La questione che maggiormente tiene banco in questo periodo tra gli studenti è sempre quella relativa al numero chiuso. “Sarà l’anno della svolta per la nostra Facoltà”, afferma Gerardo De Maffutiis, Consigliere di Amministrazione. “Noi tutti siamo convinti che la selezione premierà l’efficienza e la qualità della Facoltà. Lo scorso anno, ad esempio, un’aula di 200 posti era costantemente affollata da più del doppio delle persone. Oggi, finalmente, potremo studiare in maniera più seria, o per lo meno, normale”. Sulla qualità della didattica, De Maffutiis ha qualcosa da aggiungere: “credo che il ricambio dei docenti sia stata una mossa molto saggia da parte del nostro Preside, perché ha facilitato il rapporto tra studenti e professori più giovani. Ciò che considero ancora una pecca, sono i pochi appelli di esame nell’arco di un anno accademico”. “Non credo che influirà negativamente sulla Facoltà, la scelta del numero chiuso -afferma Lucio Falconio, rappresentante in Consiglio di Facoltà – invece garantirà una maggiore sicurezza a tutti noi studenti, dandoci più spazi. Non dimentichiamoci che molte Facoltà sono costrette a fare lezioni al cinema. Di questo passo avremo fatto la stessa fine anche noi”. Ancora più eloquenti, le parole di Dante Cappello, Presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà: “se i dati Istat assicurano che siamo la prima Facoltà in Italia, vorrà dire pure qualcosa. La nostra è realmente una Facoltà a misura di studente, per tranquillità, efficienza e affidabilità”.