Ateneo per le Scienze e Tecnologie per la Vita, una struttura molto bella e soprattutto vissuta dagli studenti”. Perché scegliere Biotecnologie per la Salute? “Perché ovviamente ne avete le motivazioni”. Il Corso di Laurea si rivolge “agli studenti interessati a conoscere i meccanismi molecolari coinvolti nel funzionamento di cellule e tessuti, definizione che ci accomuna molto alla Biologia ma ciò che si vuole è applicare queste conoscenze per la produzione di beni e servizi diretti al mantenimento della salute”. Ogni anno il percorso Triennale “si articola in due semestri, quindi sei in totale; nei primi semestri si affrontano prettamente le conoscenze biologiche di base, negli ultimi tre il piano di studi si articola in quattro curriculum: Medico, Farmaceutico, Alimentare e Veterinario”. Il percorso di studi Magistrale in Biotecnologie Mediche, invece, “prevede approfondimenti di natura relativa alla diagnostica di patologie o di biologia molecolare affrontate in maniera molto più dettagliata; inoltre siamo già al terzo anno di sperimentazione di un secondo canale completamente in lingua inglese”.
Ad illustrare l’offerta formativa, “molto ampia e all’avanguardia, così da proporre percorsi decisamente innovativi”, del Dipartimento di Farmacia, il prof. Paolo Grieco, Coordinatore del Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie farmaceutiche (Ctf): “attiviamo le Lauree Magistrali a ciclo unico quinquennali, e cioè Ctf e Farmacia, e le Lauree Triennali in Controllo di Qualità, Scienze Erboristiche e Scienze Nutraceutiche, quest’ultima è stata avviata per la prima volta qui da noi. E poi le Lauree Magistrali come Tossicologia Chimica e Ambientale oppure Biotecnologie del Farmaco”. Il numero programmato: “CTF e Farmacia iscriveranno, rispettivamente, 120 e 300 studenti, a parte Scienze Erboristiche che sarà a numero aperto, le Triennali avranno 100 studenti per Corso”. Il test “sarà composto da 60 quesiti su argomenti di chimica, biologia, fisica e matematica a risposta multipla da risolvere in un tempo massimo di 60 minuti”. I contatti con il mondo del lavoro: “durante il percorso di studio programmiamo anche visite e stage formativi presso le aziende farmaceutiche”. La prospettiva internazionale: “gli studenti hanno la possibilità di partecipare non solo al programma di scambio Erasmus ma anche di conseguire il ‘Double Degree’, un doppio titolo accademico valido in Italia e Spagna grazie ad un accordo di collaborazione con l’Università di Granada”.
Pierluigi Fusco
Dei Corsi Triennali in Professioni Sanitarie ha parlato la prof.ssa Franca Esposito: “Sono generalmente organizzati in un’attività pratica, che si svolge di mattina e permette la maturazione di una parte dei Crediti Formativi, ed una complementare parte teorica durante le ore pomeridiane. Alla fine del Triennio si è a tutti gli effetti ‘operatore sanitario’, si affronterà infatti un esame abilitante attraverso una prova pratica relativa alla professione per la quale ci si è formati. Successivamente all’abilitazione, seppur non sia un passaggio obbligatorio, si può proseguire con un ulteriore biennio iscrivendosi ad un Corso Specialistico: ciò permette ad una grossa fetta di operatori di dirigere strutture sanitarie in quanto si studiano materie legate al diritto o all’economia”. Gli sbocchi lavorativi: “Almalaurea ha recentemente evidenziato come i Corsi in Professioni Sanitarie restituiscano ai laureati triennali la possibilità di ricevere elevate retribuzioni; la crescita di richiesta nel settore non è stata influenzata dalle numerose e recenti crisi”. La prova concorsuale: “i test, che si svolgeranno il 12 settembre, vertono sulla logica e cultura generale, biologia, fisica, chimica e matematica”.
Prove di ammissione anche per il Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie per la Salute. Si terrà ad inizio settembre. “375 i posti disponibili. Il test si baserà prevalentemente sulla chimica, biologia, fisica e matematica”, anticipa il prof. Nicola Zambrano. Il segmento successivo per chi vuole proseguire è la Magistrale in Biotecnologie Mediche. Si studia in un Dipartimento, quello di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche, che ha ricevuto di recente dal Ministero il riconoscimento di “eccellenza”, “titolo che ci rende veramente orgogliosi”. Le lezioni si tengono presso il complesso “CESTEV, cioè il Centro Servizio di Ateneo per le Scienze e Tecnologie per la Vita, una struttura molto bella e soprattutto vissuta dagli studenti”. Perché scegliere Biotecnologie per la Salute? “Perché ovviamente ne avete le motivazioni”. Il Corso di Laurea si rivolge “agli studenti interessati a conoscere i meccanismi molecolari coinvolti nel funzionamento di cellule e tessuti, definizione che ci accomuna molto alla Biologia ma ciò che si vuole è applicare queste conoscenze per la produzione di beni e servizi diretti al mantenimento della salute”. Ogni anno il percorso Triennale “si articola in due semestri, quindi sei in totale; nei primi semestri si affrontano prettamente le conoscenze biologiche di base, negli ultimi tre il piano di studi si articola in quattro curriculum: Medico, Farmaceutico, Alimentare e Veterinario”. Il percorso di studi Magistrale in Biotecnologie Mediche, invece, “prevede approfondimenti di natura relativa alla diagnostica di patologie o di biologia molecolare affrontate in maniera molto più dettagliata; inoltre siamo già al terzo anno di sperimentazione di un secondo canale completamente in lingua inglese”.
Ad illustrare l’offerta formativa, “molto ampia e all’avanguardia, così da proporre percorsi decisamente innovativi”, del Dipartimento di Farmacia, il prof. Paolo Grieco, Coordinatore del Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie farmaceutiche (Ctf): “attiviamo le Lauree Magistrali a ciclo unico quinquennali, e cioè Ctf e Farmacia, e le Lauree Triennali in Controllo di Qualità, Scienze Erboristiche e Scienze Nutraceutiche, quest’ultima è stata avviata per la prima volta qui da noi. E poi le Lauree Magistrali come Tossicologia Chimica e Ambientale oppure Biotecnologie del Farmaco”. Il numero programmato: “CTF e Farmacia iscriveranno, rispettivamente, 120 e 300 studenti, a parte Scienze Erboristiche che sarà a numero aperto, le Triennali avranno 100 studenti per Corso”. Il test “sarà composto da 60 quesiti su argomenti di chimica, biologia, fisica e matematica a risposta multipla da risolvere in un tempo massimo di 60 minuti”. I contatti con il mondo del lavoro: “durante il percorso di studio programmiamo anche visite e stage formativi presso le aziende farmaceutiche”. La prospettiva internazionale: “gli studenti hanno la possibilità di partecipare non solo al programma di scambio Erasmus ma anche di conseguire il ‘Double Degree’, un doppio titolo accademico valido in Italia e Spagna grazie ad un accordo di collaborazione con l’Università di Granada”.
Pierluigi Fusco