Non votare”. L’appello all’astensione parte dal collettivo Studenti di Giurisprudenza in Lotta. Argomentano: “il bilancio delle rappresentanze studentesche è fallimentare; non hanno fatto altro che coprire le varie controriforme universitarie, dalla Ruberti alla Zecchino”. Durissimi sui rappresentanti: “sono solo delle comparse, visto che il loro parere è sempre e comunque consultivo, mai vincolante. I vari candidati sono in realtà una emanazione di formazioni politiche che niente hanno a che vedere con gli interessi delle masse studentesche e che non si sono mai visti nei momenti di lotta e di protesta contro la ristrutturazione del sistema universitario. Gli attuali organi collegiali portano soltanto fondi e poltrone a questa accozzaglia di carrieristi e lacchè dei docenti baroni”. In alternativa propongono la costruzione di nuovi organi di governo a maggioranza studentesca e con poteri vincolanti, nell’Università. “Si potranno ottenere solo tramite la democrazia diretta e le assemblee generali”. Il primo dicembre il collettivo ha partecipato ad un presidio a piazzale Tecchio, davanti alla Facoltà di Ingegneria, in memoria di Vincenzo De Waure, studente di ingegneria e militante della sinistra assassinato nel 1972 da neofascisti. Un omicidio tuttora impunito. E’ iniziata la raccolta di firme per chiedere che a De Waure sia intitolato piazzale Tecchio e che sia riaperto il caso.