I video degli studenti di Design e comunicazione per stimolare alla lettura

Tempi duri per la carta stampata e lettori sempre meno accaniti. Nel mondo post-rivoluzione digitale, letteralmente invaso di scrittura buona e meno buona, ha trionfato la brevità, la concisione e tutto quello che originariamente rientrava in 150 pagine oggi lo si desidera ‘narrato’ in un clip-video di pochi minuti. Con queste premesse ha inizio, al Dipartimento di Architettura e Disegno industriale, il progetto “Shorteca”, un’iniziativa che coinvolge gli studenti del primo anno di Design e comunicazione e che si propone di avvicinare giovani e meno giovani alla lettura di testi sul design tramite la presentazione di micro-video della durata di un minuto e mezzo. 18 i testi presentati da altrettanti gruppi di studenti, formati da quattro componenti ciascuno. “L’idea era quella di proseguire le nostre attività con gli studenti, tanto più che quelli al primo anno di Triennale non avevano mai messo piede in Dipartimento ed era un’occasione per coinvolgerli una prima volta”, spiega la prof.ssa Maria Dolores Morelli, docente di Disegno industriale e coordinatrice dell’evento. La presentazione del progetto, alla presenza del Prorettore all’Innovazione informatica e tecnologica Luigi Maffei e della Direttrice di Dipartimento Ornella Zerlenga, si è tenuta lo scorso 8 giugno su piattaforma Teams e canale YouTube. Gli studenti, che dopo aver letto il libro scelto ne avevano scritto una sinossi con annessa recensione, si sono incontrati sia in Dipartimento che in altri luoghi all’aperto, come la Reggia di Caserta, per girare questi brevi video in cui individuare i punti salienti dell’opera grazie all’impiego di parole chiave. Immacolata Scarpati, studentessa del primo anno e portavoce del suo gruppo, ci ha raccontato come tutto è iniziato: “la prof.ssa Morelli ci ha suggerito quest’iniziativa che noi abbiamo accolto di buon grado. Dopodiché ci siamo messi subito all’opera per reperire il libro scelto, nel nostro caso “Cromorama” di Riccardo Falcinelli, testo che tratta di come il colore sia essenziale nella vita di tutti i giorni e come questo influenzi il pensiero e l’azione in società, basti pensare al nero del lutto o al rosso del comunismo. Nella società delle immagini, tutto passa attraverso il filtro della televisione e degli smartphone, dei colori brillanti che essi diffondono e che cambiano il nostro modo di percepire la realtà. Si tratta di un libro davvero illuminante, che ognuno nel nostro settore, ma anche fuori, dovrebbe leggere”. Immacolata ha letto il libro in una settimana insieme ai suoi compagni, poi si sono trovati in Dipartimento ed è stata una gioia: “non avevamo mai varcato le soglie del chiostro e non avevamo mai incontrato personalmente i docenti, quindi l’incontro con la prof.ssa Morelli ha avuto un significato, per così dire, simbolico. È stato emozionante. A gruppi alterni abbiamo sfruttato i locali della biblioteca per girare i nostri video, poi abbiamo trascorso un po’ di tempo insieme e ci siamo confrontati con la docente”. Dopo questa prima esperienza in Dipartimento, i video sono stati montati e quindi presentati all’uditorio e agli utenti del popolo di YouTube. “Il nostro scopo – riprende la prof.ssa Morelli – è quello non solo di riavvicinare alla lettura nel nostro settore di studi, ma anche di avvicinare gli studenti alle attività del Dipartimento. Questa iniziativa, infatti, può rientrare a pieno titolo tra le attività di orientamento”. I video realizzati verranno inseriti in uno spazio, la “Shorteca”, che verrà gradualmente arricchita da sempre nuove opere. Un’attività, quella di questi giovani “booktubers”, che ricorda quella dei “lapilli” del Parco archeologico di Ercolano, che ha proposto recentemente un innovativo sistema di divulgazione del patrimonio culturale tramite brevi video della durata di pochi minuti, con lo scopo di avvicinare nuovi utenti grazie a una trasmissione semplificata della cultura. “Chissà, magari l’iniziativa prenderà piede e verranno coinvolti gradualmente anche gli altri Dipartimenti. Per adesso un plauso va alla determinazione e all’intraprendenza dei nostri validi studenti”, conclude la prof.ssa Morelli.
Nicola Di Nardo
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