Ad Ingegneria si vota il 9 giugno. Così ha stabilito il decano della Facoltà prof. Oreste Greco. Unico candidato il Preside uscente, prof. Michele Di Natale. 60 anni, professore ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime, Di Natale è alla Sun dal 1997, dopo una lunga esperienza di docente presso il Politecnico di Torino. I suoi interessi scientifici riguardano in particolare i problemi legati all’Acqua nelle sue diverse implicazioni, sia in campo ambientale che tecnologico. E’ autore di circa centosettanta pubblicazioni ed ha al suo attivo molteplici progetti di ricerca nazionali e comunitari di cui è stato coordinatore scientifico. Svolge attività professionale in ambito sia nazionale che internazionale, ha preso parte alla progettazione e realizzazione di importanti opere di ingegneria idraulica. Gli anni da Preside della Facoltà di Ingegneria lo hanno visto impegnato con passione al servizio dell’istituzione universitaria e se oggi si ricandida è per completare un percorso che finora ha portato buoni risultati. “La mia nuova candidatura discende innanzitutto dall’attestato di stima manifestatomi dai colleghi, dagli studenti e dal personale tutto della Facoltà”, ci dice infatti, “sono personalmente convinto che le cariche hanno solo un significato: la disponibilità a svolgere un incarico di servizio per il bene collettivo. Mi sono candidato con questo stato d’animo e nella speranza di essere utile alla Facoltà che ho l’onore di rappresentare”. Ma di cosa ha bisogno oggi Ingegneria Sun? Cosa si è fatto, e cosa ancora si deve fare? “Quello che è stato fatto è sotto gli occhi di tutti. La Facoltà è fortemente cresciuta in tutti i suoi comparti da quello delle infrastrutture e dei servizi agli studenti, alla organizzazione didattica, alla ricerca ed alla interazione con il territorio. E’ doveroso ricordare che i risultati ottenuti sono il risultato di una grande sinergia tra tutti coloro che vivono la Facoltà: professori, studenti, personale tecnico, personale amministrativo, personale ausiliario. E poi è da sottolineare una intensa e proficua intesa di collaborazione con il nostro Rettore Franco Rossi, i Pro-rettori e tutta la struttura amministrativa dell’Ateneo”. Lo sguardo però adesso è puntato esclusivamente sul futuro: “Non amo guardare tanto a ciò che è stato fatto quanto a ciò che ancora c’è da realizzare. Il momento storico è tra i peggiori degli ultimi decenni per il Paese e per il sistema universitario. Il prossimo futuro dovrà necessariamente fare i conti con queste difficoltà e comprendere il segno dei tempi e dei forti cambiamenti che sono in atto. Se sarò nuovamente eletto sarà necessario innanzitutto portare a compimento le numerose iniziative in itinere. Il mio obiettivo è quello di migliorare tutti i comparti, dalla didattica, alla ricerca ai servizi della Facoltà affinché essa possa diventare una struttura di eccellenza con apertura ampia verso i processi di internazionalizzazione e possa costituire il locomotore dello sviluppo culturale e socio-economico del territorio in cui vive. E’ un impegno istituzionale a cui tengo particolarmente e mi auguro di poterci riuscire con il contributo dell’Ateneo e di tutte le Istituzioni centrali e locali con le quali la Facoltà interagisce”.