Il benvenuto a Medicina con le foto di un trapianto di volto

Sei felice. Al pronti via al Policlinico, chiunque tu sia, i sorrisi non si lesinano. Poco importa se ti ritrovi nell’aula grande dell’Edificio 5, quella che ha l’illuminazione così così e ti nega un appoggio per il quaderno. Poco importa se, a differenza tua, il tuo collega si gode l’assegnazione all’Edificio 6, in un’aula rinnovata in tutto, con teloni per far vedere anche agli ultimi posti, in cima alla salita, quello che sta succedendo in pianura, dietro la cattedra. Poco importa, perché tu sei una matricola di Medicina e dalle note della tua voce si percepirà ancora l’emozione per una graduatoria che riportava il tuo nome. Tu sei Adele Ernaldi e hai familiarità con l’Edificio 6, perché è ancora fresco il ricordo del corso di preparazione organizzato dalla Federico II che hai seguito l’estate scorsa: “mi ha aiutata molto. Quando ho visto la graduatoria sono stata felicissima. Si parla spesso di sogno che si realizza, è proprio vero”. Tu sei Francesca, e sei arrivata a via Pansini dopo il secondo tentativo al test e un anno vissuto poco lontano, a via De Amicis, sede di Biotecnologie per la salute: “ho rifiutato la Cattolica per venire qui alla Federico II. Volevo restare a Napoli, oltre che per una questione personale, per il prestigio dell’Università. Nella prima lezione di Bioetica hanno fatto una presentazione molto entusiasmante, soffermandosi sulle strutture che ci ospiteranno e sul percorso di studio. L’anno scorso ero a Biotecnologie per la salute. È superiore come ambienti, anche se qui al Policlinico, in particolare all’Edificio 6, si sta bene”. Tu sei Alessia. Alle spalle hai due anni passati a Farmacia e tre tentativi con il test che ti permettono di essere un po’ più razionale rispetto ai colleghi più giovani: “al 6 si sta bene. Audio e video sono buoni ovunque. Non si può dire lo stesso del 5. Non male l’orario didattico che viene molto incontro a noi studenti. Seguiamo tutti i giorni, ma per pranzo finiamo”. E ancora. Tu sei Marco e ricordi bene il tuo anno e mezzo passato a studiare e a riempire quiz su quiz per passare il test: “è stato bellissimo superare il test. L’ambiente mi ha colpito molto positivamente sia sotto il profilo strutturale, visto che le aule sono ben attrezzate e consentono di seguire al meglio anche dalle ultime file, sia dal punto di vista umano. Abbiamo conosciuto pure i rappresentati che ci hanno spiegato cosa fanno, cosa propongono e come possono esserci di aiuto”. Se tu sei Valentina, ricordi nitidamente i tuoi primi momenti in aula: “il Presidente della Scuola Luigi Califano ci ha mostrato delle slide sul trapianto di volto. Un approccio duro per essere il quarto giorno di corso, ma è stato molto interessante. Sulle lezioni, invece, Fisica Medica mi sta mettendo in difficoltà perché il programma inizia dalla termodinamica, saltando la parte di meccanica”. Tu puoi essere Claudia e scoprire che la realtà è diversa dall’immaginazione: “avevo un’idea diversa di Medicina. Mi aspettavo lezioni più pesanti, invece sta filando tutto liscio”. I nei: “seguiamo Bioetica in videoconferenza, ma non è il massimo, soprattutto perché il video spesso viene proiettato quando la lezione al 6 è già iniziata. Poi alcune sedie non hanno un appoggio per il quaderno. È scomodo seguire e prendere appunti”. C’è da migliorare, certo, ma anche in questo caso, almeno per ora, sei felice. 
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