Contenti degli studi e della struttura, piccoli disagi a parte. Sono così gli studenti della Facoltà di Scienze. “L’anno scorso mi sono iscritto ad Ingegneria Biomedica, perché all’inizio sono stato un po’ fuorviato, ma poi mi sono accorto che le materie non mi piacevano ed ho deciso di trasferirmi a Biologia, la mia vera passione, perché mi ha sempre affascinato, soprattutto la genetica. Mi sto trovando bene, in tutti sensi. L’unica pecca, il numero degli appelli. C’è un solo appello a febbraio, e in un solo mese si devono sostenere quattro esami. Se non si superano, occorre aspettare giugno, quando ci sono anche altri esami” afferma Federico Catalano, primo anno di Biologia Generale e Applicata.
Alessandro Emendato, secondo anno di Chimica, è soddisfatto dei servizi informatici: “rispetto a quelli di altre Facoltà che non aggiornano mai il sito, sono migliori. Si reperiscono spesso molte informazioni utili anche se alcuni esami non si possono prenotare in rete. Per il resto, a me piace molto Monte Sant’Angelo, è un posto stimolante, dispone di molti servizi e luoghi di aggregazione – mensa, aule studio-, dove è possibile incontrare persone con le quali scambiare opinioni e confrontarti”. E’ uscito dal liceo con due passioni: la Filosofia e la Chimica: “ho pensato che però la Chimica mi avrebbe dato maggiori sbocchi”.
Alessandro Chiummo, matricola di Chimica Industriale, adora la Chimica “ma quella che si studia normalmente è troppo teorica. Io volevo coniugare sia la pratica che la teoria e questo Corso di Laurea soddisfa tutte le mie aspettative perché già al primo anno facciamo quattro ore di laboratorio a settimana e poi l‘ambiente è bello”. Ha deciso con il tempo di proseguire gli studi: “ho frequentato l’ITIS, indirizzo elettronico e telecomunicazioni, perché allora non sapevo se avrei voluto iscrivermi all’università, o meno”. Si dice soddisfatto perché “i professori sono bravi; i servizi, segreteria a parte, sono buoni e la struttura, seconda me, è la migliore a Napoli perché c’è tutto e le aule studio sono comode, soprattutto nei periodi d’esame”. Gianluca Testa, secondo anno fuori corso di Informatica, appartiene ad una delle categorie più bistrattate dell’università italiana, quella degli studenti lavoratori: “soffri la scarsa reperibilità di materiale, sei vincolato alla vita universitaria quotidiana, ai corsi, alle esercitazioni e non hai alcun servizio”. Si occupa di informatica dai tempi del liceo: “sono sistemista, aggiusto computer, li assemblo e faccio assistenza”. Ama la disciplina che basandosi “sulla logica, non richiede la memorizzazione di molte cose, bastano pochi concetti per arrivare alla soluzione di un problema. È il ragionamento a condurti. E poi è vastissima. In questo senso mi sarei aspettato un’impostazione meno teorica, però si affrontano quasi tutti gli argomenti, dagli algoritmi, alla robotica avanzata. Mi piace tutto delle macchine, soprattutto l’automazione, perché è affascinante l’idea che una macchina possa sostituire le persone nel lavoro pesante”.
Pagano lo scotto del rodaggio della macchina organizzativa le matricole di Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura, in assoluto i primi iscritti al loro Corso nato quest’anno per fusione tra Scienze della Natura e Scienze Ambientali. “C’è un po’ di confusione con l’organizzazione delle sessioni d’esame. Abbiamo saputo quando avremmo sostenuto Fisica solo una quindicina di giorni prima dell’appello e non sappiamo bene cosa aspettarci, perchè in aula facciamo esercizi specifici, mentre sul libro invece ce ne sono di più complessi, che abbracciano più argomenti”, spiega Eduardo De Michele che per il resto si dice contento degli studi e della Facoltà –“la migliore scelta possibile se ti interessa fare qualcosa relativo all’ambiente; inoltre Monte Sant’Angelo è una bella struttura, ha solo una mancanza…un distributore di sigarette”-.
Claudio De Luca, matricola a Biologia Generale e Applicata, si sfoga un po’. Sogna una carriera da fisioterapista, ma non è stato ammesso né a Medicina, né a Fisioterapia. “Perciò ho ripiegato su questo Corso. Ma ne sono contento: le materie mi piacciono molto, soprattutto Citologia e Istologia le più lanciate verso il campo medico. I laboratori, soprattutto, mi lasciano stupefatto, perché vedi tendini, ossa e tessuti, cose reali. Solo quello di Chimica è un po’ noioso”. Non promuove la struttura, però: “ci sono carenze anche nelle cose più semplici. Ad esempio, i video proiettori che non funzionano sempre bene, o il riscaldamento che non c’è, ci è capitato di fare a volte lezione imbacuccati e con le coperte”. Per il resto non nasconde un momento di crisi, comune a molti studenti al primo impatto con l’università. “È una mancanza di stimoli a cui non so dare una risposta. I primi dubbi sono nati durante la protesta contro il decreto Gelmini perché ho iniziato a pensare al futuro. Cosa accadrà se termino questi studi e non trovo lavoro? Potrei dover andare fuori, ma la lista dei lavori che potremmo fare è puramente utopica. Prima credi che una serie di cose siano alla tua portata e poi le vedi sparire”. Anche Valeria Rebecca Fontanella prima di iscriversi a Biologia, ha sostenuto la prova di ammissione a Medicina. Racconta: “mi piace scoprire il corpo umano e perciò trovo interessanti i corsi di Citologia e Istologia; Chimica, invece, è un po’ pesante. L’anno prossimo proverò di nuovo a Medicina, se non ce la dovessi fare, continuerò Biologia. Mi piacerebbe specializzarmi nel settore della Nutrizione o anche in quello della Biologia Marina, però non so se ci sono sbocchi”. Per il resto è contenta della sua esperienza universitaria, “solo l’organizzazione a volte è un po’ lenta. Mi è capitato di raggiungere la Facoltà, dopo un viaggio di un’ora e mezza, per sostenere un esame che, invece, senza preavviso, era stato spostato”.
Nicola Di Dio è un laureato quadriennale in Matematica che si è iscritto alla triennale di Informatica. La sua scelta è maturata per la volontà di specializzarsi ulteriormente: “perché l’Informatica ha applicazioni ovunque. Dopo mi piacerebbe insegnare Matematica o dedicarmi alla ricerca”. Se la passione lo sosterrà potrebbe anche decidere di proseguire con la magistrale. È contentissimo della Facoltà e dei suoi servizi. “La biblioteca funziona benissimo, ho sempre trovato tutto quello che cercavo ed anche i servizi informatici non mi hanno mai dato problemi”. Qualche problema di incomprensione con i docenti: “non ho mai studiato memorizzando gli argomenti. Ho sempre cercato di capire e di ricostruire il ragionamento ma diversi professori non hanno apprezzato il mio metodo. Ora ho cambiato un po’; quando sosterrò il primo esame, vedremo come andrà”.
Nonostante sia una struttura funzionale, c’è da dire purtroppo che Monte Sant’Angelo mostra un po’ i segni del tempo. Nelle giornate piovose si notano infiltrazioni d’acqua così come cedimenti del suolo in alcuni cortili (vedi foto). “In molti punti la struttura si allaga e dopo il pavimento è scivoloso; inoltre una zona dell’aula è transennata perché le infiltrazioni hanno staccato alcuni pannelli del soffitto” (Federico). “Ogni volta che piove si formano delle pozzanghere” (Alessandro). “Da sempre nelle scale di servizio della biblioteca ci sono infiltrazioni d’ acqua” (Nicola).
Simona Pasquale
Alessandro Emendato, secondo anno di Chimica, è soddisfatto dei servizi informatici: “rispetto a quelli di altre Facoltà che non aggiornano mai il sito, sono migliori. Si reperiscono spesso molte informazioni utili anche se alcuni esami non si possono prenotare in rete. Per il resto, a me piace molto Monte Sant’Angelo, è un posto stimolante, dispone di molti servizi e luoghi di aggregazione – mensa, aule studio-, dove è possibile incontrare persone con le quali scambiare opinioni e confrontarti”. E’ uscito dal liceo con due passioni: la Filosofia e la Chimica: “ho pensato che però la Chimica mi avrebbe dato maggiori sbocchi”.
Alessandro Chiummo, matricola di Chimica Industriale, adora la Chimica “ma quella che si studia normalmente è troppo teorica. Io volevo coniugare sia la pratica che la teoria e questo Corso di Laurea soddisfa tutte le mie aspettative perché già al primo anno facciamo quattro ore di laboratorio a settimana e poi l‘ambiente è bello”. Ha deciso con il tempo di proseguire gli studi: “ho frequentato l’ITIS, indirizzo elettronico e telecomunicazioni, perché allora non sapevo se avrei voluto iscrivermi all’università, o meno”. Si dice soddisfatto perché “i professori sono bravi; i servizi, segreteria a parte, sono buoni e la struttura, seconda me, è la migliore a Napoli perché c’è tutto e le aule studio sono comode, soprattutto nei periodi d’esame”. Gianluca Testa, secondo anno fuori corso di Informatica, appartiene ad una delle categorie più bistrattate dell’università italiana, quella degli studenti lavoratori: “soffri la scarsa reperibilità di materiale, sei vincolato alla vita universitaria quotidiana, ai corsi, alle esercitazioni e non hai alcun servizio”. Si occupa di informatica dai tempi del liceo: “sono sistemista, aggiusto computer, li assemblo e faccio assistenza”. Ama la disciplina che basandosi “sulla logica, non richiede la memorizzazione di molte cose, bastano pochi concetti per arrivare alla soluzione di un problema. È il ragionamento a condurti. E poi è vastissima. In questo senso mi sarei aspettato un’impostazione meno teorica, però si affrontano quasi tutti gli argomenti, dagli algoritmi, alla robotica avanzata. Mi piace tutto delle macchine, soprattutto l’automazione, perché è affascinante l’idea che una macchina possa sostituire le persone nel lavoro pesante”.
Pagano lo scotto del rodaggio della macchina organizzativa le matricole di Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura, in assoluto i primi iscritti al loro Corso nato quest’anno per fusione tra Scienze della Natura e Scienze Ambientali. “C’è un po’ di confusione con l’organizzazione delle sessioni d’esame. Abbiamo saputo quando avremmo sostenuto Fisica solo una quindicina di giorni prima dell’appello e non sappiamo bene cosa aspettarci, perchè in aula facciamo esercizi specifici, mentre sul libro invece ce ne sono di più complessi, che abbracciano più argomenti”, spiega Eduardo De Michele che per il resto si dice contento degli studi e della Facoltà –“la migliore scelta possibile se ti interessa fare qualcosa relativo all’ambiente; inoltre Monte Sant’Angelo è una bella struttura, ha solo una mancanza…un distributore di sigarette”-.
Claudio De Luca, matricola a Biologia Generale e Applicata, si sfoga un po’. Sogna una carriera da fisioterapista, ma non è stato ammesso né a Medicina, né a Fisioterapia. “Perciò ho ripiegato su questo Corso. Ma ne sono contento: le materie mi piacciono molto, soprattutto Citologia e Istologia le più lanciate verso il campo medico. I laboratori, soprattutto, mi lasciano stupefatto, perché vedi tendini, ossa e tessuti, cose reali. Solo quello di Chimica è un po’ noioso”. Non promuove la struttura, però: “ci sono carenze anche nelle cose più semplici. Ad esempio, i video proiettori che non funzionano sempre bene, o il riscaldamento che non c’è, ci è capitato di fare a volte lezione imbacuccati e con le coperte”. Per il resto non nasconde un momento di crisi, comune a molti studenti al primo impatto con l’università. “È una mancanza di stimoli a cui non so dare una risposta. I primi dubbi sono nati durante la protesta contro il decreto Gelmini perché ho iniziato a pensare al futuro. Cosa accadrà se termino questi studi e non trovo lavoro? Potrei dover andare fuori, ma la lista dei lavori che potremmo fare è puramente utopica. Prima credi che una serie di cose siano alla tua portata e poi le vedi sparire”. Anche Valeria Rebecca Fontanella prima di iscriversi a Biologia, ha sostenuto la prova di ammissione a Medicina. Racconta: “mi piace scoprire il corpo umano e perciò trovo interessanti i corsi di Citologia e Istologia; Chimica, invece, è un po’ pesante. L’anno prossimo proverò di nuovo a Medicina, se non ce la dovessi fare, continuerò Biologia. Mi piacerebbe specializzarmi nel settore della Nutrizione o anche in quello della Biologia Marina, però non so se ci sono sbocchi”. Per il resto è contenta della sua esperienza universitaria, “solo l’organizzazione a volte è un po’ lenta. Mi è capitato di raggiungere la Facoltà, dopo un viaggio di un’ora e mezza, per sostenere un esame che, invece, senza preavviso, era stato spostato”.
Nicola Di Dio è un laureato quadriennale in Matematica che si è iscritto alla triennale di Informatica. La sua scelta è maturata per la volontà di specializzarsi ulteriormente: “perché l’Informatica ha applicazioni ovunque. Dopo mi piacerebbe insegnare Matematica o dedicarmi alla ricerca”. Se la passione lo sosterrà potrebbe anche decidere di proseguire con la magistrale. È contentissimo della Facoltà e dei suoi servizi. “La biblioteca funziona benissimo, ho sempre trovato tutto quello che cercavo ed anche i servizi informatici non mi hanno mai dato problemi”. Qualche problema di incomprensione con i docenti: “non ho mai studiato memorizzando gli argomenti. Ho sempre cercato di capire e di ricostruire il ragionamento ma diversi professori non hanno apprezzato il mio metodo. Ora ho cambiato un po’; quando sosterrò il primo esame, vedremo come andrà”.
Nonostante sia una struttura funzionale, c’è da dire purtroppo che Monte Sant’Angelo mostra un po’ i segni del tempo. Nelle giornate piovose si notano infiltrazioni d’acqua così come cedimenti del suolo in alcuni cortili (vedi foto). “In molti punti la struttura si allaga e dopo il pavimento è scivoloso; inoltre una zona dell’aula è transennata perché le infiltrazioni hanno staccato alcuni pannelli del soffitto” (Federico). “Ogni volta che piove si formano delle pozzanghere” (Alessandro). “Da sempre nelle scale di servizio della biblioteca ci sono infiltrazioni d’ acqua” (Nicola).
Simona Pasquale