Il passaggio al nuovo ordinamento è irrevocabile

Nessuna nuova, buona nuova. Dalla Commissione Didattica e dal Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza, che si sono tenuti il 22 e il 23 gennaio, non giungono novità particolari ma semplicemente la conferma che l’ennesima transizione ad un nuovo ordinamento didattico sta procedendo nel migliore dei modi. “E a volte si scherza sul fatto che per scaramanzia non lo si dovrebbe ripetere troppo”, commenta Fabrizio Cappella, rappresentante degli studenti che, assieme alla presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà Alessia Giaccari, ha presenziato a entrambe le riunioni. La seduta della Commissione Didattica presieduta dal prof. Mario Rusciano è stata anche l’occasione per complimentarsi con i rappresentanti degli studenti per il lavoro di informazione svolto nei mesi passati, durante la fase calda del passaggio dal 3+2 all’1+4. In quella sede è inoltre emersa una problematica inaspettata, legata alle personali vicende di due studenti che per questioni familiari hanno oggi, dopo essere già transitati al nuovo ordinamento, la necessità di stringere i tempi e acquisire un titolo di studio. Conclusione: è stata avanzata la richiesta di un ritorno all’ordinamento del 3+2, necessariamente respinta. Il passaggio al nuovo ordinamento è irrevocabile, e l’intangibilità di questa regola è stata ribadita anche in Consiglio di Facoltà. 
Infine, durante il Consiglio di facoltà del 23 gennaio sono venute fuori ancora una volta delle perplessità sulla possibilità, per chi è passato dal vecchio al nuovo ordinamento, di sostenere gli esami del secondo semestre nella sessione del primo semestre. Vale dunque la pena ricordare ancora una volta, non solo agli studenti ma anche ai docenti, che ragioni di opportunità e di buon senso hanno portato la Facoltà a prevedere che nei mesi di gennaio, febbraio e marzo possano essere sostenuti gli esami di alcuni insegnamenti del secondo semestre in ragione della loro propedeuticità ad esami successivi. Questi insegnamenti sono Istituzioni di diritto privato ed Economia politica. E’ possibile visionare il relativo avviso sul sito di facoltà, dove è segnalata la medesima possibilità anche per l’esame di Diritto processuale civile (9 crediti) per coloro che, passati dalla Specialistica al nuovo ordinamento, abbiano già acquisito l’iscrizione al relativo corso di insegnamento. “Il fatto che non tutti siano ancora a conoscenza di questa decisione ci fa comprendere che l’informazione deve essere resa ancora più capillare – dice Cappella- per questo ho pensato di proporre, nell’ambito del portale di Giurisprudenza, un forum dove studenti e docenti possano interagire per dare risposta alle domande più frequenti”. 
(Sa.Pe.)
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