Viaggia su fatturati di alcuni milioni di euro l’anno, tra ricerche e consulenze istituzionali, “tutto in autofinanziamento, al 100%, pagato a rendicontazione con le procedure FSE e FESR. Frutto di: bandi di gara nazionali ed europei per ricerca e formazione, attività conto terzi e finanziamenti per attività istituzionali” – superato al Federico II solo dal Dipartimento di Ingegneria dei Materiali del prof. Luigi Nicolais e da pochi altri. “Diciamo che siamo nel gruppo dei maggiori” sminuisce il prof. Guglielmo Trupiano. “Come LUPT, non solo non costiamo nulla all’ateneo – e non abbiamo finanziamenti né dall’ateneo né dai Poli – ma anzi gli giriamo il 10% del nostro fatturato”. E aggiunge: “come tutte le strutture dell’ateneo”. “Il resto va una parte per le spese (collaborazioni, tecnologie di ricerca, costi fissi, strutture, pubblicazioni), ed una parte per i docenti ed il personale amministrativo che lavora ai progetti”. A parlare è il neo direttore del Laboratorio Universitario di Pianificazione Territoriale, un centro interdipartimentale che conta 60 tra professori, ricercatori e contrattisti, soprattutto delle Facoltà di Architettura ed Ingegneria, in realtà di “tutte le Facoltà dell’ateneo, tranne Medicina, Farmacia e Biotecnologie” precisa Trupiano. Grande insomma quanto una piccola o media Facoltà del Federico II.
Ma a realizzare le strutture sono gli uomini, con le loro storie. Dopo 17 anni ininterrotti come Direttore Tecnico del LUPT, lavorando fianco a fianco con direttori del calibro di Mario Coletta e Arturo Rigillo (attualmente Presidente), il prof. Guglielmo Trupiano è stato eletto, lo scorso 17 giugno, Direttore del LUPT: “all’unanimità, oltre 40 i votanti”, dice. Incarico in vigore dall’1 novembre scorso, di durata triennale, “rinnovabile una sola volta” precisa. Mentre il nuovo direttore tecnico è il prof. Luigi Piemontese, “altro fondatore con me del LUPT”.
Il prof. Trupiano, 58 anni (compiuti il 24 gennaio), è docente di Politiche Urbane e Territoriali alla Facoltà di Architettura, nonché segretario generale d’ateneo Uil Università e Ricerca per molti anni: dagli inizi degli anni ’80 a dicembre scorso, quando è stato eletto segretario Angelo Graniero. Una vita sempre in più vesti: sindacalista contestatore nei confronti dell’amministrazione del Federico II, con un occhio al rinnovamento generazionale ma portando rispetto alla tradizione, professore universitario ed uomo di gestione come Direttore Tecnico del LUPT, uno dei bracci economici dell’ateneo. Che però non dimentica i suoi “maestri”, “persone da cui ho imparato tanto: il prof. Raffaele d’Ambrosio, fondatore nel 1976 del LUPT, struttura sperimentale del Ministero dell’Università, nata prima della legge 382 e prima dei Dipartimenti”. Altri maestri: “rivendico la mia crescita a casa del prof. Gaetano Salvatore. Gaetano e Franco sono per me amici fraterni”. E poi “Carlo Ciliberto, l’ex Rettore, che mi volle al LUPT, a cui debbo il culto dell’etica e della funzione pubblica dell’Università. E Nello Polese, a cui mi legano trascorsi politici ed ideali”.
Ma a realizzare le strutture sono gli uomini, con le loro storie. Dopo 17 anni ininterrotti come Direttore Tecnico del LUPT, lavorando fianco a fianco con direttori del calibro di Mario Coletta e Arturo Rigillo (attualmente Presidente), il prof. Guglielmo Trupiano è stato eletto, lo scorso 17 giugno, Direttore del LUPT: “all’unanimità, oltre 40 i votanti”, dice. Incarico in vigore dall’1 novembre scorso, di durata triennale, “rinnovabile una sola volta” precisa. Mentre il nuovo direttore tecnico è il prof. Luigi Piemontese, “altro fondatore con me del LUPT”.
Il prof. Trupiano, 58 anni (compiuti il 24 gennaio), è docente di Politiche Urbane e Territoriali alla Facoltà di Architettura, nonché segretario generale d’ateneo Uil Università e Ricerca per molti anni: dagli inizi degli anni ’80 a dicembre scorso, quando è stato eletto segretario Angelo Graniero. Una vita sempre in più vesti: sindacalista contestatore nei confronti dell’amministrazione del Federico II, con un occhio al rinnovamento generazionale ma portando rispetto alla tradizione, professore universitario ed uomo di gestione come Direttore Tecnico del LUPT, uno dei bracci economici dell’ateneo. Che però non dimentica i suoi “maestri”, “persone da cui ho imparato tanto: il prof. Raffaele d’Ambrosio, fondatore nel 1976 del LUPT, struttura sperimentale del Ministero dell’Università, nata prima della legge 382 e prima dei Dipartimenti”. Altri maestri: “rivendico la mia crescita a casa del prof. Gaetano Salvatore. Gaetano e Franco sono per me amici fraterni”. E poi “Carlo Ciliberto, l’ex Rettore, che mi volle al LUPT, a cui debbo il culto dell’etica e della funzione pubblica dell’Università. E Nello Polese, a cui mi legano trascorsi politici ed ideali”.
9 aree di ricerca
e 6 centri di studio
e 6 centri di studio
I numeri del LUPT. “9 aree di ricerca, 6 centri di studio che sono strutture di ricerca finalizzate con a capo un direttore (PLINIUS della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la Protezione Civile, direttore prof. Giulio Zuccaro; AGRITER nel settore agroalimentare con il Ministero delle Politiche Agricole, direttore prof. Alessandro Piccolo; URBANIMA, direttore la prof.ssa Teresa Boccia; CESVIM, Centro per lo Sviluppo del Mezzogiorno, direttore Trupiano). Due Centri Strategici: LABMEL, centro e-learning con autonoma piattaforma e-learning; il Laboratorio di Ricerca Industriale TERIS, nel cui Comitato Tecnico-Scientifico figurano imprenditori qualificati e vari esponenti di diverse Unione Industriali. Infine, la Scuola di Alta Formazione e Management Raffaele d’Ambrosio, Scuola accreditata della Regione Campania (direttore la prof.ssa Carmen Cioffi) funzionante dal 1996”.
“E poi il LUPT fa molta ricerca applicata in campo industriale: lavoriamo con le imprese. E con i Centri di innovazione tecnologica”. Tra questi con SANNIOTEK (partner Unisannio e LUPT) “una struttura a forte crescita, un colosso nascente”.
“E poi il LUPT fa molta ricerca applicata in campo industriale: lavoriamo con le imprese. E con i Centri di innovazione tecnologica”. Tra questi con SANNIOTEK (partner Unisannio e LUPT) “una struttura a forte crescita, un colosso nascente”.
Fatturati e
“ruolo istituzionale”
“ruolo istituzionale”
Ma come si fa a fare simili fatturati? Per milioni di euro l’anno? “C’è un lavoro collettivo di molti di noi, ci sono commesse e richieste di consulenze istituzionali, rapporti consolidati con Enti locali e centri di ricerca”. Frutto di bandi? “Certo. Tre le voci principali: bandi di gara per ricerca e formazione, attività conto terzi e finanziamenti per attività istituzionali”. Di provenienza? “Unione Europea, Governo nazionale, Regioni, amministrazioni provinciali. Per alcuni contratti il nostro referente è direttamente Bruxelles, o la Svizzera, o i Ministeri”. Quali i progetti per il prossimo triennio? “C’è il Progetto SPEED con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile”. “Programma Europeo ESPON con il quale il LUPT e l’Università di Basilea dovranno verificare gli effetti dei Fondi strutturali europei in alcune regioni dell’Unione: Italia, Grecia, Polonia”. Con la Provincia di Latina “il piano del colore, per tutti i 33 Comuni”, a firma del prof. Luigi Piemontese. Nel campo della sicurezza: “un accordo di programma con il Ministro della Pubblica Istruzione, direzione Campania, per tutto il personale della scuola”. Con corsi tenuti ‘sul territorio’. E sulla sicurezza, fino ad oggi, sono circa “5.000 tra docenti, tecnici ed amministrativi formati, delle scuole della Campania, di ogni origine e grado”. Ribadisce: “risultati frutto di un lavoro collettivo, tutti i giorni, dalle 8.00 alle 19.00”. E “da lunedì 2 febbraio partono i corsi con la SIOI” – di cui è direttore il neo ProRettore de L’Orientale, prof. Giuseppe Cataldi – sull’Europrogettazione. Accordi anche con ENI, “grazie agli studi del prof. Maurizio Fedi, nel campo geologico”.
Nonostante il consistente fatturato, il prof. Trupiano tiene a precisare che lui non prende “un euro dal LUPT”, nessuna indennità. “Vivo solo dello stipendio di professore universitario”. “Associato”, tiene a precisare. Al LUPT per “passione ed interesse scientifico-applicativo”, insomma, una creatura che dopo tanti anni sente anche un po’ sua. Ma anche con una idea di crescita della struttura. Infatti “a breve presenteremo progetti anche nel campo dei trasporti, con il prof. Renato Lamberti”, che di recente ha aderito al LUPT, dal Dipartimento Tocchetti di Ingegneria dei Trasporti. Una acquisizione di gran peso in una campagna acquisti, del prof. Trupiano, “per meglio rispondere alle richieste del mercato della formazione e della ricerca”, italiana ed europea.
LUPT dunque un fiore all’occhiello dell’ateneo. Ed anche una bella postazione, se ben gestita, da cui guardare dall’alto il sistema universitario e svolgere un ruolo “istituzionale” – afferma – propulsivo e di relazioni, come attestano i tanti stemmi di enti e pubbliche amministrazioni che riempiono un’intera parete della stanza del direttore. Ma anche uno dei simboli di ciò che sarà l’Università futura, che le risorse deve andarsele a cercare altrove, ed altrove deve trovare anche il modo per affermare le proprie competenze ed il proprio ruolo istituzionale. Come già accade al Dipartimento di Ingegneria dei Materiali, ad Ingegneria dei Trasporti, nei Dipartimenti di Chimica ed in tante altre strutture del Federico II che da tempo si stanno riposizionando a causa dei forti tagli governativi.
Nonostante il consistente fatturato, il prof. Trupiano tiene a precisare che lui non prende “un euro dal LUPT”, nessuna indennità. “Vivo solo dello stipendio di professore universitario”. “Associato”, tiene a precisare. Al LUPT per “passione ed interesse scientifico-applicativo”, insomma, una creatura che dopo tanti anni sente anche un po’ sua. Ma anche con una idea di crescita della struttura. Infatti “a breve presenteremo progetti anche nel campo dei trasporti, con il prof. Renato Lamberti”, che di recente ha aderito al LUPT, dal Dipartimento Tocchetti di Ingegneria dei Trasporti. Una acquisizione di gran peso in una campagna acquisti, del prof. Trupiano, “per meglio rispondere alle richieste del mercato della formazione e della ricerca”, italiana ed europea.
LUPT dunque un fiore all’occhiello dell’ateneo. Ed anche una bella postazione, se ben gestita, da cui guardare dall’alto il sistema universitario e svolgere un ruolo “istituzionale” – afferma – propulsivo e di relazioni, come attestano i tanti stemmi di enti e pubbliche amministrazioni che riempiono un’intera parete della stanza del direttore. Ma anche uno dei simboli di ciò che sarà l’Università futura, che le risorse deve andarsele a cercare altrove, ed altrove deve trovare anche il modo per affermare le proprie competenze ed il proprio ruolo istituzionale. Come già accade al Dipartimento di Ingegneria dei Materiali, ad Ingegneria dei Trasporti, nei Dipartimenti di Chimica ed in tante altre strutture del Federico II che da tempo si stanno riposizionando a causa dei forti tagli governativi.
Paolo Iannotti