Il Federico II sta rivestendo un ruolo di primissimo piano nella ricostruzione delle abitazioni in seguito al terremoto in Abruzzo. Attraverso un progetto denominato C.A.S.E. (Case Antisismiche Sostenibili Ecocompatibili).
Dei cinque collaudatori, due sono docenti della Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo napoletano: si tratta del Preside Edoardo Cosenza e del prof. Gaetano Manfredi, e il prof. Mauro Dolce dirigente di tutto il settore emergenze della Protezione Civile.
“Rispetto a quanto avveniva diversi anni fa, la politica della gestione post emergenza ha subito delle variazioni – spiega il Preside Cosenza – Si sta eliminando il concetto delle costruzioni provvisorie come roulotte, camper, container, a vantaggio di una realizzazione definitiva più rapida. In passato, sia in Italia che nel resto del mondo, l’emergenza sisma è stata affrontata in tre fasi: nella prima gli sfollati venivano ospitati in tende, nella seconda si sistemavano in alloggi provvisori per anni, fino alla terza fase in cui le case vere e proprie venivano ultimate”.
Le abitazioni del progetto C.A.S.E. daranno una sistemazione a circa 18.000 persone, per un totale di 184 edifici. Gli appartamenti saranno circa 4.600, divisi in gruppi di una trentina per ogni edificio. Una ricostruzione che sta avvenendo in tempo record, come dimostra il Preside: “Normalmente si richiede un periodo di circa 190 giorni per la costruzione dei fabbricati: noi ce ne abbiamo messi quasi la metà. I lavori sono iniziati il 9 giugno scorso e siamo già arrivati a consegnare 130 edifici, tutti completamente arredati. Televisione, pentolame e biancheria: anche i dettagli sono stati presi nella giusta considerazione. I restanti appartamenti saranno ultimati entro poche settimane”.
I siti sono stati scelti tenendo conto della vicinanza alle zone maggiormente colpite e lontano da luoghi a rischio idrogeologico. Sono state utilizzate tecniche innovative sui calcestruzzi, le armature, l’isolamento sismico e l’eco compatibilità. Il risultato è stato quello di ottenere alloggi altamente antisismici e dotati di pannelli solari per la produzione di acqua calda negli impianti igienico-sanitari. Anche per quanto riguarda le aziende costruttrici, una buona percentuale di esse porta il marchio campano: 29 edifici su 160 sono stati realizzati da una ditta di Napoli e da una di Avellino.
Dei cinque collaudatori, due sono docenti della Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo napoletano: si tratta del Preside Edoardo Cosenza e del prof. Gaetano Manfredi, e il prof. Mauro Dolce dirigente di tutto il settore emergenze della Protezione Civile.
“Rispetto a quanto avveniva diversi anni fa, la politica della gestione post emergenza ha subito delle variazioni – spiega il Preside Cosenza – Si sta eliminando il concetto delle costruzioni provvisorie come roulotte, camper, container, a vantaggio di una realizzazione definitiva più rapida. In passato, sia in Italia che nel resto del mondo, l’emergenza sisma è stata affrontata in tre fasi: nella prima gli sfollati venivano ospitati in tende, nella seconda si sistemavano in alloggi provvisori per anni, fino alla terza fase in cui le case vere e proprie venivano ultimate”.
Le abitazioni del progetto C.A.S.E. daranno una sistemazione a circa 18.000 persone, per un totale di 184 edifici. Gli appartamenti saranno circa 4.600, divisi in gruppi di una trentina per ogni edificio. Una ricostruzione che sta avvenendo in tempo record, come dimostra il Preside: “Normalmente si richiede un periodo di circa 190 giorni per la costruzione dei fabbricati: noi ce ne abbiamo messi quasi la metà. I lavori sono iniziati il 9 giugno scorso e siamo già arrivati a consegnare 130 edifici, tutti completamente arredati. Televisione, pentolame e biancheria: anche i dettagli sono stati presi nella giusta considerazione. I restanti appartamenti saranno ultimati entro poche settimane”.
I siti sono stati scelti tenendo conto della vicinanza alle zone maggiormente colpite e lontano da luoghi a rischio idrogeologico. Sono state utilizzate tecniche innovative sui calcestruzzi, le armature, l’isolamento sismico e l’eco compatibilità. Il risultato è stato quello di ottenere alloggi altamente antisismici e dotati di pannelli solari per la produzione di acqua calda negli impianti igienico-sanitari. Anche per quanto riguarda le aziende costruttrici, una buona percentuale di esse porta il marchio campano: 29 edifici su 160 sono stati realizzati da una ditta di Napoli e da una di Avellino.