L’Istituto Universitario Navale di Napoli, 100 anni di storia ed una moltiplicazione continua di Corsi di Laurea, al punto da modificare completamente l’iniziale oggetto sociale dell’ateneo, fra qualche mese cambierà nome. Da Istituto Universitario Navale, ad Università degli Studi Ferdinando Acton. Nato con una sua specifica competenza, legata al mare, e con due sole facoltà, Scienze Nautiche e Economia dei Trasporti, e poco più di 1.000 studenti, sotto i 13 anni di gestione dell’attuale Rettore, prof. Gennaro Ferrara, l’Istituto è stato totalmente rifondato diventando delle dimensioni di un medio ateneo italiano prossimo ai 20.000 studenti, e multifacoltà. Una crescita che ha visto prima il boom di iscritti al nuovo Corso di Laurea in Commercio Internazionale e Mercati Valutari (oggi ricco di oltre 5.000 studenti), poi Economia del Turismo, 4 lauree brevi (i Diplomi universitari), un nuovo Corso di Laurea in Scienze Ambientali, e dall’anno scorso il boom: tre facoltà e il Corso di Laurea in Scienze dell’Amministrazione, la Facoltà di Ingegneria con il Corso di Laurea in Telecomunicazioni, la Facoltà di Scienze Motorie (assorbendo l’ex ISEF) e il Corso di Laurea in Economia e Commercio. Infine, quest’anno, con inizio dal prossimo novembre, il Corso di Laurea in Giurisprudenza, con sede a Nola. Il Rettore Ferrara spiega così il cambio di nome: “Il Senato Accademico lo ha deliberato ai primi di ottobre. Ora ci sono i 60 giorni che prende il Ministero dell’Università per dare l’okay”. Entro Natale l’ufficializzazione della nuova denominazione.
I motivi? “Da molto tempo abbiamo cambiato i percorsi di laurea e i processi formativi, perciò abbiamo ritenuto opportuno il passaggio ad Università degli Studi, che rispecchia di più la nostra situazione attuale. Basti pensare che come Facoltà di Economia siamo la prima in Italia per numero di matricole, dall’anno scorso abbiamo attivato tre nuove facoltà e complessivamente raggiunto un’offerta didattica di 13 Corsi di Laurea”.
“Non rinneghiamo però le origini, restiamo attenti al mare ma ampliato ai suoi aspetti economici, giuridici, tecnologici. Le radici, insomma, sono state il nostro lievito”. L’obiettivo è quello di crescere ancora? “Non quest’anno, speriamo. Tendiamo ai 20-25.000 studenti, ma nei prossimi anni. Dopo i percorsi formativi abbiamo definito le strutture: Economia sarà in via Acton e via Marina; Scienze Motorie a Bagnoli; Ingegneria e Scienze Nautiche al Centro Direzionale (ci vorranno 2-3 anni); Giurisprudenza una struttura articolata sul territorio” non vuole dire altro, di certo Nola, ma anche l’ex Filangieri. “E ci accingiamo ad altre novità per Scienze Motorie”. Cioè? “L’università a distanza, Internet. La tecnologia e la riforma dell’Università ci consentono strade nuove”. E poi “il rapporto con il mondo del lavoro, l’Orientamento, i corsi base, cosiddetti zero”. “Mi farebbe poi piacere fare anche con gli altri rettori, un discorso comune: le università sono istituzioni, che possono essere di grande supporto a tutte le attività, ma come istituzioni non come singoli docenti che si mettono sul mercato. Tutto va visto come proiezione dell’Istituzione in tutti i settori formativi. Anche sperimentando nuove vie, attraverso i nostri laureati”. Dove vuole arrivare Rettore? “Con la I.G., la Società per l’Imprenditorialità Giovanile, i laureandi e i laureati, possono presentare ed attivare progetti imprenditoriali”. “I nostri studenti debbono studiare, ma non sono anche portatori di idee che si possono trasformare in progetti operativi? Perché questo servizio non potrebbe fornirlo anche l’Università?”. (P.I.)
I motivi? “Da molto tempo abbiamo cambiato i percorsi di laurea e i processi formativi, perciò abbiamo ritenuto opportuno il passaggio ad Università degli Studi, che rispecchia di più la nostra situazione attuale. Basti pensare che come Facoltà di Economia siamo la prima in Italia per numero di matricole, dall’anno scorso abbiamo attivato tre nuove facoltà e complessivamente raggiunto un’offerta didattica di 13 Corsi di Laurea”.
“Non rinneghiamo però le origini, restiamo attenti al mare ma ampliato ai suoi aspetti economici, giuridici, tecnologici. Le radici, insomma, sono state il nostro lievito”. L’obiettivo è quello di crescere ancora? “Non quest’anno, speriamo. Tendiamo ai 20-25.000 studenti, ma nei prossimi anni. Dopo i percorsi formativi abbiamo definito le strutture: Economia sarà in via Acton e via Marina; Scienze Motorie a Bagnoli; Ingegneria e Scienze Nautiche al Centro Direzionale (ci vorranno 2-3 anni); Giurisprudenza una struttura articolata sul territorio” non vuole dire altro, di certo Nola, ma anche l’ex Filangieri. “E ci accingiamo ad altre novità per Scienze Motorie”. Cioè? “L’università a distanza, Internet. La tecnologia e la riforma dell’Università ci consentono strade nuove”. E poi “il rapporto con il mondo del lavoro, l’Orientamento, i corsi base, cosiddetti zero”. “Mi farebbe poi piacere fare anche con gli altri rettori, un discorso comune: le università sono istituzioni, che possono essere di grande supporto a tutte le attività, ma come istituzioni non come singoli docenti che si mettono sul mercato. Tutto va visto come proiezione dell’Istituzione in tutti i settori formativi. Anche sperimentando nuove vie, attraverso i nostri laureati”. Dove vuole arrivare Rettore? “Con la I.G., la Società per l’Imprenditorialità Giovanile, i laureandi e i laureati, possono presentare ed attivare progetti imprenditoriali”. “I nostri studenti debbono studiare, ma non sono anche portatori di idee che si possono trasformare in progetti operativi? Perché questo servizio non potrebbe fornirlo anche l’Università?”. (P.I.)