Consiglio importante ad Ingegneria venerdì 26 febbraio quando la Facoltà si è riunita per approvare i regolamenti delle nuove Lauree Magistrali 270 e ratificare, dopo alcune modifiche formali, le convenzioni con le Università di Pisa, del Sannio e della Magna Graecia e l’accordo con l’Universidad Politecnica di Valencia. Tra le comunicazioni di maggior rilievo è da segnalare che a partire da quest’anno la Federico II parteciperà alla formula SAE (Society of Automotive Engineers), la competizione automobilistica mondiale, organizzata in Italia dall’ATA (Associazione Tecnica dell’Automobile), nel corso della quale squadre universitarie si sfidano correndo su delle monoposto a ruote scoperte che esse stesse hanno progettato. “Quest’anno partecipiamo solo con il progetto, dall’anno prossimo concorreremo anche con la vettura vera e propria”, spiega il prof. Adolfo Senatore. Fra gli Atenei italiani che già partecipano all’iniziativa figurano Torino, Modena e Reggio Emilia, Roma Tor Vergata. Al Federico II hanno già aderito oltre 150 studenti che insieme ai loro docenti hanno fondato l’associazione UniNacorse. Il debutto è atteso a settembre sul circuito parmense di Varano De Melegari.
Banditi anche quest’anno i due tradizionali premi per i migliori laureati specialistici. Il primo è dedicato alla memoria di Giulia Arena Montella, l’altro è il Premio Roberto Rocca promosso dalla società Dalmine che ha messo a disposizione un totale di 18mila euro per sei borse di studio. È stato anche reso noto il primo elenco di cultori della materia nominati in base al nuovo Regolamento di Ateneo, 198 i già accreditati alcuni dei quali impegnati in più di un insegnamento. Un elenco ancora troppo esiguo. I cultori nominati possono comunque già prendere servizio.
Banditi anche quest’anno i due tradizionali premi per i migliori laureati specialistici. Il primo è dedicato alla memoria di Giulia Arena Montella, l’altro è il Premio Roberto Rocca promosso dalla società Dalmine che ha messo a disposizione un totale di 18mila euro per sei borse di studio. È stato anche reso noto il primo elenco di cultori della materia nominati in base al nuovo Regolamento di Ateneo, 198 i già accreditati alcuni dei quali impegnati in più di un insegnamento. Un elenco ancora troppo esiguo. I cultori nominati possono comunque già prendere servizio.
Un impegno gravoso e carico di incertezze
Il punto più delicato dell’intero Consiglio è, però, l’approvazione dei regolamenti dei Corsi di Laurea Magistrali. Redigere i regolamenti “ha richiesto un impegno fortissimo della Facoltà e del Collegio dei Presidenti dei Corsi di Laurea”, fa notare il Preside Edoardo Cosenza che racconta anche le difficili condizioni in cui si è lavorato: “le sollecitazioni ministeriali e rettoriali per allinearsi ad indicazioni che non sono ancora legge sono state molto forti”. “I Presidenti dei Corsi hanno lavorato con abnegazione ma per tutto il tempo abbiamo avuto la sensazione di fare il tiro al piattello per cogliere un bersaglio mobile. Tutte le indicazioni sono ancora solo note, non decreti, e sussistono ancora tante incertezze”, commenta il prof. Piero Salatino, coordinatore del Consiglio dei Presidenti dei Corsi di Laurea, mentre illustra all’aula le principali indicazioni della nota ministeriale di settembre. Criteri molto più restrittivi relativamente alla sostenibilità dei Corsi di Laurea, soprattutto se afferenti alla stessa Classe, e dei curricula, dal momento che, per ciascuno di essi, ci devono essere almeno due docenti. Inoltre, vige l’obbligo di attivare due distinti Corsi di Laurea nel caso in cui le differenze fra i curricula superassero i 30 crediti alle lauree magistrali e i 40 crediti alle lauree triennali. “Ingegneria è una Facoltà molto gettonata, negli ultimi anni le immatricolazioni sono aumentate e le simulazioni mostrano che questa è ancora la tendenza”, sottolinea ancora Salatino. Non aderire alla nota comporta il rischio di forti penalizzazioni in termini di Fondo di Finanziamento Ordinario, perciò tutti i Corsi di Laurea sono monocurriculari. I curricula restano sotto forma di indirizzo allo studente, perché in alcuni casi gli insegnamenti a scelta vengono considerati piani di studio. “Abbiamo lavorato come formichine, ma ci manca la visione d’insieme. Siamo riusciti a trovare una certa uniformità sulla quale lavorare?”, domanda il prof. Francesco Garofalo. “Per alcuni Corsi di Laurea abbiamo avuto più problemi – risponde il Preside – specie quelli che avevano una storia più antica e quelli intersettoriali che hanno più anime”. Per tutti i Corsi di Laurea, il valore medio in termini di crediti degli insegnamenti è 9 ma compaiono anche insegnamenti da 12; gli insegnamenti a scelta hanno un valore medio di 6 crediti ma sono previsti anche esami modulari, costituiti da più parti, i primi ad esser spazzati via se le indicazioni del Ministro diventassero legge. “Anche se il sistema non è perfettamente omogeneo, è stato fatto un miracolo. In futuro dovremo lavorare sulle lauree triennali – prosegue il prof. Cosenza – ma l’aver rimandato la decisione sulle lauree magistrali ci avvantaggia, perché l’anno prossimo non dovremo apportare modifiche drastiche nel caso in cui arrivassero indicazioni maggiormente restrittive. La situazione non è semplice, i fondi potrebbero diminuire o arrivare repentinamente a zero ed i pensionamenti aumentare”. “Il decreto 509, che introduceva l’autonomia, ha consentito ai Corsi di Laurea di portare avanti i propri progetti in massima libertà, senza dover rispettare vincoli globali, ma la situazione è cambiata. Stiamo tornando ad una fase di contrazione, in cui i singoli progetti devono essere inseriti in un quadro complessivo di Facoltà. Una cosa non semplice da digerire e far digerire, ma dolorosamente dovremo tornare a fare i conti con vincoli di sistema”, sottolinea ancora Salatino.
Maretta a Biomedica
Prima di passare alla votazione occorre dirimere una questione delicata. Il Corso in Ingegneria Biomedica nell’ultimo Consiglio non ha approvato la programmazione ed il Presidente, prof. Marcello Bracale, ha rassegnato le dimissioni. “Ma oggi si devono approvare i regolamenti, altrimenti i laureati triennali l’anno prossimo non potranno iscriversi a Napoli. Perciò ricorreremo ai poteri commissariali”, scherza il Preside, ma la situazione non è ancora del tutto rientrata e sono servite diverse ‘serene’ riunioni, l’ultima delle quali poche ore prima del Consiglio di Facoltà con il prof. Bracale, il coordinatore del Collegio dei Presidenti e tutti i Presidenti del settore dell’Informazione per portare all’approvazione dell’aula un documento valido, il penultimo discusso. Tre i punti del contendere: la frammentazione degli insegnamenti dell’area medica in cui compaiono esami da due e tre crediti, la proposta di un terzo percorso che guarda più all’Information and Comunication Technology e, terzo e più specifico tema, l’interazione fra due settori dell’area. “La laurea in Medicina è fatta da tanti piccoli moduli e noi, che usufruiamo di validissimi colleghi, ereditiamo una tradizione. Se la legge Gelmini ne impedisse l’attivazione, li aboliremmo. Ma non credo si possa deliberare oggi, in questa sede, su questioni così specifiche che richiedono ancora una lunga discussione”, conclude Cosenza lasciando al prof. Bracale, che ha ricevuto dagli studenti una lettera che lo invitava a ritornare sui suoi passi, la libertà di decidere se ritirare o meno le dimissioni. Sottolineando però: “sarebbe bene che continuassero il lavoro le persone che hanno memoria del lavoro precedente”. “Noi studenti non siamo favorevoli. Il regolamento non segue le indicazioni del decreto 270 e non siamo stati consultati”, interviene il rappresentante degli studenti di Facoltà Vincenzo Caragallo. “Siete stati consultati nella Commissione Didattica Paritetica – replica il Preside – Capisco che gli esami da pochi crediti, o spezzettati in moduli, danno l’impressione di sostenere più esami, ma l’impegno collettivo è creare uno strettissimo collegamento fra docenti. È un impegno che la Facoltà prende per tutti gli insegnamenti. Il vostro resta comunque un legittimo parere”.
“Ringrazio gli studenti che mi hanno richiesto di restare, le dimissioni sono un atto formale ma importante. Il nostro è, dopo Informatica, il Corso di Laurea dell’area dell’Informazione con più iscritti, anche prima di Elettronica e Telecomunicazioni. Sono numeri a cui stare attenti. E ora gli studenti mi hanno dato un’altra mazzata perché chi è intervenuto non è uno studente del Corso. Perché tutti parlano sempre solo di Biomedica?”, dice il prof. Bracale chiamando in causa i rappresentanti degli studenti in Consiglio di Corso di Laurea. “L’osservazione degli studenti è corretta se gli insegnamenti con più moduli sono mal gestiti, ma questo vale per tutti i Corsi di Laurea. Ciò non toglie che i tuoi studenti siano soddisfatti di te”, conclude il Preside prima di passare alla votazione non senza un ultimo forte richiamo: “al primo anno Magistrale, ci saranno tutti studenti della riforma 509. Sarà responsabilità dei professori sviluppare corsi comprensibili per questi studenti. Un problema che avremo per molto tempo”.
Tutti i regolamenti vengono approvati. Nella prossima seduta del Consiglio saranno approvate le Commissioni per i concorsi da ricercatori che la Facoltà ha bandito.
Simona Pasquale
“Ringrazio gli studenti che mi hanno richiesto di restare, le dimissioni sono un atto formale ma importante. Il nostro è, dopo Informatica, il Corso di Laurea dell’area dell’Informazione con più iscritti, anche prima di Elettronica e Telecomunicazioni. Sono numeri a cui stare attenti. E ora gli studenti mi hanno dato un’altra mazzata perché chi è intervenuto non è uno studente del Corso. Perché tutti parlano sempre solo di Biomedica?”, dice il prof. Bracale chiamando in causa i rappresentanti degli studenti in Consiglio di Corso di Laurea. “L’osservazione degli studenti è corretta se gli insegnamenti con più moduli sono mal gestiti, ma questo vale per tutti i Corsi di Laurea. Ciò non toglie che i tuoi studenti siano soddisfatti di te”, conclude il Preside prima di passare alla votazione non senza un ultimo forte richiamo: “al primo anno Magistrale, ci saranno tutti studenti della riforma 509. Sarà responsabilità dei professori sviluppare corsi comprensibili per questi studenti. Un problema che avremo per molto tempo”.
Tutti i regolamenti vengono approvati. Nella prossima seduta del Consiglio saranno approvate le Commissioni per i concorsi da ricercatori che la Facoltà ha bandito.
Simona Pasquale