Il Rettore: “da noi uno studente che non sia fantasma”

“A Salerno chi vuol fare lo studente lo può fare”. Questa affermazione del prof. Raimondo Pasquino, Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, suona quasi come uno slogan. Il suo significato è chiaro: l’Ateneo offre agli studenti le condizioni ideali per compiere serenamente il proprio percorso universitario. Con 10 Facoltà e una grande varietà di servizi tutti concentrati all’interno dei Campus di Fisciano e di Baronissi, permette di trascorrere all’università l’intera giornata, non solo per seguire le lezioni e studiare, ma anche per fare sport, teatro, musica. Le Facoltà di Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere, Lingue, Scienze della Formazione, Scienze, Scienze Politiche hanno sede a Fisciano in via Ponte Don Melillo, mentre quella di Medicina, nata recentemente, ha sede nella vicina Baronissi. 
Più di 40.000 iscritti in totale, oltre ai docenti e al personale tecnico-amministrativo, fanno dell’ateneo una piccola, popolosa città. I tanti fuori sede, provenienti dalla provincia di Salerno e di Avellino, da Napoli, da parte della Calabria del Nord, dalla Basilicata e dalla Puglia, hanno la possibilità di soggiornare nelle residenze universitarie presenti all’interno del campus. Le strutture sono moderne ed efficienti, i servizi funzionali. Aule, laboratori, aule studio, la biblioteca a scaffale aperto, mensa, parcheggi, strutture sportive, punti ristoro. Presenti anche sportelli bancari e postali e un presidio sanitario con un centro polispecialistico dove gli studenti possono essere visitati gratuitamente. Sono in via di completamento la bretella autostradale di uscita dal Campus e la struttura che ospiterà il Club del personale e dei docenti. Non manca niente. Dunque si spera che non manchi lo studente che ha voglia di studiare. “Uno studente che non sia fantasma”, dice il prof. Pasquino, “perché altrimenti tutto questo è inutile. A noi spetta il compito di offrire le opportunità, ma sta allo studente coglierle”. 
Più passa il tempo, più i nuovi immatricolati mostrano carenze di base che rendono estremamente difficile condurli al successo universitario. Per questo, per iscriversi a qualsiasi Corso di Laurea triennale (e a quello quinquennale in Giurisprudenza) dell’Università di Salerno è necessario sostenere dei test in ingresso, che in alcuni casi sono selettivi, in altri obbligatori ma non selettivi. E per alcuni Corsi con test non selettivo, quando il risultato della prova è molto scarso, lo studente non viene fatto immatricolare. Gli si consiglia, invece, di iscriversi a una sorta di anno zero, durante il quale seguire le lezioni per costruire una base che gli servirà l’anno dopo. Se il primo semestre scorre liscio, potrà anche sostenere degli esami nel secondo semestre, in modo da cumulare crediti che gli verranno riconosciuti quando sarà iscritto al ‘vero’ primo anno. “Alcune Facoltà (ad esempio Ingegneria, ndr) hanno adottato questo sistema già da diversi anni”, spiega il Rettore, “e le statistiche ci dicono che porta buoni risultati. Far seguire agli studenti semplicemente dei corsi di recupero può rappresentare un’inutile perdita di tempo, perché se manca il metodo di studio non si riesce a recuperare. Noi preferiamo aiutare lo studente a inserirsi nell’università attraverso un anno di transizione, durante il quale non perde nulla, dato che oggi ragioniamo in termini di crediti acquisiti e non di iscrizione all’anno di corso. Uno studente può essere nominalmente iscritto, ma di fatto perso. E’ meglio rinviare l’iscrizione e nel frattempo realizzare un recupero reale”. Il professore sottolinea che dai risultati delle prove emergono troppo frequentemente situazioni critiche. “Bisognerebbe smuovere il Ministro, che non è solo Ministro dell’Università ma anche della Pubblica Istruzione. E’ vero, i nostri studenti, nel confronto con le altre realtà nazionali, risultano meno preparati, ma non può esserci competizione se le condizioni di partenza ci svantaggiano. Se il prodotto di entrata è scadente non possiamo fare molto. L’unica via è cercare di capire qual è la preparazione dei ragazzi in entrata e aiutare quelli che rientrano nella fascia più bassa ad affrontare gli studi universitari”. 
Il Rettore consiglia di scegliere la Facoltà coniugando le proprie aspirazioni alle esigenze del mercato del lavoro, ma soprattutto raccomanda di non fare dell’università un parcheggio. “Chi ha la volontà di fare bene, trova da noi le condizioni ideali per realizzare il proprio progetto, frequentando e vivendo l’università. Per lo studente fantasma, però, non possiamo fare niente”.
 
I servizi sull’Ateneo di Salerno sono di Sara Pepe 
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