“Teniamo molto alle lingue”, introduce la prof.ssa Oriana Palusci, docente di Lingua e linguistica inglese, Coordinatrice del Corso di Laurea di Mediazione linguistica e culturale. A scanso di equivoci, chiarisce subito: “Uno dei principali problemi che riscontriamo nei nostri studenti è la convinzione di conoscere già l’inglese. Le competenze interiorizzate al momento del loro ingresso all’università, invece, sono rudimentali e quindi necessitano di essere affinate”. Inoltre, un elemento spesso sottovalutato “è il legame indissolubile tra lingua e cultura, inconcepibili come entità distinte e autonome”. Il Corso è articolato in tre curricula: Analisi linguistica e traduzione, Analisi testuale e traduzione, Mediazione con l’Europa orientale.
Coloro che intendono iscriversi “hanno una scelta ampia tra le lingue e letterature straniere da inserire nel loro piano carriera. L’opzione è affiancare ad una lingua occidentale una dell’Europa orientale o l’arabo”. Oltre alle lingue, si studiano altre discipline, “quali linguistica, sociolinguistica, etnolinguistica, lessicografia e lessicologia, indispensabili per corroborare l’apprendimento delle lingue scelte”. Tra le attività formative obbligatorie rientra il tirocinio: “gli studenti possono rivolgersi ad uno degli sportelli di orientamento in itinere del SORT, intermediario preziosissimo per facilitare l’incontro tra enti ospitanti e tirocinanti. Diversificata la scelta dei partner convenzionati: Camera di Commercio, case editrici, uffici turistici, agenzie di viaggio, consolati e ambasciate, strutture recettive”. Lo stage rappresenta una fase di transizione molto importante ai fini dell’ingresso nel mondo lavorativo. “Quella del mediatore linguistico e culturale è una figura piuttosto nuova, ma che ha un forte riscontro nel mercato del lavoro”. Settori di inserimento: “assistenza linguistica e culturale, corrispondenza delle lingue straniere, organizzazione di fiere, eventi culturali, ricevimenti e convegni” .
Il consiglio alle matricole: “seguire le lezioni, si fa prima. Diamo agli studenti tutti gli strumenti necessari per rendere efficace l’apprendimento e come funziona la lingua in uso. Oltre alle tradizionali lezioni frontali, ci avvaliamo di ausili telematici quali classi virtuali, esercitazioni linguistiche on-line al CILA, e dell’utilizzo di alcune piattaforme di case editrici. Alternativa che ci ha permesso di far fronte alle non poche difficoltà riscontrate in classi troppo affollate. L’interazione tra docenti e studenti è un dato fondamentale ai fini dell’assimilazione di una lingua seconda. Una lingua non si impara leggendo un libro, ma facendo pratica!”.
Coloro che intendono iscriversi “hanno una scelta ampia tra le lingue e letterature straniere da inserire nel loro piano carriera. L’opzione è affiancare ad una lingua occidentale una dell’Europa orientale o l’arabo”. Oltre alle lingue, si studiano altre discipline, “quali linguistica, sociolinguistica, etnolinguistica, lessicografia e lessicologia, indispensabili per corroborare l’apprendimento delle lingue scelte”. Tra le attività formative obbligatorie rientra il tirocinio: “gli studenti possono rivolgersi ad uno degli sportelli di orientamento in itinere del SORT, intermediario preziosissimo per facilitare l’incontro tra enti ospitanti e tirocinanti. Diversificata la scelta dei partner convenzionati: Camera di Commercio, case editrici, uffici turistici, agenzie di viaggio, consolati e ambasciate, strutture recettive”. Lo stage rappresenta una fase di transizione molto importante ai fini dell’ingresso nel mondo lavorativo. “Quella del mediatore linguistico e culturale è una figura piuttosto nuova, ma che ha un forte riscontro nel mercato del lavoro”. Settori di inserimento: “assistenza linguistica e culturale, corrispondenza delle lingue straniere, organizzazione di fiere, eventi culturali, ricevimenti e convegni” .
Il consiglio alle matricole: “seguire le lezioni, si fa prima. Diamo agli studenti tutti gli strumenti necessari per rendere efficace l’apprendimento e come funziona la lingua in uso. Oltre alle tradizionali lezioni frontali, ci avvaliamo di ausili telematici quali classi virtuali, esercitazioni linguistiche on-line al CILA, e dell’utilizzo di alcune piattaforme di case editrici. Alternativa che ci ha permesso di far fronte alle non poche difficoltà riscontrate in classi troppo affollate. L’interazione tra docenti e studenti è un dato fondamentale ai fini dell’assimilazione di una lingua seconda. Una lingua non si impara leggendo un libro, ma facendo pratica!”.