Il sogno di Vincenzo: “le Paralimpiadi a Rio”

A Scienze Sociali è il primo anno di premiazione per i migliori studenti dei Corsi di Studio Dipartimentali. Quale occasione migliore per riconoscere i meriti di chi si impegna, se non l’anniversario della Federico II. A ricevere il premio, consegnato dalla Direttrice del Dipartimento Enrica Amaturo, gli studenti Anna Sorbino, Stefania Fiorentino e Danilo Taglietti. Premiato anche Vincenzo Boni, studente distintosi per il suo impegno nello sport. 
Anna, iscritta al secondo anno del Corso di Laurea in Comunicazione pubblica sociale e politica, ha frequentato la Triennale a Scienze della Comunicazione all’Università di Salerno. “Una bella laurea, che prevede materie interessanti, ma, alla fine, un po’ troppo vaga. Così, mi sono ritrovata in un indirizzo non specifico e con un’unica Specialistica da poter scegliere. Di conseguenza, ho deciso di trasferirmi a Napoli, dove ho scelto di guardare ai miei studi precedenti non più con un occhio umanistico, ma sociologico”. Anna è soddisfatta della scelta ma teme il futuro: “Purtroppo, il mercato del lavoro è quello che è”. La ragazza si dice stupita e soddisfatta del premio che ha ricevuto per il suo brillante percorso: “Mi mancano 3 esami ed ho la media del 29”. Il suo segreto per riuscire negli studi: “Bisogna seguire i corsi, sfruttare la grande disponibilità dei professori. Il Corso di Laurea è molto teorico e, quindi, se si resta a casa, ci si ritrova a studiare solo una marea di libri. Se si seguono i corsi, invece, c’è la possibilità di prendere parte a tantissimi progetti e di poter applicare sul campo quello che si studia”. Anna conta su un’altra premiazione per i suoi sforzi: “Spero di realizzarmi. Vorrei spostarmi, se non al nord, all’estero. E trovare un lavoro che mi soddisfi”.
Anche Stefania è al secondo anno dello stesso Corso di Laurea, che ha scelto per continuità dopo aver conseguito la laurea in Sociologia. “A differenza della Triennale, ho affrontato la Specialistica con molto più impegno. Negli anni precedenti, infatti, mi ero un po’ adagiata sugli allori. Gli esami sono molto interessanti, soprattutto quelli in cui ci è stata data l’opportunità di mettere in pratica quello appreso sui libri. Ovviamente, mettere insieme le idee di tante persone durante i lavori di gruppo presenta le sue difficoltà. I professori, comunque, ci hanno aiutato in ogni momento”, racconta. Anche per lei il premio è una sorpresa: “Ho la media del 29.3 e mi mancano 3 esami alla laurea. Conto di completare ad ottobre”. Per Stefania è fondamentale: “iniziare con il piede giusto. Importante seguire i corsi e stringere delle amicizie anche al di fuori del contesto universitario”. Tutti i sacrifici convergono verso un unico obiettivo: “Spero di riuscire a trovare presto un lavoro nel settore in cui ho investito. Purtroppo, il mio fidanzato, che ha la stessa laurea, è ancora alla ricerca di un impiego. Mi auguro che arrivi un’opportunità valida ad entrambi”.
Danilo, al II anno del Corso di Laurea in Politiche sociali e del territorio è molto determinato. Ha scelto questo percorso di studi perché gli piace e perché, dopo 10 anni di esperienza lavorativa nell’ambito delle politiche pubbliche, “era l’unico Corso che affrontasse la questione delle politiche pubbliche da una prospettiva sociologica”. Ha la media del 30 e si laurea a luglio. Il suo futuro è già stabilito: “Continuerò con un dottorato di ricerca”. La sua ricetta: “avere interesse e passione per quello che si studia. Se si fa qualcosa che ti piace, va tutto bene”. Infine, conclude, “non sapevo ci fossero delle premiazioni e, sinceramente, mi interessa anche poco. Penso che nella vita i premi siano altri”.
Per Vincenzo, studente del Corso di Laurea in Culture Digitali e della Comunicazione (“Mi sono iscritto perché mi piace molto il piano di studi. Nell’apprendere determinate materie, provo vera e propria passione”) i meriti sono altri: “Mi mancano solo 3 esami per laurearmi, ma lo sport mi tiene molto lontano dallo studio. Anche se sono stato in Erasmus 9 mesi a Nantes, in Francia. È stato fantastico! Ho sostenuto più esami lì che in Italia”. Prima lo sport, poi lo studio: “Pratico nuoto a livello agonistico da 2 anni. Ho iniziato ottenendo le qualificazioni ai Campionati italiani. Una volta raggiunto il vertice con due ori a gennaio, sono entrato in Nazionale, ed ora sono tra i dieci convocati ai Campionati del mondo, a luglio in Scozia”. Qualsiasi cosa si faccia, gli ingredienti sono sempre gli stessi: “Per raggiungere risultati simili c’è bisogno di passione, forza di volontà, determinazione. Non bisogna dimenticare, poi, il rispetto per chi ti segue, ti insegna, ti dà consigli, che sia un bambino, un allenatore o un presidente. Il segreto è tutto nel trovare qualcosa, nel fare qualcosa nella vita che per te conti davvero tanto”. Lo sport prima di tutto: “Il mio sogno più grande è riuscire a partecipare alle Paralimpiadi dell’anno prossimo a Rio. Ovviamente, conto anche di laurearmi e trovare un bel lavoro, non so ancora se come allenatore nell’ambito sportivo o qualcosa frutto del mio percorso di studi”. La premiazione, una sorpresa gradita: “Quando, qualche settimana fa, ho saputo della premiazione, sono rimasto sorpreso, ma anche molto contento. Sapevo che sarebbero stati premiati solo i migliori studenti, ma mi è stato detto che io rappresentavo un’eccezione nell’ambito sportivo e meritavo un riconoscimento. Una vera gioia”. 
Fabiana Carcatella
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