Ingegneria e Scienze e Tecnologie nella nuova sede al Centro Direzionale

Dopo una settimana dall’inizio dei corsi di Ingegneria, la nuova sede del Centro Direzionale sembrava ancora deserta. Gli spazi dell’edificio, aperto alla fruizione di studenti e docenti delle Facoltà di Ingegneria e di Scienze e Tecnologie con l’inizio dell’anno accademico, ha spazi talmente ampi che i futuri ingegneri da soli ci sguazzano. Con l’inizio delle lezioni dei corsi di Scienze, c’è più movimento, ma le strutture devono ancora andare pienamente a regime. Ogni tanto, lungo i corridoi, si possono incontrare operai al lavoro per gli ultimi ritocchi. E rifinire un edificio così non è cosa da poco: la nuova costruzione, nell’isola C del Centro Direzionale di Napoli, è alta sei piani, e si compone anche di due livelli sottostanti dove sono presenti i laboratori, che hanno necessità di un accesso diretto dall’area veicolare, nonché un’ampia zona di parcheggio. La superficie complessiva dell’edificio è di circa 22.000 mq, con una volumetria di circa 80.000 mc. Vi trovano posto complessivamente 25 aule per soddisfare l’esigenza della contemporanea presenza di ben 2500 studenti. Tra queste, rientrano quelle informatiche con circa 200 postazioni e l’imponente Aula Magna da 400 posti. Sono presenti tre Dipartimenti afferenti alle due Facoltà, con 30 laboratori di didattica e ricerca. Il palazzo è luminoso e arioso, con grandi vetrate e colori tenui alle pareti. I toni del bianco e dell’azzurro sono quelli predominanti. Qualche studente tifoso del Napoli ha particolarmente apprezzato questa caratteristica. Ma, battute a parte, il risultato più importante, soprattutto per gli studenti di Ingegneria, è quello di non doversi più dividere tra strutture collocate in punti diversi della città. Si è passati da una situazione in cui ci si doveva dividere tra i corsi in via Acton e in via De Gasperi, il ricevimento dei professori in via Medina e i laboratori a Villa Doria a Posillipo, a una condizione che qualcuno dei ragazzi ha definito “impagabile”: tutto ciò che serve allo studente in un unico sito, segreteria compresa. 
Ciro De Rosa e Paolo Carrella, entrambi 26 anni, iscritti al secondo anno della Specialistica in Telecomunicazioni, si trovano a loro perfetto agio nell’aula studio del primo piano, dove ci sono tanti tavoli rotondi attorno ai quali riunirsi per ripetere le lezioni. “Ingegneria alla Parthenope l’abbiamo praticamente inaugurata noi”, dicono, “quando ci iscrivemmo al primo anno della triennale, era il secondo anno di vita della Facoltà. Con la nuova sede c’è stato un bel salto di qualità. Le aule studio, prima, per noi non esistevano, nel senso che non c’erano posti dedicati, per lo più ci arrangiavamo in biblioteca”. Un po’ di nostalgia per la vecchia sede c’è, ma superata dai vantaggi logistici e funzionali del nuovo edificio. “La sede di via Acton è storica, ha un fascino diverso”, dicono ancora Ciro e Paolo, “qui si sta meglio, però”. Per Vincenzo De Lucia, 25 anni, casertano, il Centro Direzionale è molto più comodo da raggiungere, perché vicino alla Stazione del treno. 
“Niente più aule
 condivise con
Economia”
“I vantaggi o gli svantaggi logistici sono legati a un fattore soggettivo, cioè la provenienza geografica di ciascuno – afferma- ma gli aspetti davvero importanti sono altri. Questa sede è davvero adatta ad ospitare delle Facoltà tecnico-scientifiche, mentre a via Acton ci sono strutture più adeguate a Facoltà economico-giuridiche. Io studio Ingegneria delle Telecomunicazioni e finalmente seguo le lezioni in aule grandi, dove ci sono lavagne luminose grandi e proiettori nuovi, strumenti importanti per chi come noi deve svolgere attività applicative. I proiettori che avevamo prima erano vecchissimi, funzionavano malissimo”. Luigi Corcione, Michele Mascolo e Orazio De Lucia, tutti e tre studenti di Ingegneria Civile provenienti da Nola, si sono trasferiti dalla Federico II. “La nostra scelta è dipesa dal fatto che qui siamo di meno e il rapporto con i docenti è più diretto- dicono- Essere accolti in questa sede è stato molto positivo, anche perché da Nola ci impieghiamo pochissimo ad arrivare. Le dimensioni della struttura ci sembrano simili a quelle della Federico II. Qui però è tutto nuovo e bello. Azzurro Napoli”. E’ possibile raccogliere opinioni analoghe anche tra gli studenti della Facoltà di Scienze e Tecnologie. Raffaele Guida, 21 anni, iscritto a Scienze Nautiche, non disprezza certo la sede precedente: “da un punto di vista romantico era perfetta: il mare, il porto, le navi, i vecchi che pescavano…Ma vuoi mettere tutto questo romanticismo con la possibilità di avere aule più grandi, laboratori, spazi per studiare?”. Per Carlo Palmieri, ventiquattrenne studente di Informatica, “rispetto a ciò di cui si poteva usufruire prima, adesso si sta benissimo”. Tanto per fare un esempio: “finalmente non dobbiamo più dividere le aule con gli studenti di Economia!”. Unico neo, manca un’aula per le rappresentanze studentesche. I Presidi fanno sapere che al più presto si provvederà a individuare anche gli spazi per i rappresentanti. “Il fatto è che il numero dei docenti, ricercatori e contrattisti vari aumenta sempre più – dice Raffaele Guida- e pare che siano costretti a mettere due docenti nella stessa stanza. Ai rappresentanti degli studenti, invece, finora non ha pensato nessuno”. I ragazzi che si occupano di politica universitaria si stanno già muovendo per facilitare la vita quotidiana degli studenti che al Centro Direzionale dovranno trascorrere gran parte delle loro giornate. In attesa che si apra un bar o punto ristoro, hanno stipulato delle convenzioni con dei locali di ristorazione vicini all’edificio universitario, dove sarà possibile consumare con uno sconto del 20%. Per informazioni, ci si può rivolgere all’Unione degli Universitari. 
Sara Pepe
- Advertisement -




Articoli Correlati