L’Ateneo Federico II sigla due importanti accordi con Università europee e partner provenienti da tutto il mondo. Il primo è stato sottoscritto a Praga, lo scorso dicembre, tra i Rettori di sei istituzioni – le Università di Praga, Coimbra, Lulea (Svezia), Liegi, Timisoara (Romania) e Napoli – per l’attivazione del Master internazionale Sustainable Constructions under natural hazard and catastrophic events – SUSCOS, nell’ambito del programma Erasmus Mundus. Il percorso, rivolto preferibilmente a laureati in Ingegneria e Architettura e interamente finanziato dalla Comunità Europea, si articola in tre semestri dei quali i primi due sono dedicati alle lezioni presso le Università di Coimbra e Praga, mentre l’ultimo alla preparazione della tesi. “Oltre trecento ragazzi di ogni parte del mondo hanno presentato la domanda, soprattutto indiani e brasiliani, anche se pensiamo di accettarne quaranta al massimo – afferma il prof. Raffaele Landolfo, responsabile scientifico e coordinatore del Master – Per ora, gli italiani sono circa una decina ma, in attesa dell’inizio dei corsi previsto per settembre, ci sarà una ri-call nel mese di aprile”. Coloro che completeranno con successo il percorso di studi conseguiranno un diploma ufficialmente riconosciuto da ciascuna delle sedi frequentate. “Si tratta di una grande esperienza formativa internazionale: sono corsi di altissimo livello tenuti in inglese, nelle Università più prestigiose d’Europa all’interno di un percorso che assicura una preparazione trasversale spendibilissima nel mercato del lavoro mondiale. Insomma, una sfida che consiglierei senz’altro di cogliere”, conclude Landolfo. Per tutte le altre informazioni, si rimanda al sito ufficiale del Master steel.fsv.cvut.cz/suscos.
L’altro accordo, con l’Institut Supérieur de Mécanique di Parigi, riguarda l’attivazione di un percorso formativo finalizzato al rilascio di un doppio titolo di Laurea Magistrale in Ingegneria meccanica per la Progettazione e la Produzione e il Diplôme d’Ingénieur Supméca. L’accordo si inserisce in un più ampio contesto di attività di cooperazione internazionale nei campi dell’insegnamento, della ricerca scientifica e della formazione attivo dal 2007 tra la Federico II e il Supméca, e consentirà a dieci laureati triennali in Ingegneria meccanica (cinque dell’Ateneo napoletano e cinque del Supméca) di conseguire il titolo italiano e quello francese al termine di un periodo di tre anni (al posto dei consueti due previsti in ciascuna istituzione nazionale) e dopo aver discusso la tesi finale sia in Italia che in Francia. “Abbiamo lavorato per circa tre anni all’attivazione di questo percorso – afferma il prof. Adolfo Senatore, Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria meccanica – per far in modo che i corsi partissero fin dal prossimo settembre. Voglio ricordare, in particolar modo, il lavoro certosino svolto dal prof. Stanislao Patalano, il quale ha limato il testo dell’accordo”. Si tratta del primo Corso di Ingegneria bi-nazionale che prevede anche un lungo periodo di stage presso aziende italiane e francesi per tutti i partecipanti, con l’obiettivo di preparare al meglio i futuri ingegneri europei. “E’ un’esperienza molto più completa e complessa di un semplice periodo di studi all’estero, quale potrebbe essere l’Erasmus – conclude Senatore – in quanto proiettato anche nel mondo industriale”. Per tutte le altre informazioni, è necessario tenere sott’occhio il sito web dell’Ateneo www.unina.it.
L’altro accordo, con l’Institut Supérieur de Mécanique di Parigi, riguarda l’attivazione di un percorso formativo finalizzato al rilascio di un doppio titolo di Laurea Magistrale in Ingegneria meccanica per la Progettazione e la Produzione e il Diplôme d’Ingénieur Supméca. L’accordo si inserisce in un più ampio contesto di attività di cooperazione internazionale nei campi dell’insegnamento, della ricerca scientifica e della formazione attivo dal 2007 tra la Federico II e il Supméca, e consentirà a dieci laureati triennali in Ingegneria meccanica (cinque dell’Ateneo napoletano e cinque del Supméca) di conseguire il titolo italiano e quello francese al termine di un periodo di tre anni (al posto dei consueti due previsti in ciascuna istituzione nazionale) e dopo aver discusso la tesi finale sia in Italia che in Francia. “Abbiamo lavorato per circa tre anni all’attivazione di questo percorso – afferma il prof. Adolfo Senatore, Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria meccanica – per far in modo che i corsi partissero fin dal prossimo settembre. Voglio ricordare, in particolar modo, il lavoro certosino svolto dal prof. Stanislao Patalano, il quale ha limato il testo dell’accordo”. Si tratta del primo Corso di Ingegneria bi-nazionale che prevede anche un lungo periodo di stage presso aziende italiane e francesi per tutti i partecipanti, con l’obiettivo di preparare al meglio i futuri ingegneri europei. “E’ un’esperienza molto più completa e complessa di un semplice periodo di studi all’estero, quale potrebbe essere l’Erasmus – conclude Senatore – in quanto proiettato anche nel mondo industriale”. Per tutte le altre informazioni, è necessario tenere sott’occhio il sito web dell’Ateneo www.unina.it.